È tutta manduriana la storia di un ex prete che ha esercitato nella città Messapica indagato dalla Procura della Repubblica di Brindisi con l’accusa di aver diffuso immagini hot della donna, anche lei di Manduria, con la quale ha avuto una breve ma intensa relazione sentimentale. Il reato contestato è quello del revenge porn, una delle principali novità contenute nel cosiddetto «Codice rosso» recentemente introdotto nel codice penale per punire la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.
Lui 45enne della provincia di Brindisi lei sulla quarantina, manduriana. La loro conoscenza era nata quando l’ex religioso, prima sospeso e successivamente privato dall’abito talare su decisione della congregazione per il clero del Vaticano per fatti diversi da quelli di questa inchiesta, esercitava il suo ministero nella parrocchia di San Giovanni Bosco. La donna, tra le più assidue frequentatrici della chiesa, era rimasta legata all’ex sacerdote che ha cominciato a frequentare assiduamente sino a luglio dell’anno scorso quando ha scoperto che alcune sue foto, molte dei quali non sapeva l'esistenza, che la riprendevano in posizioni molto intime, facevano il giro sui telefonini di suoi conoscenti. Alcune immagini, 63 in tutto quelle rintracciate dalla donna, la ritraevano insieme all’ex prete in atteggiamenti sessualmente espliciti. «L’ho scoperto grazie a tre persone del mio paese che mi conoscevano e mi hanno avvertita», spiega la donna, separata e mamma che si è subito preoccupata di tutelare la sua immagine di donna e madre di un minore. «Il mio terrore era che qualcuno potesse far vedere quelle schifezze al mio bambino», confida la presunta vittima che ha denunciato l’accaduto alla polizia postale e per competenza alla Procura della Repubblica di Brindisi, provincia nelle quale si sarebbe consumato il reato (le foto la ritraevano in casa dell’ex prelato).
Il fascicolo è finito sulla scrivania del pubblico ministero della procura brindisina, Gualberto Buccarelli, che ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo «perché, con più azioni consecutive, senza il consenso della persona offesa, diffondeva, dopo averle scattate o ricevute, alcune fotografie a contenuto sessualmente esplicito destinate a rimanere private». Il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, ha così fissato l’udienza preliminare che si aprirà il 7 ottobre prossimo. L’imputato che rischia il processo è difeso dall’avvocato Franz Pesare, la presunta parte offesa da Daniele Galoppa.
Nazareno Dinoi
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20 commenti
Immacolata Mariggiò
dom 23 maggio 2021 03:03 rispondi a Immacolata MariggiòOgnuno, uomo o donna che sia, è libero di vivere la propria sessualitá come vuole e nel privato è libero di fare ció che vuole, quando, come e con chi vuole e nessuno puó permettersi di divulgare ció che è privato. Ora finalmente anche la legge tutela questo aspetto e protegge le persone, per lo più donne, vittime di squallidi episodi di divulgazione come questo. Santo cielo quanta arretratezza c'è ancora... che amarezza!
Francesco
sab 22 maggio 2021 09:11 rispondi a FrancescoLe cose che vengono fatte consensualmente non ne implicano la divulgazione. Per questa ragione diventano "schifezze", una volta che vengono viste dagli altri, perdono il vero valore. Mi spiace che esistano persone dal cervello così piccolo come tale Marco e qualche altro sfigato...poi ci stupiamo della violenza sulle donne !
schitoirene
sab 22 maggio 2021 01:24 rispondi a schitoirenePersonalmente nn giudico ....ma nn si possono chiamare schifezze ,cose che ha fatto consensualmente
Cosimo andri
lun 16 agosto 2021 07:52 rispondi a Cosimo andriMa da questa stanza come possono essere uscite queste informazioni private ,scusate ma sono sole false news. Non si spiega diversamente
Angelo
sab 22 maggio 2021 10:07 rispondi a AngeloIn poche parole
Egidio Pertoso
sab 22 maggio 2021 08:44 rispondi a Egidio PertosoBoccaccio, secoli fa, ci avrebbe scritta una novella, oggi ci tocca leggere i fascicoli giudiziari. Cambiano i tempi ed il lupo perde il vizio ma non il pelo!
Marco
sab 22 maggio 2021 06:20 rispondi a MarcoQuelle SCHIFEZZE le ha fatte volontariamente no?!? Lacrime di coccodrillo?!? ??
Sabrina mazza
dom 23 maggio 2021 01:09 rispondi a Sabrina mazzaQuindi se un ex di tua moglie pubblica foto di tua moglie nuda, x te va bene? Se tuo padre pubblica le foto di tua madre nuda va bene? Se mentre fai sesso con una donna e fai cilecca e lei pubblica il video, va bene? Assurdo...
giorgio sardelli
sab 22 maggio 2021 02:04 rispondi a giorgio sardelliconsenziente nel rapporto si di sicuro ma diffamare una persona in quel modo con foto sui social e che fanno il giro del mondo è tutto un'altra cosa per cui rivedi quello che ai detto
schitoirene
sab 22 maggio 2021 01:22 rispondi a schitoireneGiusto
Anna Maria
sab 22 maggio 2021 01:06 rispondi a Anna MariaMa sei serio?!fossi in te mi vergognerei..da quando avere rapporti consenzienti implica il diritto di una delle persone coinvolte a scattare foto private e a diffonderle in chat e siti??!evitate questi commenti perchè,davvero,fate solo pena
Riccardo
sab 22 maggio 2021 12:14 rispondi a RiccardoConsenziente o no , che cambia? Vergognati tu, candido Marco, che sei una mente piccola piccola, mentre magari il tuo letto è grande grande , probabilmente anche sudicio e chissà cosa potrebbe raccontare. Guarda....non ti si può proprio leggere!!!! Evita di scrivere, se ce la fai.
Mimmo sammarco
sab 22 maggio 2021 11:58 rispondi a Mimmo sammarcoNon so se sei sposato o fidanzato ma se ti lasci con la tua donna che fai metti in rete i rapporti che avete avuto insieme? Il rapporto é una cosa privata e tale deve rimanere..
Gregorio
sab 22 maggio 2021 08:30 rispondi a GregorioInfatti, bravo Mimmo, risposta corretta !!
stuetuku
sab 22 maggio 2021 11:04 rispondi a stuetukuIMMAGINI CON DISPOSITIVI NASCOSTI.L'ITALIANO LO CAPISCI?BE QUESTA è LA REALTA'.CHIUNUE SIA DEVE AUTORIZZARE LA PUBBLICAZIONE DELLA SUA IMMAGINE ALTRIMENTI è REATO.LA DONNA SE HA PARENTI DEVONO AIUTARLA
Angelo
sab 22 maggio 2021 08:45 rispondi a AngeloUn bel tacer non fu mai scritto
Ramses
sab 22 maggio 2021 07:38 rispondi a RamsesRileggi il tuo messaggio e vergognati pochino pochino. Essere consenzienti in un rapporto non autorizza nessuno nella ripresa e diffusione delle immagini per vendetta.
matteo smeraldi
sab 22 maggio 2021 03:07 rispondi a matteo smeraldiDelegare agli altri la conservazione dei tuoi segreti è una pessima idea, era meglio se "quelle schifezze non le faceva" comunque meglio non riporre mai troppa fiducia in chi frequenta le chiese e non dico altro. Chissà poi se me lo pubblicano questo commento...
Antonio
sab 22 maggio 2021 02:01 rispondi a AntonioSono daccordo con Ramses
Massimiliano G.
sab 4 marzo 2023 11:18Ci vorrebbero pene più severe,come l'ergastolo, per chi pubblica immagini intime di adulti o peggio bambini.Ergastolo perché,si uccide l'anima,la vita,il rapporto con i familiari ,la dignità di chi ne è vittima.Sfido poi a farlo così facilmente!!!