Martedì, 23 Aprile 2024

Attualità

La politica degli appelli non sembra sortire gli effetti sperati, ma il capitolato con Igeco – peraltro in fase conclusiva – andrebbe rivisto. Intanto, l’amministrazione lancia un ulteriore monito ai cittadini

Rifiuti nelle marine: il ritorno dei cassonetti o lo stato di polizia?

Rifiuti abbandonati Rifiuti abbandonati | © La Voce

Non si arresta il problema dei rifiuti abbandonati nelle marine manduriane. Tra tutte le soluzioni al vaglio dell’amministrazione comunale la meno contemplata – o probabilmente nemmeno presa in considerazione, forse l’unica immediatamente risolutiva– è quella che reintrodurrebbe le mini-isole ecologiche (i cassonetti), più pratiche e soprattutto più immediate. Continuano invece gli appelli e i moniti alla cittadinanza, senza però che ci siano evidenze positive.

Per rispondere in maniera netta e dare soprattutto un segnale di autorevolezza e capacità, senza alcun dubbio andrebbe ridiscusso il contratto con la società che fornisce i servizi di raccolta rifiuti, magari reintroducendo – questa volta in numero congruo – i punti di raccolta in alcune zone strategiche delle marine e completare l’opera dell’isola ecologica prevista nel contratto con Igeco e mai realizzata. E questo forse potrebbe davvero rappresentare la chiave di volta di tutta la questione.

Il fenomeno dei rifiuti nelle marine è sempre più attuale. Il problema ha una data di inizio certa che risale al momento della scelta di eliminare i cassonetti di raccolta. Il motivo fu molto semplice: le discariche a cielo aperto che si formavano intorno agli stessi raccoglitori dei rifiuti.

Il "segreto di Pulcinella" che ruotava - allora come oggi - attorno alla questione riguarda il capitolato stipulato con Igeco, che prevedeva una quantità di cassonetti inferiore rispetto a quelle che erano le reali necessità del territorio. Per farla breve, le discariche a cielo aperto si formavano attorno ai cassonetti perché il più delle volte gli stessi contenitori erano sempre strapieni e i rifiuti venivano costantemente adagiati ai lati.

Il Dec Andrea Occhilupo, una volta insediatosi, pensò di risolvere il problema eliminando totalmente i punti di raccolta, il cui numero insufficiente era stato stabilito dal capitolato tuttora in essere con Igeco. La soluzione diede i suoi frutti nella sua fase iniziale (la stagione estiva), quando cioè la raccolta "porta a porta" funzionava a pieno regime anche nelle marine, ma il problema si è poi ripresentato in un secondo momento, a stagione terminata, quando il servizio di raccolta è entrato "in stallo".

Ma San Pietro in Bevagna e le altre marine manduriane – in relazione a dimensioni ed eterogeneità dei residenti, spesso non manduriani – permettono una programmazione della raccolta dei rifiuti esclusivamente stagionale?

In altre parole, se la presenza nelle marine di abitanti "non censiti" – per motivazioni chiaramente non discutibili in questa sede – in periodi dell’anno diversi dall’estate costituisce un fatto, lo costituisce altrettanto la necessità degli stessi residenti di dover in qualche modo smaltire i rifiuti che producono. Nemmeno la bontà di tali comportamenti, per ovvie ragioni, è discutibile in questa sede, ma il problema – in assenza di soluzioni alternative al "porta a porta" – permane e si rigenera esattamente in questi termini.

Intanto, l’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Ketty Perrone e il sindaco Pecoraro lanciano l’appello: «Se si continua così – scrivono su Facebook – sarà difficile finanziare i lavori di manutenzione della città». Secondo quanto riportato nel post, infatti, se non si argina in fretta questo fenomeno di sversamento di rifiuti incontrollato sulle strade delle marine, potranno palesarsi conseguenze gravi per l’economia della città. Stando a quanto riportato nella nota poi, l’amministrazione comunale ha disposto nel pomeriggio di sabato 28 novembre una pulizia straordinaria nei siti interessati dal fenomeno, salvo poi riscontrare a distanza di poche ore la medesima situazione, se non addirittura peggiorata.

Ma quanto è davvero incisivo questo modo di fare? Si è certi di aver intuito il nodo centrale della questione?

Le responsabilità di questa situazione per sindaco ed assessora sono rintracciabili nella scarsa educazione civica di alcuni cittadini: «Le marine sono probabilmente invase da rifiuti di "contribuenti stagionali" che, usufruendo di riduzione della tariffa Tari, dovrebbero produrre e conferire rifiuti solo nel periodo estivo, oppure da altri soggetti che, senza vergogna, abbandonano i rifiuti».

Ad oggi, nessun membro dell’amministrazione comunale ha però fatto riferimento al capitolato con Igeco – nei fatti molto approssimativo – che se rivisto potrebbe davvero costituire una risposta al problema. La tutela dell’ambiente e del territorio non può passare da uno "scaricabarile" sui cittadini meno virtuosi che – seppur assolutamente lecito – non muove di un millimetro la città verso la soluzione.

L’alternativa è l’introduzione di una sorta di "stato di polizia", prevedendo cioè l’installazione di postazioni video-fotografiche per le foto-trappola, in modo da scovare e punire i colpevoli. L’idea è già al vaglio dell’amministrazione manduriana. Ma è davvero soluzione migliore?

Appellarsi al senso civico è assolutamente condivisibile, ma la città ha bisogno di soluzioni. E la politica ha il dovere di fornirle.

Gianpiero D'amicis

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5 commenti

  • Renate Ostermaier
    mar 1 dicembre 2020 05:42 rispondi a Renate Ostermaier

    Un amico ha chiamato igeco oggi e le è stato detto che avrebbe dovuto portare la spazzatura sulla strada della spiaggia. Cosa posso dire???

  • Mimmo
    mar 1 dicembre 2020 10:53 rispondi a Mimmo

    ma È normale che i cittadini debbano buttare la spazzatura a terra se mancano i cassonetti ma di che meraviglia parliamo non c’è più il porta a porta dove li dovrebbero tenere in casa bo!!! Il problema lo hanno creato loro togliendo i cassonetti è una cosa elementare no poi ricordo un articolo ke invitava i cittadini residenti nelle marine a depositare la spazzatura lungo le strade principali per facilitare la raccolta ???????Boooo ma di ne stiamo parlando è il colmo ???????????????????????????

  • Gaetano nisi
    mar 1 dicembre 2020 08:36 rispondi a Gaetano nisi

    Alle marine il porta a porta non viene effettuato da metà Settembre, noi residenti (a mezzo stampa) siamo stati informati di portare i rifiuti sulle arterie principali della Marina, adesso non va bene neanche così, è possibile sapere con certezza come comportarsi?, grazie a chi vorrà delucidarmi.

  • Marco
    mar 1 dicembre 2020 07:27 rispondi a Marco

    Tanto la gente va a piedi ?????

  • Lorenzo
    mar 1 dicembre 2020 07:24 rispondi a Lorenzo

    Ogni volta, da ipocriti (mio pensiero), ci appelliamo al senso Civico, ma dove? A Manduria? Lo stesso senso senso Civico della continua distruzione delle riserve naturali? Incendi dolosi, smaltimento abusivo di rifiuti pericolosi ovunque? O lo stesso senso civico che tutte le amministrazioni passate, ignorano per le barriere architettoniche e la mancanza di acqua potabile? Prima di lamentarsi dei soldi persi in bilancio, bisogna insegnare e rispettare il senso civico che si invoca e non dimenticare mai che tutti i soldi incassati con l' imu alle Marine sono anni che si usano solo per Manduria città. Quindi basta moniti, sensi civici ecc. MUOVERSI ED AGIRE CULUMMARI!

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