C’è l’ingegno e la professionalità di un’impresa artigiana di Manduria nel restauro dell’antica Porta Manfredi, uno dei monumenti simbolo di Oria risalente ai primi del 1500. Danneggiata alla base da un incidente stradale avvenuto a novembre del 2019, l’imponente struttura che compare all’ingresso della cittadina federiciana, è tornata al suo splendore grazie all’impegno dell’associazione Archeoclub di Oria che ha interessato la pubblica amministrazione e naturalmente la Soprintendenza ai beni architettonici e storici.
Dopo aver coinvolto il sindaco di Oria il quale ha dato il suo assenso, l’architetta Marilena De Pace, socia della locale sede Archeoclub, ha realizzato il progetto di consolidamento e restauro che è stato approvato dalla commissione paesaggistica del Comune di Oria e dalla competente Soprintendenza. Con l’acquisizione di tutti i pareri, l’Archeoclub di Oria ha affidato l’esecuzione dei lavori alla ditta «Gregorio Terentini», di Manduria accreditata presso la Soprintendenza e non nuova a certe imprese nel campo archeologico.
Porta Manfredi è chiamata anche “Porta Lecce” perché orientata verso il Salento, oppure “ Porta degli Spagnoli” a ricordo dell’entrata da questa porta nel 1504 delle truppe spagnole dopo un lungo assedio. La Porta oggi esistente fu ricostruita nel 1727 dal marchese Michele Imperiali III, si presenta maestosa, di stile barocco.
Antonio Dinoi
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.