Gli organizzatori della Fiera Pessima di settembre cominciano a scaldare i motori e dettano le regole anti contagio da coronavirus. I circa quattrocento espositori che hanno già prenotato gli stand per la 278sima edizione della Fiera Pessima di Manduria, programmata originariamente dal 7 al 12 marzo scorso, hanno tempo sino al 10 luglio per confermare o disdire la propria presenza nell’inedita edizione estiva spostata per l’emergenza Covid-19 dall’uno al 6 settembre. La società «Fiere Lucane», affidataria di gara bandita dal Comune di Manduria, sta inviando in questi giorni la comunicazione a tutti i suoi contraenti chiedendo la conferma dell’impegno alle medesime condizioni, sia di spazio impegnato sia di prezzo, avvertendo che eventuali rinunce non daranno diritto a rimborsi di somme già anticipate.
L’appuntamento fieristico, bloccato una prima volta dal lockdown proprio tre giorni prima la sua apertura originaria (7-12 marzo), era stato poi spostato ad una nuova data, 24 – 29 aprile, anche questa stoppata e rinviata nuovamente dall’emergenza pandemica.
Con l’allentamento della diffusione dei contagi, aiutati anche dalle ordinanze della Regione Puglia che lasciano spazio di manovra agli spettacoli con presenza di persone (fiere, spettacoli, sagre, concerti), l’azienda appaltatrice aveva chiesto ed ottenuto dal comune di Manduria una nuova data individuandola nel periodo estivo, dall’1 al 6 settembre, con l’impegno, da parte dell’impresa, di rispettare e far rispettare le misure igieniche previste per questo genere si manifestazioni di grande affluenza di pubblico.
Per mantenere fede a questo dovere, l’impresa «Fiere Lucane», nella lettera dove si chiede agli espositori di confermare o anare la loro presenza, ha inviato l’elenco delle procedure anti covid-19. Si tratta di sette regole d’oro a cui ogni espositore, venditore e cliente, si dovrà scrupolosamente attenere. Queste sono: pulizia e disinfezione quotidiana delle attrezzature prima dell’avvio delle operazioni di mercato di vendita; obbligo dell’uso delle mascherine, mentre i guanti possono essere sostituiti da una igienizzazione frequente delle mani con prodotti specifici composti da alcool o detergenti di comprovata efficacia; messa a disposizione della clientela di prodotti igienizzanti per le mani in ogni banco; rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro; rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro dagli altri operatori anche nelle operazioni di carico e scarico; nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merca (in alternativa, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente); in caso di prodotti usati, occorrerà procedere alla pulizia e disinfezione dei capi di abbigliamento e delle calzature prima che siano poste nuovamente in vendita.
Gli obblighi anti Covid per l'organizzatore, prevedono invece il controllo sugli ingressi per evitare assembramenti e, impresa ancora più ardua, l’identificazione di tutti i visitatori con la conservazione dei loro dati per almeno due settimane. Misure queste che nel frattempo, se si confermerà il fermo dei contagi nella regione, potranno essere eliminate o mitigate dalla politica. La sfida più grossa per tutti, sarà quella del caldo. Tutti i capannoni che ospitano gli stand, infatti, sono composti da materiale plastico che con il sole raggiungerà temperature proibitive che dovranno essere ridotte da un efficace sistema di ventilazione e refrigerazione anche questo a carico dell’impresa che organizza l’evento.
Nazareno Dinoi
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1 commento
Angela
lun 6 luglio 2020 10:29 rispondi a AngelaOttima predisposizione! Sarà una riuscitissima fiera.