«La discarica manduriana in contrada "La Chianca" non sarebbe stata mai accatastata quindi mai valutata la sua agibilità e per cui non ha mai potuto versare i tributi locali dovuti al Comune di Manduria». Inoltre la società che la gestisce, la «Manduriambiente Spa», non avrebbe rispettato il contratto che la obbliga a versare nelle casse del comune una certa somma per la quantità di rifiuti prodotti da altri comuni. Sono alcuni motivi di presunta illegittimità contenuti in un esposto che il movimento politico manduriano «Tutti insieme per Manduria» ha inviato alla Corte dei Conti della Puglia.
Nell’esposto si chiede di indagare soprattutto sulla presunta «mancata vigilanza dell’azione amministrativa da parte della commissione straordinaria» che governa la città Messapica dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Alla magistratura contabile si chiede inoltre di verificare eventuali «mancate azioni dei soggetti deputati alla gestione delle risorse economiche, allo scopo di consentire la verifica dell’eventuale sussistenza di responsabilità connesse alla violazione di legge che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche».
A firmare l’esposto sono stati il presidente del movimento politico, Angelo Dinoi con il segretario ingegnere Antonio Curri, già presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Taranto. Sarebbe stato quest’ultimo a scandagliare tutta la documentazione tecnica relativa alla discarica manduriana gestita da anni dalla società per azioni controllata dalla «Unieco Holding Ambiente» di Reggio Emilia.
L’anomalia su cui si chiede di indagare, riguarda una revisione del contratto stipulato tra la stessa Manduriambiente e il commissario dell’Agenzia regionale per i rifiuti, Gianfranco Grandaliano, senza il coinvolgimento del comune di Manduria. Questo accordo, illegittimo secondo Curri, avrebbe modificato a ribasso il valore della royalty dovuta alle casse comunali definito con regolare delibera di Consiglio comunale a maggio del 2015. Da 5 euro per ogni tonnellata stabiliti in delibera, si spiega nell’esposto, si è passati agli attuali 2,36 euro grazie alla revisione del contratto contestato nel metodo e nel merito.
Sempre secondo l’esposto firmato dal Movimento politico «Tutti insieme per Manduria», la società Manduriambiente non avrebbe adempiuto ad alcune compensazioni ambientali (chiusura del ciclo dei rifiuti) previste nelle autorizzazioni rilasciate la cui realizzazione avrebbe comportato risparmi per l’ente comunale.
L’esposto alla Corte dei Conti è venuto alla luce per opera dello stesso autore che non ha sopportato l’atteggiamento di Manduriambiente nel rispondere sulla stampa a chi chiedeva se il Comune di Manduria fosse a conoscenza delle tonnellate di spazzatura provenienti da comuni fuori provincia (Bari) che la Manduriambiente incamera da mesi. «È stato come ricevere un pugno allo stomaco – afferma l’ingegnere -, leggendo la risposta di Manduriambiente secondo cui “a ha a che vedere il Comune di Manduria in tutto questo, che risulta ad oggi essere il Comune su cui insiste il nostro impianto, senza alcun ruolo nella regolazione dei flussi o di controparte contrattuale.”». «E’ giunto il momento – conclude Curri - di far emergere eventuali inadempienze da pare di tutti».
Nazareno Dinoi
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4 commenti
giorgio sardelli
ven 5 giugno 2020 01:10 rispondi a giorgio sardellibenedetti elezioni comunali, ogni fiata cha si ota pi lu sinnucu ti Manduria a chiuu ti ncunu li eni la tossi comu li pulici prima noni stonnu sempre bueni e nisciunu parla moni olunu tutti beni a stu paisi cha puei eti puru lu loru e putiunu tussari ogni momentu opportunu e no sotta alli elezioni
antonio
ven 5 giugno 2020 03:09 rispondi a antonioLa "tosse" è venuta già 10 anni fa, quando il Sindaco Tommasino incaricò l'avv.Cecinato per fare "piena luce" sulla "Manduriambiente"!É ancora in corso un giudizio presso il Tribun ale di Taranto! O no?
tarantino walter
ven 5 giugno 2020 09:37 rispondi a tarantino waltere mai possibile che possano accadere certe cose ? m, possibile che in tanti anni nessuno ha APERTO BOCCA , quanto meno per il fatto che ci riempivamo di monneza e che al comune non si versavano i soldi da parte della ditta ? , porca puttana , non parliamo di privati ma , di uffici , amministratori pubblici che hanno firmato carte a quanto si capisce ....CARTE FALSE . o mi sono rimbambito . ing. curri , come mai il problema esce allo scoperto solo oggi , anche lei è stato amministratore in quel tempo .
Domenico
ven 5 giugno 2020 08:21 rispondi a DomenicoPresumo che l'ing. Curri sia stato lontano da Manduria per diversi anni o che, preso da una enorme mole di lavoro professionale, non abbia avuto il tempo di dedicarsi fin dall' inizio, con la sensibilità e la competenza che dimostra, al tema dei rifiuti, dell' affidamento alla holding (non priva di vicissitudini) della discarica fantasma, ad alcune delle inadempienze ecc. Mi permetto di suggerire, visto che dimostra anche di disporre di strumenti e risorse adeguate, di completare il dossier e divulgarlo interamente per aiutare i manduriani, prossimi al voto, a orientarsi evitando di indirizzare la loro preferenza verso le persone sbagliate. Grazie