Venerdì, 26 Aprile 2024

Attualità

Strade interpoderali bloccate per impedire il passaggio alle spiagge

Il Covid mette a rischio le spiagge libere della Salina e del Chidro

Spiagge chiuse Spiagge chiuse | © La Voce di Manduria

Cosa dobbiamo aspettarci quindi per la stagione estiva? Cambierà totalmente il nostro modo di andare in spiaggia? Sembra di sì. «Il regolamento regionale è difficile da applicare e soprattutto da far rispettare. Si è pensato di inibire ai bagnanti la zona del fiume Chidro e della Salina e di permettere ai proprietari delle strade che scendono al mare (26 circa) di mettere le sbarre per permettere l'accesso solo ai residenti». Chi parla, riportando proposte emerse nella task force individuata dal Comune per regolamentare l’uso delle spiagge libere secondo le norme anti Covid, è il presidente di Confesercenti Manduria, Ernesto Soloperto. Che prosegue. «Impedire la sosta lungo la litoranea, eccetera. L’obiettivo è ridurre al minimo l'arrivo della gente "mordi e fuggi " dai paesi vicini”. È tutto da decidere», precisa.

L’imprenditore Soloperto è uno di quelli che erano presenti all’incontro che si è svolto martedì scorso nel municipio del Comune di Manduria riguardante la ricerca di soluzioni per la gestione delle spiagge libere di Manduria. Oltre a lui erano presenti il dottor Luigi Cagnazzo, uno dei commissari straordinari, i sovraordinati Tafuro e Carella, il direttore delle Riserve, Alessandro Mariggió, il comandante dei vigili urbani, Enzo Dinoi, il dirigente dell’area Claudio Ferretti, il presidente di Confcommercio, Dario Daggiano e i rappresentanti delle forze dell’ordine carabinieri e guardia di finanza. Il tema è molto caldo e riguarda la gestione delle spiagge libere per la stagione estiva che e alle porte, tenendo conto delle ordinanze del Consiglio dei Ministri e della Regione. Soloperto parla anche della proposta, poi bocciata, di permettere la circolazione alle auto con targhe alterne. «L’abbiamo scartata perché è difficile controllare e poi non si può limitare la libertà di circolazione delle persone. Si era anche parlato di accesso alle spiagge per cognomi, a giorni alterni», aggiunge Soloperto che ritiene più plausibile la chiusura della zona di spiaggia della Salina di Torre Colimena. «Sì, quella è una proposta che potrebbe passare», ma per ora a è ancora certo», chiarisce. L’imprenditore del vino si dice infine soddisfatto dello spirito di collaborazione che si sarebbe instaurato tra le parti chiamate in causa.

Quindi sarà un’estate all’insegna delle chiusure, del contingentare, di numero chiuso, di biglietti, di controlli. Tante ipotesi tutte ancora da vagliare come nelle parole del direttore della Riserva, Mariggiò, quando gli abbiamo chiesto contro sulla possibile chiusura della spiaggia della Salina: «Sono state avanzate solo proposte che sono al vaglio della commissione, per le quali avrà un ruolo fondamentale l'impegno delle forze dell'ordine» chiarisce Mariggiò che aggiunge: «le stesse forze dell'ordine hanno segnalato la difficoltà di controllo nelle aree dei due fiumi Chidro e Borraco, mentre per la Salina Monaci e Palude del Conte sarebbe possibile contingentare gli ingressi anche perché come area protetta stiamo già lavorando da tempo ad un protocollo d'intenti con la Capitaneria di Porto per potenziare i controlli nelle aree più sensibili».

La notizia di possibile chiusura di una delle spiagge più frequentate del Salento ha ovviamente allarmato tutti: residenti, turisti e commercianti. Se fosse vero sarebbe una vera crisi economica e sociale che si affaccerebbe all’orizzonte, oltre a quella forse passata del virus.

Monica Rossi

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13 commenti

  • sergio di sipio
    dom 31 maggio 2020 11:51 rispondi a sergio di sipio

    Seguirò il mio istinto che mi incoraggia a porre in anteprima quello che manca a tutto il territorio di Manduria. Non unito ma frammentato in tante parti senza collegarsi una con l'altra. Come se tutto fosse lontano, in effetti Torre Colimena dista circa 12 Km. dal centro di Manduria ed è priva di quei servizi che fanno la differenza. Entrare nella cucina con l'acqua potabile.A Torre Colimena non l'abbiamo. Come puoi usare il tuo water senza dovere chiamare poi l'addetto allo spurgo. Perché se non hai la fogna il resto rimane lì. Differenze che creano disparità. Che ne dici?

  • Domenico
    sab 30 maggio 2020 05:58 rispondi a Domenico

    Vorrei spezzare una lancia (ma non chiedetemi dove piantarla) a favore di quei residenti che reclamano giustamente, per jus feudalis, il diritto di usare in maniera esclusiva le pertinenze delle loro abitazioni: territorio, fiumi e mari adiacenti! Potranno farlo non appena pagheranno gli arretrati di IMU, oltre alla rata prossima di € 1.9 miliardi. Ovviamente la collettività beneficerà della servitù di passaggio, ma a occhi rigorosamente chiusi! Saranno effettuati severi controlli a campione... Buone vacanze a tutti dal 3 giugno, va!!!

  • Giusy de Michele
    ven 29 maggio 2020 08:14 rispondi a Giusy de Michele

    Spero sia un brutto sogno, ci manca pure che il mare che non è proprietà di nessuno, diventi il piacere di chi ha i soldi o la casa ecc. Ecc. Vergognatevi sto virus non vi ha insegnato nulla, vorrà dire che non verremo nemmeno per un gelato, così poi vediamo come la mettiamo con l'economia. Buon bagno a tutti voi.... E attenti che nel caso il bagnino non vi può aiutare??

  • sergio di sipio
    ven 29 maggio 2020 07:04 rispondi a sergio di sipio

    Ritiro tutto quello che ho scritto. Che ognuno si comporti come vorrà.

  • Poveri Noi
    ven 29 maggio 2020 02:39 rispondi a Poveri Noi

    Ma con quale coraggio dite che si parla di decisione giuste?!? Il decreto non mi pare che dica che bisogna chiudere e privatizzare ai proprietari ed ai residenti spiagge, mare e strade di accesso. Ennesimo abuso che, se applicato verrà impugnato nelle sedi opportune. Il decreto dice di vigilare sul rispetto delle regole e del distanziamento sociale. Ma fatemi capire, una povera famiglia che non ha casa al mare, che non può permettersi un affitto, non può portare i propri figli al mare?!? Questa è follia pura. Ed i proprietari di case che chiuderanno con catena l’accesso, permetteranno l’ingresso alle strade “privatizzate” a parenti, amici ed amici degli amici....questa è mafia vera e propria! Quindi quest’anno i furbi che occupavano con le sedia i posti auto non avranno questa incombenza?

    • Lorenzo
      ven 29 maggio 2020 06:06 rispondi a Lorenzo

      Quindi, fatemi capire, se non hai nulla allora sei autorizzato magari ad entrare nel fiume, sporcare, lavarti i capelli con lo shampoo, distruggere le canne, lasciare rifiuti e parcheggiare sul ponte in palese divieto di sosta? Perché con o senza Virus il Chidro è riserva naturale e non latrina di tutti. Poi è chiaro che se le autorità non fanno rispettare le leggi e chiunque con un parcheggio abusivo di 5€ al giorno, pranzo da casa e 10 € di benzina, spiaggia libera e fiume limpido per risciacquo, dove trovi una cuccagna così per 4/5 persone ad agosto?

  • Sergio
    ven 29 maggio 2020 12:27 rispondi a Sergio

    Se si vuole raggiungere l’obiettivo di non creare affollamento in spiaggia per tutto il periodo estivo, a mio avviso, il Comune di Manduria dovrà emanare ordinanza con la quale Ritiene autorizzati tutti i residenti nel comune di Manduria, tutti i proprietari seconde case residenti e non residenti nel comune di manduria, tutti i turisti che avranno regolare affitto abitazione Vacanza nel territorio di manduria, o in hotel, o infine di contratto in lido, di accedere in spiaggia, chi non avrà tali giustificativi sarà soggetto a sanzione amministriva. Con ciò si eviterà, con massivi controlli, l’ondata periodica del mordi e fuggi

  • J B
    ven 29 maggio 2020 09:40 rispondi a J B

    Parlo da proprietario di casa, quindi uno che egoisticamente non ha niente da perdere, anzi: è una proposta sconsiderata. Il rischio di contagio in spiaggia libera è basso (al contrario che in stabilimento), e i giorni di folla reale sono pochi - i weekend dalla seconda metà di luglio in poi, e i primi venti giorni di agosto. A parte che in questi casi, non mi è mai successo di essere particolarmente vicino ad altri. Con la scusa del virus, si creerebbe un’ennesima distinzione tra ricchi e poveri; e ai poveri si toglierebbe anche la consolazione del mare.

  • Domenico
    ven 29 maggio 2020 08:57 rispondi a Domenico

    Vorrei far presente che discussioni analoghe vengono affrontate dai comuni costieri di tutto il resto d'Italia. Non immaginiamo di poter passare dal Mondo inteso come villaggio globale a soluzioni da accampamento di indiani o da orticello condominiale, chiuso da sbarre mobili a difesa di abusi magari "sanati", pur non traendo origine da urgenza abitativa. Il periodo di gestione emergenziale sta per finire; successivamente le leggi ordinarie e le garanzie costituzionali torneranno a regolare diritti e doveri di tutti, non solo delle categorie rappresentate nelle riunioni decisionali. Sarei più tranquillo se venissero adattate al territorio le linee guida, in prossimo completamento, delle autorità sovracomunali e della conferenza dei comuni italiani.

  • Gregorio di Manduria
    ven 29 maggio 2020 06:49 rispondi a Gregorio di Manduria

    Quindi i proprietari di case al mare diventeranno doganieri o, sceriffi addetti al controllo delle strade. Per tutti gli altri niente mare o spiagge private? Che ideona!!!! Dalla parte dopo il fiume Chidro, fino a torre Colimena e, da Borraco fino a zona Mirante, filo spinato a go gò, Wow. Benvenuta estate 2020. Siamo pieni di app. per smartphone , ideare un'applicazione dove prenotare più o meno la zona, ovviamente già segnalata in app. e, aggiungere il numero di persone da recarsi al mare, fino al raggiungimento del numero esatto per la sicurezza no? Pensateci, potrebbe essere utile. Cordialità

    • Giuseppe
      ven 29 maggio 2020 11:34 rispondi a Giuseppe

      Speriamo che i contagino calino a zero e non ci sia bisogno di nulla se non di qualche attenzione in più come bagnanti più ordinati, meno invadenti e più puliti....

  • Lorenzo
    ven 29 maggio 2020 06:34 rispondi a Lorenzo

    Ci voleva il Virus per salvaguardare la foce e il fiume Chidro. Speriamo che certifichino la stabilità del ponte che presenta segni preoccupanti. Ma le autorità sanno, sanno. Se dovesse cedere assisteremo a scarica barile italico di responsabilità. Senza dimenticare che all'interno dell'area fiume i manufatti, segno del degrado tecnologico utopico, sono accessibili e chiunque può farsi male. Vedremo poi chi si assume le responsabilità

  • sergio di sipio
    ven 29 maggio 2020 06:16 rispondi a sergio di sipio

    Mi sembra si stiano muovendo proposte intelligenti. Mi raccomando di partecipare alla chiusura controllata dai residenti e da chi offre la sua residenza in affitto. Quindi una apertura per chi sarà ospite di Torre Colimena anche per aiutare il territorio di lavorare. Ma niente vetture sulle strade che portano alla Salina. Ricordiamoci anche la spiaggia abbandonata del porticciolo che và sanificata ed usata soprattutto per famiglie con bimbi. Ma usiamo la bicicletta ed a piedi. Parlatene con i ristoratori del posto pronti ad allargarsi sulle strade pubbliche. Il buon Pugliese non ama la camminata salutare.

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