
Oggi è prevista una riunione nel municipio di Manduria per discutere le problematiche relative alla prossima riapertura del mercato settimanale del martedì. All’incontro che sarà diretto dai commissari straordinari con la presenza dei dirigenti, prenderanno parte i rappresentanti di categoria ambulante aderenti alle associazioni Confcommercio e Confesercenti. Sempre per oggi, sullo stesso tema, sono state convocate due videoconferenze tra esponenti politici della Regione Puglia e la categoria. «Con l’ausilio della Struttura regionale allo Sviluppo Economico, Sezione Commercio – scrive l’assessore alle Attività produttive, Mino Borraccino - tratteremo di alcuni aspetti tecnici importanti per la ripartenza di queste attività». Ieri, assieme al Capo Dipartimento allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Laforgia, l’assessore Borraccino ha inviato una nota formale a tutti i Prefetti pugliesi per chiedere loro un intervento al fine di consentire, ove possibile, la riapertura dei mercati per tutti settori merceologici: alimentari, non alimentari e misti.
Con ordinanza del 17 maggio 2020, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha disposto che a decorrere dal 18 maggio 2020, nel rispetto delle indicazioni tecniche operative definite dalle linee guida regionali, sono consentite, tra l’altro, le seguenti attività: commercio al dettaglio in sede fissa, le attività mercatali per tutti i settori merceologici alimentari, non alimentari e misti. E’ tuttavia emerso che, a decorrere dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza, non tutti i Comuni hanno effettivamente autorizzato lo svolgimento dei marcati, con pregiudizio per gli operatori economici e per l’utenza, tenuto conto anche della "funzione sociale" che il mercato svolge per alcuni target di clientela. Tra questi anche il comune di Manduria che da questa mattina ha istituito il tavolo per la soluzione del problema.
L’imprenditore ambulante manduriano, Giuseppe Nuzzo, aderente a Confesercenti, espone così la sua proposta. «Riapertura dei mercati con ingressi non contingentati, gli utenti dovranno indossare guanti e mascherine, quale presupposto imprescindibile». Per Nuzzo, inoltre, ci deve essere grande senso di responsabilità da parte degli operatori economici «i quali – spiega - si devono impegnare a soddisfare la clientela minuti dei rispettivi dispositivi di sicurezza, oltre che a garantire il distanziamento sociale ed impedire ogni forma di assembramento in prossimità dei propri banchi di vendita».
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