
Come si misurano le «immediate vicinanze» degli esercizi commerciali come bar, gelateria, ristoranti, pasticcerie e così via, entro cui non è possibile consumare i prodotti acquistati? E se i locali si trovano nelle vicinanze di giardini pubblici, è possibile consumare lì i prodotti acquistati?
Sono le domanda che il vicesindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia, ha rivolto al prefetto di Taranto, Demetrio Martino, chiedendo chiarimenti in merito all’ordinanza della Regione Puglia che entrerà in vigore lunedì prossimo. Un provvedimento, secondo Scarciglia, che non specifica appunto le distanze «ingenerando confusione tra gli esercenti e gli avventori».
L’amministratore avetranese, sempre a proposito di interpretazione dell’ordinanza in questione, chiede al prefetto di chiarire «se sia possibile consumare i cibi asportati, in parchi, ville e giardini pubblici ove questi si trovino nelle immediate vicinanze dei locali».
Questo quesito in funzione di quanto prescrive il decreto del presidente del consiglio che permette l’accesso del pubblico «ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici» condizionando le persone al rigoroso rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Su questo il vicesindaco chiede al rappresentante di governo «di fornire chiarimenti in modo da consentire a esercenti e clienti di attenersi scrupolosamente alle regole e di evitare equivoci e fraintendimenti che possano sfociare nell’adozione di provvedimenti amministrativi».
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
7 commenti
Gherardo Maria de Carlo
ven 15 maggio 2020 03:47 rispondi a Gherardo Maria de CarloTutto è ben descritto e articolato nel protocollo INAIL. Dove si riporta il concetto di asporto e le indicazioni per lo stesso consumo da parte degli avventori.
Enzo Caprino
ven 15 maggio 2020 11:48 rispondi a Enzo CaprinoChe domande? Io credo che sia interesse di ogni singolo cittadino mantenere le distanze , molto più di un metro se è possibile. In verità , più che le mascherine ,sono le distanze a proteggere dal virus.
Willy M.
ven 15 maggio 2020 12:55 rispondi a Willy M.Guarda che l'assessore pone una giusta domanda, poi se non capisci il senso, evita di commentare criticando! Te lo spiego facile facile: se mi compro un panzerottino ed a 30 metri dal locale c'è una villa comunale o una piazzetta con delle panchine, è possibile che io mi mangi il mio panzerottino da solo in santa pace senza incorrere in qualche sanzione o devo andarmene a 200 metri dal locale?
Domenico
mer 20 maggio 2020 05:44 rispondi a DomenicoAdesso che il panzerottino lo puoi mangiare dove vuoi, se ti ustioni la bocca perché il ripieno è a 6000 gradi, la responsabilità penale per i danni ricade sul venditore? Dai, impariamo a riconoscere i desideri, che tutti lecitamente abbiamo, dalle regole, senza cercare di addomesticarle per soddisfarli ugualmente. Vale specialmente per il futuro.
Enzo Caprino
ven 15 maggio 2020 11:48 rispondi a Enzo CaprinoWilli,che sicuramente non vieni da lontano, il tuo assessore farebbe bene ad invitare i suoi elettori e concittadini ad essere prudenti ed a mantenere sempre le distanze, anche quando vogliono mangiarsi in panzerottino all'aperto.
gregorio bru.
ven 15 maggio 2020 06:14 rispondi a gregorio bru.Devi stare a casa! A casa! Scherzo ... Comunque sara' dura x quelli del settore!
Maurizio Casale
ven 15 maggio 2020 02:32 rispondi a Maurizio CasaleMa vattelo a mangiare a casa che è meglio, con tutto il casino che c'è in giro come caspita ti viene il desiderio di mangiarti il panzerotto su una panchina, ma per favore così ce li cerchiamo i problemi