
A Manduria ci sono 43 persone che hanno avuto contatti diretti con soggetti contagiati dal coronavirus e per questo sono sottoposti a sorveglianza e isolamento fiduciario domiciliare. Lo si apprende dal comunicato stampa del Comune di Manduria che indica altri dieci manduriani con le stesse restrizioni ma residenti in altri comuni.
Questo significa che 43 famiglie producono giornalmente rifiuti che devono essere smaltiti in maniera differente dal consueto. Da informazioni in nostro possesso, però, pare che il comune di Manduria, in questo caso il Centro Operativo Comunale (Coc) non abbia provveduto ad informarli capillarmente sulle corrette procedure, limitandosi a pubblicare una piccola guida sul sito internet dell’Ente. Chi non ha dimestichezza con internet non ha potuto quindi adottare le misure consigliate mettendo a rischio il personale della Igeco che ogni giorno prelevano la differenziata.
Per questo i rappresentanti sindacali dei lavoratori Igeco hanno inoltrato diverse segnalazioni circa i possibili pericoli per gli operatori in servizio di contrarre il virus all’atto della raccolta e manipolazione dei rifiuti potenzialmente infetti.
A tutela dei lavoratori, la stessa azienda, oltre ad averli assicurati su eventuali contagi da Covid-19, ha provveduto autonomamente a stampare degli opuscoli esplicativi distribuiti nelle farmacie, supermercati e studi medici.
I soggetti positivi al tampone o in quarantena obbligatoria non devono fare la raccolta differenziata ma devono raccogliere tutto e smaltirlo come indifferenziato. Si raccomanda inoltre di chiudere perfettamente i sacchetti utilizzando guanti monouso; di non schiacciare i sacchi con le mani; di evitare l’accesso di animali domestici nei locali dove sono presenti i rifiuti.
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