Lunedì, 15 Settembre 2025

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Il 94,3% dei rispondenti dice sì all’istallazione di un tempo crematorio nel cimitero di paese come segno di civiltà e di modernizzazione

Esiti del sondaggio sulla cremazione: più di 9 manduriani su 10 sono favorevoli

I risultati del sondaggio I risultati del sondaggio | © La Voce di Manduria

«Incredibile che non ci sia ancora»; «Idea brillante, spero si realizzi»; «Nei cimiteri non c’è più posto e costa un botto»; «È una struttura utile per un salto di civiltà»; «Si risparmia spazio e giri loschi di denaro»; «Si eviterebbe l’occupazione del territorio e le speculazioni». Ecco alcuni dei commenti (132 anonimi e oltre 140 su Facebook), estrapolati dal sondaggio realizzato da noi della Voce di Manduria sull’eventuale installazione di un tempio crematorio nel cimitero di paese. Il 94,3% dice sì alla cremazione, come segno di civiltà e di modernizzazione.

Un coro quasi unanime quello dei manduriani, che solleva un sentimento di cambiamento indispensabile per ottimizzare i problemi di spazio e di economia che immobilizzano da anni l’amministrazione del cimitero di Manduria. Nel luogo sacro, infatti, sono ancora attuate le tumulazioni a terra, visti i costi elevatissimi delle cappelle, mentre le nuove 75 colombaie sono riservate a chi ha parenti o conoscenti già seppelliti. Una pratica medievale che ha stancato la stragrande maggioranza dei cittadini dichiarandosi favorevole all’installazione di un forno crematorio nell’area cimiteriale, ma anche alla costruzione di un'area dedicata agli animali.

I pochissimi contrari, invece, nutrono ostilità nei confronti della cremazione per ragioni soprattutto di fede e di politica. «Credo che non sia possibile un forno crematorio – compare tra i commenti scandagliati dal sondaggio - innanzitutto perché la religione cattolica non consente e credo fermamente che a Manduria non sarebbe gestita con criterio (come tutto il resto)» – termina il pensiero. «Diventerebbe un business per privati – commenta un altro popolano - e non mi fido della gestione e sicurezza dello smaltimento dei fumi di combustione». Non solo motivi puramente religiosi, ma anche di cattiva gestione per l’ingresso della nuova usanza funebre.

Marzia Baldari

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2 commenti

  • M M
    mar 7 settembre 2021 05:51 rispondi a M M

    Mi sia consentita una riflessione, assodato che una struttura per le cremazione è indispensabile, reputo incosciente che vari comuni limitrofi individualmente si attrezzino. Evitare assolutamente sprechi di denaro pubblico. Manduria ha mediamente 400 morti annui, se il 15x100 opta si avranno circa 60 cremazione. Mediamente in Italia il costo è di 500,00 euro, ergo 30.000,00 annuidi entrate. Le uscite annue, di struttura ed operatori di certo 5/6 volte le entrate, ai quali và aggiunto il costo di ammortamento e manutenzione annua dell'impianto. Pessimo affare, utile solo al politico di turno per lottizzazione posti di lavoro.

  • Antonio Daggiano
    dom 5 settembre 2021 10:29 rispondi a Antonio Daggiano

    Io credo che la cremazione delle salme sia gia' un atto dovuto non fosse altro per evitare spese esorbitanti che attualmente ci sono, oltre che accaparramenti di servizi funerari da strozzinaggio, che mettono in serie difficolta economiche i familiari del defunto. oltre il problema dell'assenza dei posti e quindi la permanenza di giorni e giorni se non addirittura settimane o mesi per la tumulazione dei propri cari. 0vviamente l'istituzione della cremazione deve essere affidata all'amministrazione pubblica, e calmierata, affinche possano accedere anche chi non a grosse possibilita' economiche.

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