
I reparti dell’ospedale di Manduria convertiti nell’assistenza Covid, riapriranno tutti, compresa la nefrologia e il servizio di oncologia trasferita a Francavilla Fontana. È quanto ha promesso il direttore generale della Asl di Taranto, Stefano Rossi, nel corso della conferenza dei sindaci riunita l’altro ieri e presieduta dal sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Alla presenza del sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro e dei suoi colleghi dei comuni del versante orientale ionico, Rossi ha poi fatto sapere che il Giannuzzi dovrà comunque assicurare almeno quindici posti letto dedicati alle patologie virali del coronavirus. Non si è invece parlato della possibilità di promuovere al primo livello l’ospedale manduriano come Pecoraro e la sua maggioranza avevano sperato e creduto.
I sindaci hanno poi chiesto conto al manager del perché la recente delibera regionale abbia ufficializzato la chiusura dei reparti Covid dei soli ospedali di Martina Franca e Castellaneta e non anche del Giannuzzi. Rossi, in proposito, ha detto che quella è stata una scelta della giunta regionale che non cambierà i piani aziendali della Asl che sarebbero, appunto, quelli descritti prima.
Resta da comprendere, perché non specificato, i tempi dell’annunciata riapertura e il luogo dove dovrà essere allestito il reparto con 15 posti letto Covid. Il direttore generale ha infine detto che ogni presidio ospedaliero dovrà garantire un minimo di posti letto per la pandemia.
Ieri l’occupazione dei posti letto Covid della provincia era la seguente: al Giannuzzi erano ricoverati 16 pazienti con patologie virali, 2 al San Pio di Castellaneta e nessuno al Valle d’Itria di Martina Franca.
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