
Indipendentemente da come finirà il ricorso presentato al Tar dall’Agcom, Autorità garante della concorrenza contro la delibera della giunta comunale di Manduria che proroga sino al 2033 e senza gara tutte le concessioni demaniali (dieci in tutto), l’ultima parola spetterà all’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato convocato con decreto del 24 maggio dal presidente del CdS, Filippo Patroni Griffi che ha deferito alla Adunanza plenaria del Consiglio di Stato del prossimo 13 ottobre 2021 le questioni relative alle proroghe automatiche e generalizzate delle concessioni demaniali marittime. E alla sussistenza, o meno, dell’obbligo per l’apparato amministrativo e per i funzionari dello Stato di disapplicare la norma nazionale (la legge 145/2018) che dispone, in maniera “confliggente col diritto dell’Unione Europea”, le proroghe al 2033.
La “Plenaria” dovrà anche stabilire se l’obbligo di disapplicazione sia riservato ai Giudici o spetti anche alle altre articolazioni dello Stato (come avvenuto nel caso di Lecce, ad esempio, che ha prorogato le concessioni solo per tre anni). Dalla decisione della Plenaria dipenderà il destino dei provvedimenti di proroga al 2033 che alcune amministrazioni locali, come quello di Manduria, hanno già concesso.
La decisione del presidente del Csm, Patroni Griffi, giunge dopo la lettera del 19 aprile scorso, con la quale il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, all’indomani della ordinanza con cui la V Sezione del CdS riteneva di rigettare la tutela cautelare proposta dai legali del Comune contro la sentenza del Tar Lecce 73/2021, chiedeva al vertice di Palazzo Spada di dispiegare ogni opportuno intervento “ai fini di una sollecita decisione di merito della questione di rilevante importanza, la cui urgenza è evidente, esposta ai rilievi della Commissione Europea ed alle connesse conseguenze”. Nel riscontro alla lettera del Sindaco, il 26 aprile scorso, il Presidente Patroni Griffi assicura tempestività sull’approfondimento del tema, peraltro già noto al Consiglio di Stato.
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3 commenti
Mario Fortunato
sab 29 maggio 2021 08:24 rispondi a Mario FortunatoNon vogliamo un'altra Rimini. Il litorale è bello così, dobbiamo solo fare in modo di tutelarlo di più!
Carlo De Marzo
sab 29 maggio 2021 12:16 rispondi a Carlo De Marzo--- Invece è proprio l'inverso; vogliono far diventare ogni spiaggia "Riminante", da non confondere con ruminante! ----- L'Italia poi segue l'Europa fin dove le conviene e secondo i personaggi politici che man mano ci troviamo davanti. ---- Anche la nostra giustizia, molte volte, tratta lo stesso problema in modo differente, da nord a sud.
Mario Fortunato
lun 31 maggio 2021 12:17 rispondi a Mario FortunatoSi diciamo che un paio di lidi attrezzati non starebbero male, ci sarebbe ancora posto e non deturperebbero il litorale, ma non di più! La zona è bella proprio per le spiagge libere e selvagge.