
Malgrado i tentativi di apparire un'azienda modello, l'unico modello che Network Contacts ha dimostrato di praticare davvero in questi anni è quello della competizione al ribasso, sbaragliando i concorrenti di mercato attraverso lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, nel silenzio interessato delle multinazionali committenti.
Un modello che ha già prodotto tre anni di tagli alle retribuzioni e ai diritti di migliaia di lavoratori e lavoratrici della sede di Molfetta (legittimati da uno scellerato accordo sindacale firmato da Cgil, Cisl e Uil), alla scadenza dei quali la società ha dichiarato il licenziamento collettivo di circa 300 dipendenti, non potendo sfruttarli ancora.
A Taranto, in ossequio alla stessa logica, Network Contacts ha imposto dal suo arrivo, 9 mesi fa, la cancellazione di diritti soggettivi acquisiti, la precarizzazione degli orari di lavoro di tutte e tutti e la violazione del contratto nazionale riguardo alle maggiorazioni per lavoro festivo.
Enel Energia, stazione appaltante di Network Contacts a forte partecipazione pubblica, e le istituzioni non possono restare spettatori del peggioramento delle condizioni materiali di lavoro e di vita di migliaia di lavoratori e lavoratrici, mentre i profitti milionari delle imprese e i lauti guadagni dei loro amministratori vengono salvaguardati.
Per queste ragioni, domenica 24 settembre 2023 si sono tenute altre 2 ore di sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori di Network Contacts Taranto, nella prima e ultima ora di ogni turno, e Lunedì 25 Settembre si è svolta l'assemblea sindacale per definire le successive iniziative pubbliche, finalizzate a richiamare la responsabilità sociale del committente e delle istituzioni di fronte a questa deriva.
USB Taranto
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.