Venerdì, 3 Maggio 2024

Cultura

Non sono semplici riproduzioni dei lavori di Vincent van Gogh (Zundert, 1853 - Auvers-sur-Oise, 1890), ma si tratta di opere realizzate ex novo, veri dipinti ri-creati da zero.

“Van Gogh: tra luci e suoni" con i ragazzi del Giovanni XXIII di Sava

Dipinto Dipinto | © La Voce

Si terrà oggi mercoledì 5 giugno alle ore 10.15 presso all’auditorium T. Fiore di Sava a cura dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII la giornata dedicata a “Van Gogh: tra luci e suoni”, una mostra interattiva che unisce tecnologia, arte e musica e che vede protagonisti gli studenti e le studentesse della scuola secondaria di primo grado.

Una delle particolarità dell’evento consiste nel fatto che i dipinti che si osserveranno, sia attraverso l’effetto domino della tecnologia che dal vivo, non sono semplici riproduzioni dei lavori di Vincent van Gogh (Zundert, 1853 - Auvers-sur-Oise, 1890), ma si tratta di opere realizzate ex novo, veri dipinti ri-creati da zero.

“Questo è un evento che parla tanto di pittura quanto di Van Gogh - si legge nel materiale di propaganda -, per cui gran parte del lavoro è consistito nel far apprendere ai ragazzi l’arte del dipingere, e soprattutto nell’imparare a osservare. Si è iniziato in modo molto semplice, con lo studio dei materiali e nel capire come tenere il pennello in mano”. “In modo molto concreto, abbiamo fatto avvicinare più profondamente i ragazzi alla realtà di Van Gogh, anche grazie all’uso della pittura e della tecnologia. Così hanno ricercato i suoi quadri, appreso ad usare Internet a servizio dell’arte e a capire che molto di ciò che c’è sul web purtroppo non è autentico. La Scuola deve Educare ad usare ciò che i ragazzi hanno sempre più spesso con sé, all’uso consapevole dei media”.

“Ho visto lo stupore negli occhi dei ragazzi - dichiara la loro docente di Tecnologia professoressa Natalia Pichierri. Che aggiunge. “Quando si sono accorti che ciò che spesso era a firma del grande Vincent in realtà era un falso e quando hanno visto il valore economico stimato per ogni sua opera”.

L’arte per essere compresa deve essere vissuta. Attraverso la didattica immersiva gli studenti hanno ricreato l’effetto domino al pc attraverso i dipinti allestendo una scenografia virtuale nel laboratorio di informatica, una scenografia in cui, in modo sincronizzato ma sfalsato con tempi calcolati, si alternano le varie animazioni sui pc disposti in modo da mettere al centro lo spettatore.

Gli effetti dei colori e dei dipinti sono resi più evidenti dai suoni che gli spettatori udiranno. La prof.ssa Emanuela Moccia curerà la direzione musicale del concerto degli alunni che si terrà nell’auditorium che vede protagonisti più di 80 tele realizzate dai studenti grazie al supporto artistico della professoressa Lucia De Laurentis e all’entusiasmo manifestato dalla dirigente scolastica dell’istituto, Anna Cosima Damiana Calabrese.

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