Martedì, 2 Settembre 2025

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Il parere di una cittadina

Una “Cena in rosso” da ripetere

Cena in Rosso Cena in Rosso

Volevo ringraziare pubblicamente chi, in questo fine settimana – nelle serate del 30 e 31 agosto – si è impegnato a organizzare degli eventi bellissimi, valorizzando il nostro centro storico di Manduria e facendoci riscoprire le viuzze del borgo, splendide e spesso sconosciute anche a noi paesani. Ieri sera, come nella precedente, queste strade hanno indossato un vestito rosso, elegante, e si sono mostrate in tutta la loro bellezza.

Mi sono ritrovato a guardare e riflettere su quanta ricchezza nasconda questo paese: vie con palazzi storici di straordinario valore, purtroppo oggi con poche attività commerciali, ma che rappresentano un patrimonio storico e culturale immenso. Vie dai nomi che raccontano la nostra storia, vicoli che un tempo erano pieni di negozi e botteghe artigiane, oggi silenziosi.

Con le previsioni meteo stabili, il tempo ha dato tregua a chi ha lavorato con passione per organizzare la “Cena in Rosso”, un evento che ha reso omaggio al nostro paese. Un ringraziamento speciale va all’organizzatore Valerio Distratis e alla sua famiglia, per l’impegno e la cura con cui hanno reso possibile una serata riuscitissima, animata da un fiume di gente: turisti, compaesani e visitatori dai paesi limitrofi.

Il centro storico era in festa, addobbato con bancarelle di ogni genere, degustazioni e artigianato, con persone arrivate da vicino e da lontano a dare vita al nostro paese. È stata la dimostrazione che le cose belle si possono fare: basta volontà, persone giuste, coraggio, iniziativa e tanto lavoro. E i risultati si vedono. Tutto il paese ne ha beneficiato: bar, ristoranti, negozi, bancarelle, tutti hanno vissuto un evento sentito e partecipato, con visitatori persino da fuori provincia.

Bravo Valerio, e grazie di vero cuore per averci fatto vivere un’emozione come se fossimo in una grande città! Sei una persona valida, gentile e sempre disponibile a risolvere qualsiasi imprevisto. Noi artigiani abbiamo dato il nostro piccolo contributo, ma vedere tanta gente ci ha fatto sentire parte di qualcosa di grande.

Queste sono le iniziative che vorrei vedere nella mia Manduria: vie piene di botteghe artigiane, proprio come quando andiamo a visitare Otranto, Polignano o Alberobello. Oggi, invece, vedo strade vuote: il Comune ha installato luci scenografiche, ma senza un seguito da parte nostra. Manca un balcone fiorito, un fiore che sporge, un negozietto caratteristico… e intanto molti si limitano solo a criticare.

Abbiamo artisti di talento, spesso sconosciuti, con botteghe che sembrano musei; abbiamo avuto un grande scultore, purtroppo scomparso di recente, e una pittrice che oggi è al vertice della sua carriera. Possediamo chiese stupende, troppo spesso chiuse; una storia contadina e vinicola di enorme valore, un museo archeologico prestigioso, un mare meraviglioso. E allora mi chiedo: cosa dovrebbero venire a vedere i turisti se non valorizziamo tutto questo?

Riflettiamo tutti insieme su dove stiamo portando questo paese: rischiamo l’abbandono invece di puntare a una crescita innovativa, come quella che abbiamo vissuto ieri sera, nonostante i soliti “gufi” pronti a criticare.

Voltiamo pagina e, ciascuno nel suo piccolo, facciamo del nostro meglio per far sì che serate come quella di ieri possano ripetersi e attirare sempre più persone con gioia.

Grazie Valerio.

Antonella Stranieri

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1 commento

  • Grazia
    oggi, mar 2 settembre 07:40 rispondi a Grazia

    Signora Antonella ,lo chiede al Dittatore e i suoi picciotti.? Poi al Manduriano va tutto bene l'importante che mormora. Opinione

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