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Udienza Scazzi, ancora intercettazioni

Udienza Scazzi, ancora intercettazioni Udienza Scazzi, ancora intercettazioni | © n.c.C’è ancora un’intercettazione ambientale tra Michele Misseri e sua moglie Cosima Serrano che secondo la pubblica accusa del processo Scazzi merita di essere risentita e interpretata. Questo è emerso ieri nella sedicesima udienza in Corte d’assise che vede alla sbarra Sabrina Misseri e la madre Cosima, accusate di avere ucciso la quindicenne loro parente. Si tratta del colloquio catturato da una cimice montata sulla Opel Astra con cui il 6 ottobre del 2010 i coniugi Misseri si recarono a Taranto per essere interrogati. Fu l’ultimo interrogatorio per il contadino che confessò l’omicidio, poi ritrattato con la chiamata in reità della figlia. Durante quel viaggio, Cosima Serrano avrebbe suggerito al marito le cose da dire agli inquirenti. Un aspetto in un primo momento sfuggito ai pubblici ministeri, Pietro Argentino e Mariano Buccoliero, che ieri hanno chiesto la trascrizione integrale della conversazione e la relativa acquisizione agli atti della Corte.  L’udienza di ieri si è aperta con la comunicazione dell’assenza della testimone più attesa, Vanessa Cerra, l’ex commessa del fioraio Giovanni Buccolieri che raccontò, per poi definirlo solo un sogno, di avere assistito al presunto sequestro della ragazzina da parte della zia Cosima e la cugina Sabrina. La giovane che vive in Germania e che raccontò lo strano episodio alla madre, Anna Pisanò, anche lei testimone chiave dell’accusa, ha chiesto di rinviare la deposizione per motivi di lavoro. Cinque in tutto i testi sentiti. La parte più interessante è toccata alla moglie di Buccolieri, Giuseppina Scredo. Rispondendo alle domande dei pubblici ministeri e poi a quelle della difesa, la signora nel confermare la tesi del sogno del quale anche lei era stata informata, ha detto che il marito «era turbato proprio per la presenza di Cosima nel sogno stesso poiché sapeva – ha detto – che stavano già emergendo sospetti su di lei». Il pm a questo punto ha fatto rilevare che i dubbi sulla zia di Sarah erano cominciati solo nel febbraio 2011, cioè abbondantemente dopo il periodo in cui lei apprese dal marito il presunto sogno del sequestro». La donna a quel punto ha precisato che all’epoca dei fatti, in televisione, non si parlava d’altro e che se non si fosse trattato di un sogno il marito glielo avrebbe detto lo stesso giorno. Ammettendo una certa confusione nella versione del consorte, la teste ha ricordato di come lo esortava a fare chiarezza nella sua mente «ma lui mi ripeteva che era solo un sogno anche se non sognava quasi mai». Incalzate dalle domande la moglie del sognatore ha poi avuto un’incertezza dicendo di non aver mai capito il luogo esatto in cui si sarebbe svolta la scena del sogno: «Forse in via Umberto, ma non ricordo dove lui ha visto». Nella prossima udienza del 5 giugno sarà ascoltata, tra gli altri, la criminologa Roberta Bruzzone, ex consulente di Michele Misseri. Nazareno Dinoi sul Corriere del Mezzogiorno

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11 commenti

  • sandra
    sab 26 maggio 2012 11:32 rispondi a sandra

    Di solito non uso citazioni, ma quella usata era molto calzante. Il lapsus froidiano (sono della vecchia scuola che rispetta la prima regola della lingua italiana: si scrive come si pronuncia) della signora appunto uno strale, partito e non pi trattenibile, che affonda la versione fornita da suo marito. Niente di pi. Che "questo qui", tal Tony, dia alla mia osservazione valore di accusa contro le imputate frutto della sua immaginazione. Perch "questa qui, tal sandra, cos come rispetta le regole della lingua italiana, rispetta e condivide le regole dello stato di diritto: per condannare presunti colpevoli (presunti innocenti fino al III grado di giudizio) servono prove. E tanto vale sia per chi si dichiari innocente sia per chi si dichiari colpevole. Ci non toglie che ognuno abbia il diritto di esprimere la propria opinione, non per di attaccare chi ne abbia una diversa e men che meno chi non ne esprima alcuna.

  • daniela
    ven 25 maggio 2012 06:11 rispondi a daniela

    la frase citata da sandra di pietro metastasio,basta consultare wikipedia.....ma per la buona educazione ci vuole ben altro...

  • maria,g
    gio 24 maggio 2012 10:48 rispondi a maria,g

    Questa notte mi trovavo in un posto che io conosco, quardandomi intorno mi rendevo conto di trovarmi in un ambiente diverso dal primo, non riuscivo a capire perche`e cosa cercavo. Mi sono svegliata, per fortuna si trattava di un sogno. Giuseppina (moglie del fioraio) alla vicina di casa ha sempre parlato di un sogno.

  • Tony
    gio 24 maggio 2012 10:19 rispondi a Tony

    Accipicchia! Si va avanti per citazioni! Qualche giorno fa, tale daniela cit la famosa "Vox Populi Vox Dei" ora questa qui, che data la mia elevata ignoranza non so da chi possa essere stata pronunciata. Bene, cos... Questa e l'Italia (degli ultimi 40 anni). Vanno bene le "confusioni" del Petarra sugli orari (e non ci sarebbero solo quelle), perch vanno in un senso e si "condannano" i "lapsus freudiani" di chi, invece, va in senso contrario. E allora che si fa? Ti mando in galera a vita una persona solo perch io ho ho fatto confusione e o detto AA invece di A. Perfetto! P.S. E non si tratta neanche di un lapsus freudiano ma di un lapsus linguae.

  • sandra
    gio 24 maggio 2012 08:17 rispondi a sandra

    Forse in via Umberto, ma non ricordo dove lui HA VISTO. Lapsus froidiano mica da ridere! Voce dal sen fuggita pi richiamar non vale, non si trattien lo strale quando dall'arco usc.

  • Tony
    gio 24 maggio 2012 06:23 rispondi a Tony

    Solo un sogno pu essere raccontato con "dovizia di particolari" perch i "particolari" si aggiungono per dare un senso logico al racconto altrimenti sarebbe confuso. La realt diversa; si racconta quello che si visto e si memorizzato in quel momento e non abbisogna di particolari perch la realt un senso logico ce l'ha. Minacciati? Da chi? Da Cosima Serrano e Sabrina Misseri? O da Michele Misseri? Chi avrebbe minacciato chi? allucinante! Chiunque dica qualcosa che potrebbe essere favorevole alla imputate viene fatto passare per demente, bugiardo e infame, mentre la Pisan viene dipinta come la paladina della giustizia... Forse vero che il Sud dopo 40 anni non cambiato...ma non sono neanche cambiate le persone che 40 fa sono andate via per raggiungere il pi "civile" Nord....

  • rosy. bruxelles
    mer 23 maggio 2012 05:50 rispondi a rosy. bruxelles

    hanno paura di dire la verit??? forse sono stati minacciati, oppure perch non capitato a sua figlia..... mi rendo conto che in 40anni che manco dal sud non cambiato niente!

  • Michele
    mer 23 maggio 2012 04:46 rispondi a Michele

    Un sogno si ricorda e si racconta sempre nei particolari. Ma dove vivi? I PM si arrampicano sugli specchi insaponati...

  • serena
    mer 23 maggio 2012 11:58 rispondi a serena

    ancora una volta hanno mentito, per togliersi dagli impicci, come suggerito al fioraio dal suo amico perch tanto MICA ERA SUCCESSO A SUA FIGLIA..non scordiamoci delle tante intercettazioni ambientali dove il fioraio chiede aiuto e gli viene suggerito di dire che era un sogno..ma....quando mai un sogno si racconta con tanta dovizia di particolari?? ma avete letto cosa dichiaro' ai carabinieri per poi ritrattare tre giorni dopo...e s MICA ERA SUA FIGLIA..povero omucolo quanta pena mi f..vuole salvare il suo sederino e la moglie c. e contenta altra poveretta..

  • Antonella
    mer 23 maggio 2012 11:06 rispondi a Antonella

    E'proprio il caso di dire come il grande Tot:"Coraggio ce l'ho. E' la paura che mi frega"!!!!!

  • Vincenzo
    mer 23 maggio 2012 08:24 rispondi a Vincenzo

    Ancora una volta viene ribadito nel processo da un teste che il fioraio parl di un sogno e non di un fatto reale. La moglie del Buccolieri ha anche precisato che la prima volta ne parl a lei da sola e successivamente a lei e alla commessa Vanessa Cerra insieme. La moglie ha sostenuto di essere stata la prima a cui Buccolieri raccont il sogno. E che tale racconto avvenne dopo l'arresto di Michele Misseri.

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