Turismo estate 2023: la Provincia dimentica Manduria

Turismo

L’amministrazione provinciale di Taranto esclude la città Messapica e il suo territorio dai programmi per lo sviluppo turistico della prossima stagione estiva. La clamorosa e ingiustificata esclusione è contenuta in un comunicato stampa firmato dal presidente della Provincia e sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci che illustra i dati positivi registratisi a livello di presenze turistiche nel periodo pasquale e la scelta del capoluogo ionico come meta delel compagnie crocieristiche. «Un chiaro indicatore – si legge nella nota stampa - di come stia crescendo l'interesse per la città ed il suo territorio». «Territorio» che per l’ente Provincia non comprende la città messapica.

Puntando a migliorare i dati statistici della scorsa estate certificati dall’Osservatorio di Pugliapromozione, il presidente Melucci si giocherà le carte che ritiene migliori: «un invidiabile patrimonio storico, culturale, naturalistico ed enogastronomico – scrive - farà dell'intera area tarantina un polo di attrazione turistica estremamente competitivo».

Ed ecco la sorpresa perché a decidere su cosa puntare è stato il Consiglio provinciale di cui fanno parte anche due manduriani: il sindaco Gregorio Pecoraro e il consigliere comunale Roberto Puglia. Lo scrive sempre Melucci nel suo comunicato stampa di ieri. «Si tratta di obiettivi che si vuole raggiungere – spiega -, grazie ad una mirata pianificazione di interventi, come del resto viene chiaramente indicato nel Documento Unico di Programmazione 2023-2025, che alcuni giorni fa è stato approvato dal Consiglio provinciale» che «sottolinea la necessità di utilizzare tutte le risorse storico-culturali a disposizione (fra cui, il Castello Aragonese, il museo MarTA, il museo Diocesano, il Borgo antico, la Cattedrale di San Cataldo, le chiese Madonna della Scala e della Candelora a Massafra, il Palazzo Ducale di Martina Franca, il Museo Rodolfo Valentino a Castellaneta, il Museo archeologico di Pulsano, il Museo della maiolica a Laterza) per promuovere quello che dovrà essere il “prodotto turistico” di Taranto, della sua terra (che vanta riserve naturali come il “Parco Terra delle Gravine” e la “Palude La Vela”), del suo mare e del suo Porto, che fra un paio di settimane vedrà partire la nuova stagione crocieristica nel corso della quale per i prossimi 6 mesi si prevedono 40 approdi. Un risultato di grandissimo rilievo che si affianca all’attribuzione del prestigioso premio “Destination of the Year”».

Scompaiono del tutto insomma dai pensieri del presidente-sindaco e dai programmi di sviluppo della Provincia ionica: il Parco archeologico e i musei messapici, le cantine del Primitivo, le chiese, il ghetto degli ebrei con la sinagoga, il fiume Chidro, la Salina di Colimena e le spiagge manduriane.

Suonano lontane anni luce per i manduriani, quindi, le parole di Melucci che in chiusura della nota stampa afferma: «Facendo leva su un grande lavoro di squadra – dicono - stiamo programmando iniziative in grado di valorizzare ulteriormente sia il nostro patrimonio storico, culturale e paesaggistico, sia i prossimi eventi internazionali e le ricorrenze che vedranno protagonista una Provincia terra di bellezza e di opportunità, sempre più proiettata verso un futuro costituito da alternative produttive sostenibili ed innovative». Facendo a meno di questa parte del territorio.

Nazareno Dinoi

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