Sabato, 27 Aprile 2024

Ambiente

Azzurro Ionio annuncia due ricorso al Tar

Trincee drenanti del depuratore in zona Marina, scendono in campo i proprietari stranieri

Il cantiere per le trincee drenanti Il cantiere per le trincee drenanti © La Voce di Manduria

«Il ricorso al Tar contro la variante al piano regolatore e la cessione di sei ettari all'Acquedotto pugliese per le trincee drenanti, si farà». A confermarlo è il presidente dell'associazione ambientalista manduriana «Azzurro Ionio», Francesco Di Lauro, promotore di una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per l'opposizione al tribunale amministrativo. Che a quanto pare portato dei risultati.

«Non uno, ma due ricorsi saranno presentati contro la vergognosa delibera del comune di Manduria che regala terreno alla società per azioni della Regione Puglia», fa sapere Di Lauro che anticipa i particolari dell'azione giudiziaria. «Uno sarà firmato da una decina di proprietari di appartamenti e terreni situazioni in prossimità dell'opera che si faranno carico delle spese». Si tratta di cittadini svizzeri e tedeschi che in questi ultimi anni hanno fatto acquistindo unità immobiliari che con la presenza degli scarichi al suolo del depuratore consortile di Manduria e Sava potrebbe avere un deprezzamento.

«Un altro ricorso fa sapere sempre Di Lauro, invece sarà dalle associazioni ambientaliste di Manduria e Avetrana e dagli esponenti politici di minoranza che lo vorranno già dichiaratisi contrari alla delibera approvata dalla maggioranza del sindaco Gregorio Pecora». I tempi per preparare i ricorsi dei quali si farà carico l'avvocato Claudio Linzola di Milano, sono abbastanza stretti per cui bisogna fare in fretta.

«Abbiamo i giorni contati, il termine scadrà entro la prima decade di settembre», fa sapere ancora Di Lauro. Nel frattempo e negli appositi uffici della Regione Puglia sono ancora in corso le procedure di valutazione sull'impatto ambientale del progetto di fattibilità tecnica ed economica per il riutilizzo dei reflui trattati dal nuovo depuratore, sui 6 ettari donati dal comune di Manduria l'ente idrico ha già aperto il cantiere. I primi escavatori sono entrati già in funzione scavando qua e là piccole aree di circa cinque metri quadrati e profondi una ottantina di centimetri.

Si tratta dei saggi archeologici, prima tappa dei grandi lavori di scavo per la creazione dei bacini artificiali dove confluiranno i reflui provenienti dall'impianto di depurazione situato in zona Urmo-Belsito, marina di Manduria (Specchiarica) sul confine territoriale del comune di Avetrana. I lavori di scavo archeologico, da come è riportato sulla cartella che apre il cantiere, sono iniziati il ​​primo agosto mentre l'ultimazione è prevista per il 12 settembre.

Costo complessivo dell'opera che sarà finanziata dalla Regione Puglia e quindi da Aqp, è pari a circa 25milioni di euro, somma che sarà poi recuperata con le cartelle a carico degli utilizzatori finali (residenti di Manduria, Sava e, in futuro, delle marine manduriano).

Attualmente le trincee drenanti di prossima, a questo punto, costruzione, saranno proporzionate per accogliere cinquemila metri cubi di reflui al giorno. Più avanti, il progetto parla dal 2036, la capacità sarà raddoppiata a 10 mila metri cubi al giorno per cui sarà necessario prevedere un sistema di riutilizzo adeguato (uso irriguo, civile e scarico complementare a mare) per evitare lo straripamento dei bacini di racconta in contrada Masseria Marina.

Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia 

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9 commenti

  • Vincenzo
    gio 25 agosto 2022 07:48 rispondi a Vincenzo

    Ahimè siamo alle solite. C'è chi, per il ruolo rivestito, si fa promotore di iniziative mirate a contrastare l'adozione di provvedimenti amministrativi (?) che, privi delle necessarie autorizzazioni e propedeutici studi sull'impatto ambientale che andranno a determinare, hanno una loro giustificazione per la presentazione. Ci sono poi coloro che pensano, senza averne contezza e forse consigliati in malo modo, che il TAR, possa determinare in via preordinata un danno futuro, prima ancora che il misfatto sia compiuto. La constatazione è unica e amara. Quando si tratta di agire comunemente, avendo argomenti validi che possano essere esaminati, per verificare la bontà, valenza, pregnanza e validità di un ricorso, ci si muove a briglie sciolte, delegando, ma non partecipando, ovvero tutelando, invano, i personali interessi che, in tal modo, non potranno essere.

  • Fra
    mer 24 agosto 2022 09:56 rispondi a Fra

    Le nostre coste e il nostro mare sono la cosa più preziosa che abbiamo e la cosa più triste di tutte per un giovane come me è la consapevolezza che dovremo essere proprio noi giovani un domani a rimediare agli errori e alle cagate fatte da chi oggi pensa solo agli interessi economici e al proprio orticello e distribuisce ettari qua e là appartenenti ai nostri antenati da secoli e secoli. Dovreste essere gelosi della vostra terra e del vostro mare, Vergogna alle amministrazioni !

  • Gregorio
    mar 23 agosto 2022 10:44 rispondi a Gregorio

    Seee e spetta e spera ca vi paiu sta puttanata…a cartella esattoriali ba spiccia… tantu finché essi tuttu a già muertu e se ancora in vita 1/5 della pensione sociale no si lu ponnu piari. Cu paiunu il Sindaco e lor signiori che hanno alzato la mano e relativi signorsi ca l’onna puru cumpagnatu a Bari. Ma cussi onna assuti sobbra lu giurnali e so diventati importanti e famosi… fino a ieri no sapiunu mancu do abitaunu. Ma sonna muntata tantu la capu ca magari mo si mettunu puru in lista pi lu Parlamentu. Sci c….per rimanere in tema…ma sta fiata la puttanata vi la paiati ui..no vi tou na lira

  • Pietro
    mar 23 agosto 2022 09:31 rispondi a Pietro

    C'è poco da commentare. La distruzione delle marine di Manduria continua, i manduriani si renderanno conto dei cattivi odori solo quando andrà in funzione il depuratore. Perché non sono andati prima a vedere come stanno gli abitanti che hanno già il depuratore vicino al mare? Dio perdona loro perché non sanno quello che fanno!

  • Marisa Fanelli
    mar 23 agosto 2022 05:55 rispondi a Marisa Fanelli

    Assurdo! Oltre al danno , la beffa! IO DOVRÒ PAGARE i costi di un'opera che deturpa il mio territorio e che mi danneggia economicamente perché la mia proprietà sarà svalutata. Amministrazione degna "del migliore " VENDOLA! Quando ne incontro i membri, non riesco a guardarne la faccia per il ribrezzo!

  • francesco di lauro
    mar 23 agosto 2022 04:36 rispondi a francesco di lauro

    Vorrei precisare che durante il colloquio telefonico con la Redazione non ho usato il termine PECORA per il cognome del sindaco, e che quindi trattasi di refuso. Naturalmente, visto l'oggetto dell'articolo, posso averlo pensato, ma non detto, ho troppo rispetto per gli animali in genere.

  • tuonotreactor
    mar 23 agosto 2022 01:05 rispondi a tuonotreactor

    Ma il tanto decantato valore professionale del "giornalista" prevede la conoscenza della lingua italiana !!!! Si potrebbe almeno far fare una veloce lettura da un "correttore di bozza" con maggiore Cultura e meno Kultura. Per la famosa decantata Libertà di espressione ... spero che questo commento sia pubblicato.

  • Lorenzo
    mar 23 agosto 2022 12:35 rispondi a Lorenzo

    Quando le opere sono stabilite a tavolino e fatte a " capocchia", ma soprattutto inserite in contesti ambientali delicati, la dice lunga sul tipo di cultura che hanno politici, progettisti e gnam gnam. Neanche gli evidenti cambiamenti fanno meditare i distruttori dell' ambiente. Opinioni

    • Gregorio1
      mar 23 agosto 2022 11:01 rispondi a Gregorio1

      Bravo Lorenzo, condivido! Spero che i Signori ( Sindaco & Company fanno una riflessione in merito al problema attuale, che sarebbe l’ambiente, si dico bene! L’AMBIENTE , ...oggi si deve tutelare, il domani è troppo tardi .

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