
Quattro donne hanno ideato una felpa che può salvare la vita ma fa anche aumentare i follower, e tra queste c’è una manduriana. Si chiama Katia Lopetti, la messapica ideatrice di “The Face 5.0”, il capo di abbigliamento intelligente e social che dietro al cappuccio ha un bottoncino con un micro dispositivo e se schiacciato, in caso di violenza o aggressione, invia quattro messaggi di aiuto, tra cui uno alle forze dell’ordine. «Ma ha anche un codice qr che inquadrandolo accede a tutti i tuoi profili social», ha raccontato Katia al nostro giornale. Lei, insieme a Immacolata De Santi, Claudia Carola e Teodora Nadoleanu la chiamano «il social network che cammina», perché chi indossa questa felpa si sente parte di una community, oltre che protetto e sicuro.
Eppure è una felpa in apparenza comune, normale, ma che nasconde, in realtà, un segreto. Anzi più di uno. «Dietro al cappuccio c'è la faccia di chi la indossa, sulla schiena c'è un qr code che, inquadrandolo, si accede a tutti i loro profili social, oltre al nostro sito web», ha spiegato la donna che ha già presentato il progetto a Tallin, in Estonia, insieme al team tutto al femminile. Si tratta di professioniste nel campo della moda, del design, del marketing e della tecnologia che hanno unito le loro competenze per dar vita a un prodotto cool e innovativo. «Abbiamo pensato ai casi di violenza o bullismo», ha detto Katia spiegando che la felpa è pensata per dare identità al suo possessore e soprattutto sicurezza. L’indumento è infatti dotato di un sistema di localizzazione che in automatico invia dei messaggi alle forze dell’ordine ma anche a tre numeri scelti dalla persona che la indossa e «c’è anche un’applicazione di messaggistica - ha detto Katia -, una risorsa preziosa per il sostegno reciproco». La moda ha abbracciato il futuro grazie a queste quattro menti geniali che hanno trasformato un capo di abbigliamento in uno strumento di protezione, con stile.
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