Strade al buio, la rivolta dei cittadini

La Redazione | ven 7 giugno 2019

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Le marine al buio | © La Voce

Una rivolta pacifica è in corso a Manduria fatta da semplici cittadini che non sopportano più lo stato di abbandono in cui versa la città priva di servizi e abbandonata a sé stessa. Mentre i partiti e i politici «di razza» sono sempre più ingessati in un immobilismo che crea sfiducia e allontana la gente dalla politica (salvo poi rianimarsi nell’imminente campagna degli spettacoli estivi sponsorizzati e finanziati dal pubblico), a farsi carico della protesta sono i proprietari delle strade manduriane e delle marine prive di servizi come luce. In particolare i residenti di via Isole Egadi, Via Sardegna e di tutte le strade di San Pietro in Bevagna che da mesi sono al buio, organizzeranno un sit in di protesta davanti al municipio. I manifestanti chiederanno di incontrare i commissari straordinari per chiedere loro di risolvere il problema che oltre a creare disagi ai residenti, determina un grave danno al turismo.

Il promotore della mobilitazione è Cosimo Antonio Capogrosso che sui social ieri ha lanciano l’appello a riunirsi. «I residenti di via isole Egadi – fa sapere Capogrosso - si sono rivolti ad un legale per risolvere il problema, ma a tutt’oggi nessuna risposta è stata data». Sembrerebbe, da quanto si legge nel post, che un tecnico abbia detto che la spesa necessaria per ripristinare il servizio interrotto a causa dei furti di cavi elettrici, ammonterebbe a 240.000 mila euro. «Mi sembra una spesa del tutto sproporzionata», commenta Capogrosso preoccupato del rischio che per questa stagione tutto rimarrà spento. Per questo il manduriano chiama a raccolta gli altri e promette battaglia. «Non ci fermeremo d’avanti a nessuno ostacolo – promette - e se non ci sarà risposta ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica e chiederemo il rimborso della tassa che serve a finanziare l’illuminazione pubblica».

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