Dall’altro ieri il ventenne manduriano W. M., da febbraio scorso detenuto in carcere perché accusato di aver preso parte di una tentata rapina ad una tabaccheria di Manduria, è stato trasferito ai domiciliari. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Taranto dopo l’udienza che si è tenuta l’altro ieri, 14 agosto, dove hanno discusso i difensori, gli avvocati Davide Parlatano e Giuseppe Brunetti. I giudici del riesame hanno accolto le tesi difensive sulla non adeguatezza della misura carceraria. A giugno già la Corte di Cassazione aveva anato l’ordinanza di custodia del Tribunale del Riesame rinviato per una nuova decisione. Il giovane ha scelto di essere giudicato con rito ordinario per cui affronterà il dibattimento che riprenderà dopo la pausa estiva.
Secondo l’accusa, il ventenne armato di pistola ed insieme ad un complice ancora da identificare, entrambi con il volto coperto da una maschera di plastica, avrebbe fatto irruzione nella tabaccheria con l’intento di rapinarla ma la pronta reazione del titolare e di un cliente presente nel negozio fece fallire il colpo costringendo i due a fuggire. Raccolta la denuncia del tabaccaio, i poliziotti del commissariato di Manduria indirizzarono i sospetti sul ventenne nel cui appartamento fu trovato un giubbino simile a quello indossato da uno dei due rapinatori. Fu sufficiente per questo per fermare e arrestare il giovane che reclama l’innocenza.
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