Giuliano Venere | © GoogleSuspense da questa mattina nella sede dell’avvocato Gargano dove è prevista la firma sulle dimissioni dei tredici consiglieri che dovrebbero far sciogliere il Consiglio comunale. Protagonisti del patema sono i due consiglieri comunali di Forza Italia, Marcello Venere e Antonio Giuliano che si sono resi irreperibili. Attesa estenuante da parte degli altri undici che da questa mattina alle 10, orario previsto per l’appuntamento, tentano inutilmente di contattare i due irreperibili i quali avrebbero staccato i telefoni.
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3 commenti
Alessandro il Grande
lun 18 settembre 2017 01:23 rispondi a Alessandro il GrandeGherardo Maria de Carlo da quello che dici non si capisce se stai accusando o stai difendendo il sindaco dici che si è circondato da gente inopportuno però poi dici che il sindaco spendeva il suotpo alle degustazioni dei vini..ti ricordo che nessuno è Stato chiamato per andare a fare il consigliere e né il sindaco..detto questo se non sono capaci se ne vanno a casa..che per me potevano andare a casa il primo giorno che erano stati eletti..
Demetrio Sammarco
lun 18 settembre 2017 11:23 rispondi a Demetrio SammarcoE ci voleva tanto? Fine di un incubo!@
gherardo maria de carlo
lun 18 settembre 2017 10:43 rispondi a gherardo maria de carloApprendo in questo istante che Manduria non ha più il suo Sindaco dott.re Roberto Massafra. a questo punto da cittadino qualunque devo trarre alcune considerazioni: a) il dott.re Roberto Massafra si è attorniato da persone certamente non adeguate a ruolo per cui erano state chiamate; b) che alcuni amministratori hanno "navigato" esclusivamente per il loro interessi a danno della stessa amministrazione e della stessa città; c) il dott.re Roberto Massafra ha dato ascolto al suo vice-sindaco che ha errato più del dovuto nel dare "consigli" (vedi l'ultima canile comunale); d) il dott.re Roberto Massafra ha fatto una politica di facciata (vedi inaugurazioni di isole ecologiche che non esistono) con troppe "apparizioni" per degustazioni di vino; e) il dott.re Roberto Massafra non doveva accettar