
MANDURIA - Dopo pochi giorni dall’inaugurazione del sesto megastore di prodotti cinesi a Manduria, l’altro ieri gli agenti del commissariato di polizia in collaborazione con personale dell’ufficio ispettivo della camera di commercio di Taranto, hanno sequestrato il grosso esercizio commerciale «Yman Gran Bazar» ubicato nello stabile dell’ex supermercato Sidis in via Roma a breve distanza dalla sede del commissariato di polizia. La chiusura, però, è durata solo un giorno perché ieri l’esercizio era regolarmente aperto alla vendita. Alla titolare, infatti, una donna cinese di 24 anni residente a Manduria, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo di circa quattromila euro.
Le foto
Dai controlli effettuati sarebbe stato accertato che la gran parte dei prodotti commercializzati nel bazar cinese era priva dei regolari sigilli di conformità della Comunità Europea e pertanto gli apparecchi elettrici e i dispositivi elettronici risultavano essere pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica.
La merce sequestrata per un valore approssimativa di diecimila euro e l’esercizio commerciale sono stati posti sotto sequestro e messe a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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5 commenti
Francesco
ven 2 dicembre 2011 09:11 rispondi a Francescovergogna a tutti chi ci va perche nessuno di loro paga le tasse come prima cosa tutti i manduriani sono contenti di andare da loro e loro portano via i soldi dei manduriani in cina poi non ci sono organi di polizia che vanno a controllare se anno i locali agibili o tutte le autorizzazioni per vedere quei tipi di merce ora apettiamo che capiscono sia l olio che il vino cosi falsificheranno anche quei prodotti
zak2
gio 1 dicembre 2011 11:27 rispondi a zak2solo a manduria continua questo scempio in altre realta' kiudono in maniera definitiva ed a manduria proliferano con i soldi dei coxxioni che vanno a comprare....... rispondo poi a roberto dicendogli che anche questo della vendita con la cassetta e' un fenomeno dilagante di stampo manduriano chi dovrebbe controllare anche su questa specie di commercio non ottempra allo stesso modo con cui vengono controllati i mercanti cinesi che vendono i TUMORI alle persone MANDURIANI VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
lino
gio 1 dicembre 2011 11:21 rispondi a lino@Yucatn: yucatn. io penso che invece che di un no buy China si facesse un mese di studio full immersion di economia globale, allora forse, capiresti il perch del successo commerciale dei Cinesi, e allora forse la smetteremmo di avere paura del loro commercio e fare altrettanto. In quanto alla solerzia (ultimamente molto concentrata sui Cinesi) delle forze dell'ordine, Mi trovo pienamente daccordo con Roberto.
roberto
gio 1 dicembre 2011 06:13 rispondi a robertoNulla da eccepire sulla solerzia con la quale le forze dell'ordine sono intervenute, ad appena pochi giorni dall'apertura del magazzino, per la verifica e conseguenziale chiusura , anche se fulminea anch'essa, dopo aver constatato la nocivit dei prodotti in vendita sui banchi dell'esercizio. Ma, chi garentisce l'assoluta commestibilit e quindi non nocivit delle derrate alimentari e prodotti agricoli che normalmente sono a circa 50cm dal suolo, irrorati da gas di scarico degli autoveicoli in transito, che quotidianamente sono venduti dinanzi a quasi tutti gli angoli e piazze cittadine essendo questi non dotati di alcuna certificazione di provenienza ed esposti senza protezione alcuna alla merc di isetti vaganti?
Yucatà n
gio 1 dicembre 2011 05:58 rispondi a Yucatà nSe imparassimo a comprare di meno e meglio non assisteremmo a certi fenomeni. Propongo un NO BUy CHiNA di un mese!