
Genitori sul piede di guerra. Gli studenti dell'Istituto Comprensivo Bonsegna - Toniolo, sede di Fragagnano, non torneranno in classe dopo il ponte dell'Immacolata ma soltanto, se tutto va bene, il 7 gennaio del 2021. L'ordinanza, non ancora pubblicata ufficialmente, è stata però già annunciata nel corso di un incontro pubblico che si è svolto in aula consiliare il 1 dicembre alla presenza dei rappresentanti di classe, di un gruppo di docenti delle scuole primaria e secondaria di primo grado e della dirigente scolastica, Alessandra Sirsi.
«Il sindaco ha preannunciato la chiusura dell'immobile per l'ultimare dei lavori di manutenzione straordinaria interni ai locali ed anche per via di interventi sull'impianto termico», spiega un gruppo di genitori firmatari di una petizione finalizzata ad individuare una soluzione alternativa. Il disagio riguarderà circa 200 famiglie che, ad oggi, non sanno neanche se si attiverà la didattica a distanza. «In assenza dell'ordinanza ufficiale, anche la scuola non ha diffuso alcuna circolare spiegano e quindi, non sappiamo ancora come ci organizzerà a partire da questo mercoledì. Tra l'altro, in un momento così delicato come quello attuale, rinunciare alla lezione in presenza soprattutto per i bambini di prima e seconda elementare, ma anche per gli altri, rappresenta una grande problema. D'altra parte, le famiglie dovranno organizzarsi e non tutte hanno qualcuno in casa che possa seguirli. Un vero disastro».
Le famiglie lamentano in particolare, la tempistica di questi interventi. «Se erano così urgenti dicono perché non sono stati conclusi in estate e comunque, in tempo utile prima dell'avvio dell'anno scolastico?». E mentre le chat dei genitori s'infiammano perché la chiusura dell'unica scuola in paese rappresenta un problema molto serio per tanti, la richiesta rivolta al sindaco Giuseppe Fischetti è quella di individuare una soluzione. «Nel caso in cui si ritenga inderogabile una tale interruzione di pubblico servizio, non certamente dettata da problematiche epidemiologiche, alle quali purtroppo siamo già sottoposti in questo particolare momento storico, chiediamo una valida alternativa alla proposta Dad».
E poi, c'è grande apprensione anche sui tempi necessari al completamento degli interventi. «Chiediamo soprattutto una garanzia ufficiale sulla riapertura completa a partire dal prossimo 7 gennaio». Nell'occhio del ciclone, oltre al sindaco anche la dirigente scolastica Sirsi. «Conosco la macchina amministrativa e so quali difficoltà, abbia potuto incontrare nell'esercizio dei suoi compiti rapportandosi con i nostri rappresentanti comunali, ma scrive una mamma - avrebbe dovuto metterci al corrente della situazione grave in cui versava la scuola dei nostri figli, avrebbe dovuto chiedere il nostro aiuto, doveva metterci nelle condizioni di poter esercitare il nostro ruolo di genitori, avrebbe dovuto convocare anzitempo i nostri rappresentanti d'istituto. Noi non ci saremmo tirati indietro, avremmo supportato il suo operato, avremmo potuto interagire con la nostra amministrazione, da cittadini di un paese rimasto inerte davanti alla chiusura della sua unica scuola. Mi domando dove sia finita quella così tanto decantata collaborazione e correlazione fra la scuola e la famiglia, quando martedì pomeriggio nella nostra aula consiliare è stata decretata senza alcuna prova d'appello o senza la prospettazione di alcuna soluzione alternativa, la chiusura del nostro plesso».
In altre parole, secondo molti genitori, sarebbe mancata soprattutto la programmazione, a discapito di oltre 300 bambini e delle loro famiglie.
Lucia J Iaia su Quotidiano di Taranto
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