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Scontrino contro i gay, parla il proprietario del locale
Scontrino contro i gay, parla il proprietario del locale | © n.c.MARUGGIO - «Ci siamo già scusati con gli interessati, ma evidentemente non è servito a giustificare la pochezza di un atteggiamento che condanniamo e da cui prendiamo le distanze». Massimo Lopresti, il presidente del consiglio d’amministrazione della società proprietaria della pizzeria «Cazzizzi» di Maruggio dove si è consumato l’episodio dello scontrino omofobo, non trova altre parole per stigmatizzare il comportamento dell’incauto dipendente che è stato momentaneamente allontanato. Il suo gruppo imprenditoriale che ha sede a Roma, opera nel settore della ristorazione collettiva, ha un giro d’affari che supera i 40 milioni di euro l’anno e dà lavoro a duemila dipendenti. Un motivo in più per alzare le barricate e disapprovare «l’infelice sfottò di qualche stupido lavoratore».
Come avete appreso la notizia e quali provvedimenti intendete prendere? «Abbiamo saputo il fatto quella stessa sera dai quattro ragazzi che hanno mostrato lo scontrino al nostro direttore. Il nostro referente si è immediatamente scusato con loro ripetendo le scuse anche nei giorni successivi. Li abbiamo invitati a tornare ma evidentemente questo non è bastato a giustificare un atto di una pochezza unica dal quale prendiamo assolutamente le distanze. Il dipendente in questione che ha un contratto stagionale è stato per ora sospeso. L’ufficio risorse umane adotterà nei suoi confronti le misure del caso».
E’ preoccupato di come reagirà l’opinione pubblica? «Siamo preoccupati e dispiaciuti e speriamo che le responsabilità di un singolo non ricadano sul lavoro di tanti che lavorano con professionalità e serietà. Questo spiacevole episodio non può compromettere l’impegno di chi investe risorse economiche e umane anche per portare sviluppo e lavoro in un territorio dove non è facile fare impresa. Per quello che è accaduto, le cui responsabilità, lo ripeto, sono da attribuire ad uno solo, più che prendere le distanze e chiedere scusa a chi è stato offeso, non saprei proprio cosa fare. Spero che la gente lo capisca».
Nazareno Dinoi sul Corriere del Mezzogiorno
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1 commento
rossiandrea900
mer 27 agosto 2014 12:38 rispondi a rossiandrea900Interessante articolo ma forse non abbastanza coinvolgente e capibile dalla foto pubblicata.Sarebbe pi costruttivo una ricerca delle cause che da sempre l'acqua potabile e la fognatura siano pratiche sconosciute nel comune di Manduria tutto e quindi comprensivo anche delle marine.Parlatene pu darsi che alle prossime elezioni si provochi la politica su un argomento tralasciato sino ad ora.Peccato perch porterebbe sul territorio lavoro e prosperit per tutti.