
Dopo l’appello al sindaco Pecoraro e ai politici di Manduria, risulta inevitabile prendere atto che, anche tra le file dell’opposizione, non esistono esponenti interessati a farsi interpreti del grave disagio dei residenti di Torre Colimena e Specchiarica. A questo punto, alla luce della sconsolante indifferenza del ceto politico manduriano, spetta all’amministrazione di Avetrana assumere l’iniziativa di rappresentare il grave malcontento che alligna in questa fascia costiera tenuto conto, altresì, delle recenti novità giurisprudenziali che le consentono di riaprire l’antica “querelle” con Manduria. Infatti, in base ad una sentenza della Corte Costituzionale (n.214/2019), i residenti di Torre Colimena e Specchiarica possono decidere il distacco dal Comune di Manduria attraverso un referendum. In proposito, esiste un rapporto depositato e protocollato presso il Comune di Avetrana che prevede le tappe di un percorso che, rispetto al passato, può contare su una svolta interpretativa di portata dirimente dell’art. 133 della Costituzione. Il silenzio dell’intera classe politica di Manduria sulla questione, la nota vicenda del depuratore, nonché lo stato di sostanziale abbandono in cui versano Torre Colimena e Specchiarica (di cui sono state elencate le criticità nella “lettera aperta” al Sindaco Pecoraro, vedi La Voce del 9 agosto u.s.), impongono all’agenda politica di Avetrana il tema della modificazione territoriale che dovrebbe costituire la priorità di una comunità che, senza il turismo, non appare in grado di uscire dalle secche di una crisi economica senza precedenti.
Il Consiglio comunale di Avetrana dovrebbe, pertanto, recepire, con una delibera unitaria, le argomentazioni addotte dalla Consulta investendo la Regione del compito di indire un referendum circoscritto ai soli residenti di Torre Colimena e Specchiarica. Allo stato, pertanto, non esistono altre ipotesi se non quella di una equa redistribuzione della proprietà di un litorale di 18 km che il Comune di Manduria non è mai stato in grado di gestire adeguatamente.
Benché il programma dell’amministrazione Iazzi non prevedesse il tema della rivendicazione territoriale,
oggi Avetrana ha tutte le carte in regola per formalizzare in sede istituzionale la riapertura della “vexata quaestio”.
Lo dice il “Diritto”, dato che, come si è detto, spetta ai residenti del luogo oggetto di contesa decidere le proprie sorti; lo dice la “Geografia”, dato che Torre Colimena dista appena 5 km da Avetrana e ben 13 km da Manduria; infine, lo dice la “Storia”, come si evince dagli studi più recenti di Ivana Quaranta, Pietro Scarciglia e Luigi Schiavoni che documentano, con dovizia di particolari, l’ipotesi che sia stata perpetrata una vera e propria usurpazione. Naturalmente, la disputa tra i due Comuni dovrà fondarsi principalmente sulla pronuncia della Consulta e sarà interessante capire se la Regione Puglia accorderà il referendum o se, di contro, si renderà inevitabile l’approdo giudiziale ricorrendo al Tar. Piaccia o no, questa sorta di “congiura del silenzio” del ceto politico manduriano sugli annosi problemi di Torre Colimena e Specchiarica, sta per avere termine. È giunto, infatti, il momento di rilanciare un contenzioso senza il quale le sorti del litorale sono già segnate.
Antonio Dostuni, avvocato
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8 commenti
giovanni
dom 3 settembre 2023 04:22 rispondi a giovannispiace che l'avvocato scrivente riduca tutto a cosa fatta un problema complesso quale è la separazione di una frazione da un comune per un altro. Si parla di distanza tra Avetrana e Colimena e che significa? Come dire che Castellaneta marina è più vicina a Ginosa marina che a Castellaneta e che quindi può cambiare comune di appartenenza. Si invoca la storia, allora siamo al medioevo e si può dichiarare una guerra con forconi. A parte tutte le incombenze amministrative, la cessione di proprietà comunali, i consensi necessari che il comune di Manduria dovrebbe concedere. Senza considerare i tempi lunghi e il fatto che la frazione dovrebbe avere almeno 5 mila residenti. Dopo di ciò chi garantisce che le cose vadano meglio? Certo non chi amministra Avetrana che strade e servizi ai minimi.
george
sab 30 settembre 2023 09:22 rispondi a georgeE' vero anche quello che dici tu : direi che molti che scrivono hanno ragione ma credo anche che la burocrazia sia comunque lunga. Ma in qualche modo va affronatto il problema . però credo sia piu' facile da parte di alcuni enti di portare i servizi che mancano
Pietro
sab 2 settembre 2023 05:53 rispondi a PietroCari cittadini avetranesi, sono molti anni che fate questa battaglia, ma mi dispiace dirvi che farete un buco nell'acqua anche stavolta. Da tempo i piani alti di Bari hanno deciso, anche perché tutti i soldi in ballo, tanti, partono da lì, è quelli indietro non tornano di sicuro. Anche noi manduriani ci siamo rassegnati al depuratore, alle discariche e alla puzza che ci sta uccidendo in modo costante e silenzioso! Anche io sono arrabbiato con il sistema!!
george
sab 30 settembre 2023 09:19 rispondi a georgesono pienamente d'accordo - il referendum, giustissimo farlo, ma interessa tutti anche i non residenti che hanno una seconda casa a Torre C. o Specchiarica. Quindi, se organizzato, va fatto con criterio altrimenti potrebbe essere non tenuto valido dalle autorità
Pietro Quaranta
sab 2 settembre 2023 08:27 rispondi a Pietro QuarantaL'iniziativa è lodevole, auspicabile ,opportuna e necessaria. Ma incominciamo a fare chiarezza su come dovrebbe essere indetto il referendum. Non esistono residenti a Colimena e Specchiarica bensì a Manduria ed Avetrana. Esistono dimore temporanee di cittadini residenti in svariati Comuni d'italiano. Stabiliamo quale criterio adottare per legittimare un referendum e quindi agiamo con determinazione. Io ci sto. Ma vivo e risiedo al Nord
fran
ven 1 settembre 2023 03:28 rispondi a franLa regione deve ben motivare il non indire il referendum, ma l'ultima parola poi spetta alla G.A. cui il Comitato e il comune di Avetrana certamente adiranno, complice la sentenza della Consulta
Strada per maruggio
ven 1 settembre 2023 12:38 rispondi a Strada per maruggioChe il litorale siamo morto non c'è ombra di dubbio nel momento della posa della prima pietra del depuratore.La regione non farà nessun referendum contro il sindaco di Manduria che sono gemelli .Ormai vi dovete solo rassegnare il danno e fatto opinione
frank
ven 1 settembre 2023 12:00 rispondi a frankOra o mai più! Uniti si può