
Una incredibile disattenzione che poteva finire nelle aule del tribunale, ha fatto passare brutti momenti ad un concessionario d’auto di Sava e al suo cliente, un cittadino di Manduria con cui aveva concluso un affare. Quest’ultimo doveva ricevere dal primo la somma di 13.200 euro per attività di consulenza. Denaro che tardava ad arrivare nonostante le rassicurazioni del concessionario che giurava di aver fatto il bonifico nei tempi stabiliti. Dopo giorni di inutile attesa e di un intreccio di telefonate tra i due affaristi e le rispettive banche, si è venuti alla luce dell’errore: il bonifico era stato sì fatto, ma non sul conto del procacciatore manduriano, ma su quello del Comune di Manduria. Su come sia potuto accadere, nessuno può dirlo. Fatto sta che l’incidente rischiava di rovinare i rapporti tra i due imprenditori.
È iniziata così un’attività di recupero del malversato, non facile per un ente pubblico che deve giustificare ogni cosa prima di muovere denaro.
Copia di bonifico alla mano, il concessionario ha presentato domanda al comune dimostrando di aver versato per errore la somma di 13.200 euro con la casuale: «per acquisto auto Audi Q3 come da procacciata vendita per vostro conto». Errore più che chiaro, insomma, che bisogna comunque sanare con procedure che devono rispettare la burocrazia e le regole dell’ente. Tutto si è risolto con una determina dirigenziale di «riversamento somma erroneamente accreditata dall’ente». Il dirigente prima di procedere alla restituzione ha dovuto «accertare e impegnare la somma di 13.200 euro sul capitolo di entrata X e capitolo di spesa Y del bilancio in corso, a favore della ditta Z». Il denaro è tornato nel conto del concessionario che ora dovrà rifare il bonifico al suo cliente, questa volta rileggendo bene il numero prima di dare l'Ok alla banca.
N.Din.
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2 commenti
Opera Magnitudo
sab 18 luglio 2020 06:45 rispondi a Opera MagnitudoSarebbe bastato l'intervento di un buon Fiscalista per evitare il tormentato lavoro dei Dirigenti Comunali. Semplice e veloce.
Carlo De Marzo
sab 18 luglio 2020 01:08 rispondi a Carlo De Marzo--- Non ci sono più dirigenti al Comune di Manduria, quindi si ha bisogno dell'ausilio e del consiglio di un vero esperto! --- E non è un'ironia. --- Un declassamento comporta sempre dei sacrifici. --- Chi lo ha fatto vivrà giorni tranquilli lantano, chi lo ha subito (popolo plebeo) continuerà a lamentarsi un po' più di prima!