Ci chiediamo per quale motivo il sindaco di Sava, Dario Iaia, continui a far finta di non capire le esigenze legittime del territorio marino di Manduria e Avetrana? Cosa vuol farci intendere? Forse vuole giustificarsi nei confronti dei suoi concittadini per non aver affrontato adeguatamente ed efficacemente l’emergenza sanitaria di Sava? Magari aver trascurato l’ipotesi del vecchio depuratore del suo comune? Possibile che la gente di Sava, dopo 18 anni, dopo tante passerelle di assessori e consiglieri regionali, dopo tante manifestazioni pacifiche di piazza, non si sia ancora accorta che questo progetto di depuratore consortile è irrealizzabile? Che Manduria e Avetrana non vogliono quel sito, vicino al mare e che se non si torna a discutere attorno ad un tavolo istituzionale per trovare una soluzione condivisa, Sava aspetterà altri 18 anni prima che possa risolvere il suo legittimo problema sanitario?
Amici di Sava, ritenete sia una cosa normale e di buonsenso far realizzare un megadepuratore ad un chilometro dal mare, a cento metri da una zona residenziale, accanto ad una Riserva Naturale? E che tale depuratore dovrebbe ricevere e depurare i reflui fognaridi Sava e Manduria che distano rispettivamente 20 e 10 chilometri? Vi invitiamo a riflettere obiettivamente e a farriflettere il vostro sindaco.
Comitato per la Difesa del Territorio e del Mare - Avetrana
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