Sabato, 21 Giugno 2025

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Per questo il giudice monocratico della seconda sezione penale del Tribunale d Taranto, Francesca Maccagnano, ha rinviato l’udienza al prossimo 20 novembre.

Sava, stalker 54anni "innamorato pazzo" di una 22enne, chiesta la perizia psichiatrica

Stalking Stalking | © Google

«Pazzo d’amore» per una giovane di 22 anni, finisce sotto processo e il suo avvocato chiede la perizia psichiatrica che il giudice gli concede. E’ questa la svolta del procedimento penale a carico di un 54enne di Sava accusato di continue molestie e persecuzioni nei confronti della ragazza che lavora in un bar del suo paese. Invaghitosi senza essere corrisposto dalla giovane ventiduenne che lo ha denunciato, l’uomo per due anni avrebbe sottoposto la donna a continue molestie a sfondo sessuale con pedinamenti, piccoli regali e persino scenate furiose di gelosia se la barista dava troppa confidenza ai clienti. Sempre secondo il racconto della ventiduenne, l’uomo di mezza età le faceva recapitare messaggi amorosi e regali da lei non graditi. Un vero e proprio stalker dunque che aveva costretto la giovane a non uscire da casa e a farsi accompagnare al lavoro dal padre o da amici. Comportamenti che le procuravano stress e stati d’ansia oltre a farle modificare il proprio stile di vita.

Questo sino a giugno scorso quando la vittima ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri della stazione di Sava che avviavano le indagini all’esito delle quali il Tribunale di Taranto emetteva, su richiesta del magistrato inquirente, un’ordinanza di misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla giovane lavoratrice.

In seguito il giudice delle indagini preliminari, Benedetto Ruberto, lo ha rinviato a giudizio immediato. Nell’udienza dell'altro ieri, 25 ottobre, il colpo di scena: il suo avvocato difensore, Alessandro Cavallo, ritenendo il suo assistito soggetto incapace di intendere e volere, ha chiesto ed ottenuto per lui una perizia psichiatrica. Per questo il giudice monocratico della seconda sezione penale del Tribunale d Taranto, Francesca Maccagnano, ha rinviato l’udienza al prossimo 20 novembre. Per il reato di atti persecutorie di cui è accusato, il cinquantaquattrenne savese rischia una pena da sei mesi a cinque anni di reclusione. A meno che la perizia a cui sarà sottoposto non metterà in dubbio la sua stabilità mentale.

Nazareno Dinoi su Quotidiano

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