Martedì, 7 Maggio 2024

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La conferenza finale del progetto LASPEH

Salvaguardia della biodiversità nel bacino del Basso Adriatico alle Riserve naturali manduriane

Il gruppo Il gruppo | © La Voce di Manduria

La conferenza finale del progetto LASPEH - “Low Adriatic Species and Habitat”, finanziato per circa 500.000€ dal Programma INTERREG IPA CBC Italia-Albania Montenegro 2014-2020, si è svolta lunedì 12 Aprile 2021 in modalità videoconferenza, con la partecipazione del dott. Gregorio Pecoraro, Sindaco di Manduria e Autorità di Gestione delle Riserve Naturali, coadiuvato dal RUP di progetto Ing. Claudio Ferretti, dal Direttore dott. Alessandro Mariggiò e dal dott. Patrizio Fontana.

Il Consorzio di Gestione del Parco Naturale Regionale "Dune costiere da Torre Canne a Torre S. Leonardo", capofila del progetto LASPEH, ha coinvolto, sul lato albanese l’Agenzia Nazionale per le Aree Protette, sul lato montenegrino l’Impresa Pubblica “Parchi Nazionali del Montenegro” e, infine, i partner italiani l’Ente di Gestione delle Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale - Manduria, il Comune di Ugento e il Comune di Guardiaregia.

Il progetto LASPEH, finanziato nell’ambito dell’Asse Prioritario 3 - Protezione dell’ambiente, gestione del rischio e strategie per ridurre le emissioni di carbonio, ha avuto come obiettivo quello di preservare la biodiversità e di rafforzare gli ecosistemi dando loro spazio per sviluppare tutte le loro funzioni e reagire in modo flessibile ai cambiamenti climatici ed agli effetti umani. Per questi motivi quattro organi di gestione di parchi e Aree Protette in Italia, tre situati in Puglia ed uno in Molise, ed entrambe le agenzie nazionali per la gestione dei Parchi Nazionali di Albania e Montenegro, hanno attuato insieme un’azione comune per promuovere e sostenere la biodiversità, salvaguardando e sviluppando piani di gestione comuni per l’habitat e l’ecosistema transfrontaliero.

Le azioni concrete implementate, presentate nel corso del seminario, hanno come obiettivo la tutela e la valorizzazione di tre specie e tre habitat molto importanti per il loro valore ecologico, per le preoccupazioni legate all’estinzione e per gli aspetti endemici nel bacino del Basso Adriatico. Le tre specie e le rispettive aree pilota sono: tetrao urogallus (Parco Nazionale Mali Tomorrit in Albania), botaurus stellaris (Riserve Naturali Regionali della Costa Orientale di Taranto in Puglia) e aythya nyroca (Parco Naturale Regionale del Litorale di Ugento in Salento). I tre habitat/aree pilota, invece, sono: pseudo steppa con erbe e annuali di thero-brachypodietea (Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo in Puglia), tilio-acerlon foreste di pendii, ghiaioni e gole (Oasi WWF di Guardiaregia-Campochiaro in Molise) e macedoni pinus peuce (Parco Nazionale di Lovcen in Montenegro). Per ogni specie e habitat individuati, i partner hanno sviluppato diverse attività specifiche con progetti pilota, pianificando insieme linee guida comuni e transfrontaliere per la gestione delle stesse nei territori coinvolti.

Grazie alla presenza del Dott. Mauro Novello, Coordinatore del Segretariato Congiunto, e del Dott. Davide Marcianò, Project Officer del Programma INTERREG IPA CBC Italy-Albania-Montenegro 2014/2020, il seminario è stata anche un’occasione di confronto sul futuro della Cooperazione.

Il dott. Gregorio Pecoraro ha sottolineato l’importante lavoro svolto in partnership con Enti che lavorano per la salvaguardia della biodiversità territoriale. L’auspicio è che questo progetto continui nel tempo e che la rete transfrontaliera creata sia volano per lo sviluppo sostenibile delle aree protette Palude del Conte e Salina Monaci.

Il dott. Alessandro Mariggiò e il dott. Patrizio Fontana, hanno evidenziato l’importanza dei dati rilevati durante le attività di monitoraggio e il loro valore al fine di pianificare futuri progetti di conservazione. Numerose sono state le attività formative svolte nelle scuole, sia in presenza sia in modalità a distanza, poiché crediamo che la sensibilizzazione delle nuove generazioni sia prioritario per acquisire consapevolezza del proprio patrimonio naturalistico.

Oltre ai Legali Rappresentanti, Dirigenti e tecnici di ciascun partner, hanno partecipato al seminario finale i referenti della Scuola Don Bosco di Manduria, plesso Fermi, coinvolti nelle attività progettuali grazie alla Dirigente Prof.ssa Luisa Damato.

(Nota stampa della presidenza delle Riserve naturali manduriane)

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1 commento

  • Lorenzo
    mar 13 aprile 2021 06:07 rispondi a Lorenzo

    Riserve? Francobolli diciamo. Gli espropri? mancano di acquisire le aree per completare le riserve. Altro che fare progetti con soldi pubblici. Solito andazzo italico. Mettete i cartelli con i confini di Riserva e vediamo cosa è stato fatto dentro. Dopo ridiamo.

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