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MANDURIA - La battaglia, vinta, di due disabili manduriani, ha costretto il direttore degli Uffici postali di Manduria a far rispettare un principio sancito da un decreto del consiglio dei ministri (S.O.n.23 G.U.33/96) che solo pochissimi istituti adottano: quello che permette ai portatori di handicap, anziani e persone in condizioni particolari (ad esempio incinta) di avere la precedenza nelle file agli sportelli. Da pochi giorni negli uffici manduriani delle Poste compare un cartello che regola appunto questo principio dettato dalla «Carta della qualità del servizio pubblico postale». Il sistema da seguire, che consente ai soggetti con difficoltà motoria o che presentano condizioni di disagio di accedere direttamente allo sportello saltando allo sportello, è il seguente: ogni due clienti normodotati passa uno di fascia protetta senza rispettare il numeretto. A raccontare con soddisfazione la rivoluzionaria regola è la mamma di due disabili di 31 e 34 anni, un maschio e una femmina.
«Usufruendo dell’ufficio postale sede piccola di via Roma – ci scrive la signora - mi è successo che per un paio di anni ogni volta che si andava a ritirare il vitalizio, sia con mio figlio che con mia figlia entrambi invalidi, non ci hanno mai fatto passare avanti nonostante ci sia una legge che lo prevede. Mio figlio soprattutto - spiega la donna - più volte ha discusso inutilmente con il direttore e ogni volta gli è stato detto di fare la fila come tutti gli altri sostenendo che la legge fosse stata eliminata». All’indispettito disabile era stato detto anche che un consulto legale da parte dei responsabili delle Poste aveva stabilito il divieto di saltare la fila a qualsiasi tipo di disabilità. «Due mesi fa – fa sapere la signora - mio figlio ha portato la legge al direttore e ieri, finalmente, è comparso il cartello che attendevamo da due anni». Ora che si è convinto il direttore, bisogna che anche l’utenza cosiddetta «normale» accetti il sorpasso di chi ha problemi del genere riconosciuto e compreso dalla normativa.
Nazareno Dinoi
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1 commento
roberto
sab 6 agosto 2016 05:15 rispondi a robertoGentilissima signora, la buona educazione, il senso civico e soprattutto il rispetto di chi, non per sua volont, non normodotato ritengo che non debbano essere le normative, che a mio giudizio umiliano chi le usufruisce, a far si che la gente si ponga in talune circostanze al rispetto del prossimo ed a disposizione del prossimo chiunque egli sia.