Controlli più severi sulla differenziazione dei rifiuti domestici stanno aggravando la già problematica raccolta della spazzatura in città. Ieri in diversi punti di Manduria i contenitori dell’organico non sono sati ritirati perchè giudicati non conformi. Si è quindi tornati alla verifica dei contenitori che devono essere biodegradabili ed anche al contenuto degli stessi.
A quanto pare i dipendenti della Gialplast avrebbero avuto l'ordine di un controllo più serrato sulla regolarità del conferimento ma che in alcuni casi segnalati avrebbero «esagerato» applicando l’etichetta della non conformità senza nemmeno guardare il contenuto.
Molte famiglie sono così state costrette a rientrare in casa il rifiuto rinviando il conferimento di qualche giorno. A meno che, come starebbe accadendo, non si decida di gettare tutto nell’indifferenziato evitando così brutte sorprese. Un motivo in più per peggiorare lo stato di scarsa differenziazione della spazzatura che pone Manduria agli ultimi posti tra i comuni della provincia di Taranto.
Proprio di questo parla il commento del consigliere comunale di minoranza, Domenico Sammarco. «Continuiamo ad essere la "cenerentola" della raccolta differenziata con percentuali davvero imbarazzanti – scrive il progressista -, a causa di un'amministrazione dedita all'immobilismo anziché a controllare che le aziende di raccolta svolgano il lavoro effettivamente come da capitolato. Insomma – conclude Sammarco -, il vantato controllo amministrativo che tanto si proclamava in campagna elettorale è svanito come neve al sole, lasciando trasparire l'incapacità politica di governare questa nostra Città».
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
11 commenti
leo
mar 19 ottobre 2021 07:06 rispondi a leosalve a tutti arrivo un in ritardo su questo argomento, e sinceramente incazzatissimo. ma vogliamo ancora insegnare a una vecchietta di 85 anni o a un vecchietto che vive solo che non si ricorda cosa ha fatto 10 minuti prima. ma nessuno si fa la domanda di tutti quei signori che lavorano in nero tipo carrozzerie meccanici imbianchini ecc ecc dove vanno a buttare tutti quei prodotti super inquinanti. la cosa che mi fa più schifo che ci lamentiamo ma non guardiamo mai noi cosa facciamo veramente,vergognatevi a giudicare persone che vivono sole e che devono riportarsi la monnezza in casa. fate fare i lavori che secondo voi risparmiate ma si che siete voi che dovreste essere giudicati, a Manduria se ci fossero i medici in nero mi sa andavate anche da questi, importare e risparmiare.
Giancarlo
gio 14 ottobre 2021 09:31 rispondi a GiancarloAgli scienziati che vengono ad insegnarci che " indifferenziato" nella raccolta dei rifiuti non vuol dire: " metti nel sacco tutto quello che ti pare", faccio notare che nessuno ha detto questo. Scegliere l'iperbole per giustificare la propria presunta superiorità è infame. Nell'indifferenziato ci va ciò che non appartiene alle altre categorie. E se uo ha un hobby o la necessità di far da sè manutenzione, l'indifferenziato lo fa eccome. Non tutti siamo signori con la servitù (de sto' ca') come i sapientini. Se pitturo casa, dove metto gli stracci, i pennelli rotti ed usati? Tanto per fare un esempio. No, non puoi controllarmi la spazzatura, perché non devi sapere, tu che non sei nemmeno pubblico ufficiale, se sono cardiopatico, pazzo o mi pippo di viagra. Esiste ancora la privacy o no?
Gregorio
ven 15 ottobre 2021 11:59 rispondi a GregorioHai scritto: -“" metti nel sacco tutto quello che ti pare", faccio notare che nessuno ha detto questo. .....” Non l’hai detto! Ma l’hai fatto capire !!! Per combattere i “furbetti “ bisogna controllare !!
pro copio
gio 14 ottobre 2021 06:38 rispondi a pro copionormalmente faccio una bustina di indifferenziato e non capisco cosa si possa mettere in un saccone se si fa una normale separazione dei rifiuti.
Fabio
gio 14 ottobre 2021 05:20 rispondi a FabioEducare a fare la differenziata, all'inizio, costa fatica, in quanto da sempre abituati a "fare la busta" giornaliera e andarla subito "a buttare" (ora si dice conferire) nel bidone posto vicino casa di qualche malcapitato senza rispettare orari. (Tutti pulitazzi a casa noscia!!!) E' questo il punto: imparare ad usare le regole spesso considerate come limitazione di libertà, quando è il contrario, la libertà è tale quando tutti rispettano le regole. La differenziata, se fatta bene porta a produrre pochissima spazzatura da conferire nel cosiddetto indifferenziato antiecologico. Proviamoci. Comunque le brutte sorprese possono continuare allorquando i controllori etichettino anche l'indifferenziato come non conforme se poi indifferenziato non è. Regole da rispettare e... da far rispettare.
orazio
gio 14 ottobre 2021 06:40 rispondi a orazioFabio sono oltre sei anni che si fa la differenziata. Ma quando imparano?
Gregorio
gio 14 ottobre 2021 04:12 rispondi a GregorioGiancarlo, prima di sparare chiacchiere, accertati delle buste “lasciate” dalla Gialplast , il motivo dell’abbandono..... e poi “ spari “ !!! . Oltre a l’etichetta RIFIUTO NON CONFORME , dopo il terzo avviso della polizia locale, dovrebbero fare le FARE (le famose) multe!!!
FDB
gio 14 ottobre 2021 02:31 rispondi a FDBIn alcuni comuni la differenziata è controllata a campione e naturalmente i campioni sono tutti identificati dai codici a barre presenti sulle pattumelle. Se trovano rifiuti non idonei, partono le sanzioni per i trasgressori. Altri comuni hanno deliberato per lindifferenziato una raccolta annua di tot numero e chi lo supera trova un supplemento da pagare nella cartella dell'anno successivo. Naturalmente ciò è possibile perché i bidoni dell'indifferenzo vengono identificati ad ogni raccolta. Svegliatevi e scegliete operatori ecologici avanzati che usano la tecnologia per scoprire i furbastri del quartierino.
Domenico
gio 14 ottobre 2021 10:30 rispondi a DomenicoFaccio notare che " indifferenziato" nella raccolta dei rifiuti non vuol dire: " metti nel sacco tutto quello che ti pare". Pe rindifferenziato si intende tutto quello che non è riciclabile. Facendo un'accurata raccolta l'indifferenziato dovvrebbe essere la minima parte e di certo non si riempiono i sacconi che sicuramente contengono di tutto. Anche due volte la settimana raccogliere l'indifferenziato è uno spreco di danaro e un incentivo a non separare bene. A me basta e avanza una volta la settimana e siamo 4. Per le competenze degli operatori non è che ci vuole uno scenziato per verificare cosa c'è nei sacchi e basta con lamentele continue. Se non si controlla non va bene, se si controlla si esagera. Diamoci una regolata e mettiamo attenzione a quello che si dice e a quello che si fa.
D29
gio 14 ottobre 2021 09:30 rispondi a D29Gli operatori della gial plast dovrebbero anche consegnare le buste biodegradabili o sbaglio? Oltre la tassa bisogna comprare anche quelle?
Giancarlo
gio 14 ottobre 2021 08:08 rispondi a GiancarloSarebbe il caso di costituire un'azienda municipalizzata, cioè pubblica, e smettere di sottostare al giogo di questi qua. Insomma i cittadini la differenziata la fanno, se poi si truccano i dati a qualsiasi livello (compreso il supercontrollore che non si capisce che competenze abbia, quello della crociata contro i sacchi neri per l'indifferenziato), per qualche tornaconto, allora che possiamo fare noi? E la stessa cosa, cioè il ritorno al pubblico, bisogna fare per i tributi.