Sabato, 12 Luglio 2025

Gli articoli

Riflessioni

Ricordando Antonio Minò e i giochi del Mediterraneo

Salvatore Luigi Baldari Salvatore Luigi Baldari © La Voce Di Manduria

Sono passati più di tre anni, quando quella di Taranto era soltanto una candidatura e lanciai questa suggestione. 

Trasformare i GiochiDelMediterraneo di Taranto, nei Giochi del Mediterraneo di #TerraIonica.

Sin da subito, il sindaco Antonio Minó la accolse con enorme entusiasmo ed insieme ci attivammo presso tutti gli enti decidenti per aprire le porte di Avetrana a questo evento internazionale. 

I tecnici del Comitato organizzatore vennero a fare un sopralluogo nelle nostre strutture, guidati dall'Assessore competente.

Finalmente, quella suggestione è diventata realtà, con un finanziamento nero su bianco per la riqualificazione del nostro Palasport, al culmine di un attento lavoro dell'attuale amministrazione -cui vanno i miei complimenti- che ha continuato ed implementato il percorso intrapreso. 

Proprio domani -17 Settembre- ricorrerà un anno esatto dalla scomparsa di Antonio. Mi piace ricordarlo con questo successo. Lui fu il primo ad assecondarmi. Lui fu il primo a crederci. I Giochi del Mediterraneo 2026 ad Avetrana saranno anche i suoi, il suo ultimo regalo alla nostra comunità.

*Per le menti più farisee* non c'è nulla di strumentale in questa citazione. Anzi, chi ci era vicino, sa bene quanto spesso avessimo avuto punti di vista differenti su più di qualche aspetto. Non lo devo nascondere. Lo faccio perché è dovuto, necessario (e da parte mia è sentito) rendere onore alla sua passione per l'attività amministrativa e al suo impegno per raggiungere questo obbiettivo.

Adesso, raggiunto il primo traguardo, Avetrana ha la possibilità di fare uno sforzo in più, uno sforzo corale per immaginare come arrivare all'appuntamento.

Nel rispetto dei ruoli istituzionali e coordinati da chi ne detiene le competenze,  sarebbe affascinante, a partire dai prossimi mesi, coinvolgere tutti gli operatori del mondo sportivo, ricreativo e ricettivo della nostra comunità per costruire attività collaterali al grande evento, anche aprendosi al mondo della disabilità e del Terzo Settore; valorizzare artisti, designer ed esperti del web per sviluppare brand e strategie autonome di promozione. 

Fare di tutto per avere tanti eventi nell'evento, per lasciare in eredità ad Avetrana un metodo di lavoro cooperativo e vincente ed evitare che i Giochi del Mediterraneo 2026 rimangano fini a se stessi, una cattedrale nel deserto del tempo che ci rimarrà dopo. 

Generare fermento, attraverso tappe di avvicinamento, all'insegna dello sport, che andrebbe considerato come un multiverso in cui poter maturare il rispetto per le regole, il senso del sacrificio, il saper accettare la sconfitta, gli stili di vita sani.

Nel 2026 si svolgeranno anche i Giochi Invernali di #MilanoCortina. 

Eppure i Giochi del Mediterraneo di Taranto non hanno avuto la stessa copertura mediatica. Forse perché abbiamo bisogno prima di tutto noi, di sentirci comunità, di saperci raccontare, con il giusto orgoglio! Viva i Giochi del Mediterraneo! Viva la Terra Ionica! Viva lo sport! Road to 2026...Del resto, l'attesa del piacere non è essa stessa il piacere?

Salvatore Luigi Baldari

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA
Vi racconto la brutta storia del cane investito
La redazione - ven 30 maggio

Mi chiamo Sonia Bianco Sonia e vi scrivo per segnalare un episodio gravissimo accaduto nel pomeriggio del 28 maggio 2025, sulla strada Manduria-Oria, in un tratto già noto per la sua pericolosità. ...

Il problema della tracciabilità dei rifiuti e “il caso” Manduria
La redazione - sab 31 maggio

L'Italia lotta da troppo tempo con la piaga della gestione illecita dei rifiuti: ecomafie, traffici illegali e scarichi incontrollati deturpano l’ambiente mettendo a rischio la salute ...

Vi racconto il mio 2 giugno nel reparto di oncologia
La redazione - lun 2 giugno

Era il 2 giugno del 2009, il giorno in cui varcai per la prima volta le porte del reparto di Ematologia dell’Ospedale "Moscati" di Taranto. Rivivo ancora le ansie di quel giorno, il timore di essere affetto da una patologia che faceva ...