Domenica, 19 Maggio 2024

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Regionale 8 e Bradanico Salentina, due strade, due storie

Regionale 8 e Bradanico Salentina, due strade, due storie Regionale 8 e Bradanico Salentina, due strade, due storie | © n.c.

Mi dicono, la Regionale 8 è un fantastico progetto, che faciliterà e snellira’ l’afflusso turistico sul nostro litorale, portando visibilità e benessere economico. Sarà una grande strada di comunicazione, con servizi necessari e grandi distributori. Rispondo, bellissimo, ma attualmente, sulla provinciale e successivamente sulla litoranea, tolti quei uno/due mesi estivi, il traffico praticamente si azzera, diventando una realtà pendolaristica di qualche lavoratore. Oltretutto, l’unico traffico che si incontra d’estate, è quello che proviene da NordEst, ovvero dai Comuni della provincia di Brindisi o Bari, quindi dal lato opposto. Mi dicono, che Il futuro afflusso turistico fatto di auto e persone, gioverebbe economicamente alla Comunità di Manduria. Rispondo, attualmente nelle marine del nostro litorale, le strade sono strette, completamente dissestate, moltissimi tratti senza illuminazione, senza marciapiede né parcheggi, non una passeggiata sul lungomare, una ciclabile, abbiamo un ponte su un fiume che sta crollando, poi la fogna o l’acqua è ancora un miraggio.

Dove ogni estate, si combatte con la spazzatura sulle spiagge, un posto per il Pronto Soccorso, il controllo del territorio. Mi dicono, che realizzando la Regionale 8, verrà rivalutato il territorio e di seguito, i servizi ad esso dedicati. Rispondo, che anche la Bradanico - Salentina era un bellissimo progetto, tanti soldi, tanti espropri, via gli olivi ed i vigneti. Oggi, sull’unico tratto finito o quasi, c’è il deserto, neanche una postazione telefonica di soccorso. Dove per terminare una circonvallazione a San Pancrazio di 2 chilometri e mezzo, occorrono 25milioni di euro. Mi dicono, che con soli 193milioni di euro andremo da Talsano ad Avetrana, come se adesso non ci si possa arrivare. Forse hanno ragione loro, tanto, peggio di così non può andare. Manduria è diventata la terra di di tutti e di nessuno, dove arriva la monnezza da ogni luogo, dove scorrera’ il letame da ogni luogo, dove anche il ceppo d’uva ha perso la sua identità. Ma io resisto, e spero che altre menti, non spente, possano cambiare il modo di amare questa bellissima terra, senza distruggerla ma rispettandola.

Fernando Maria Maurizio Potenza

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