
Obiettivo: distacco delle marine Torre Colimena e Specchiarica dal Comune di Manduria e successiva annessione al Comune di Avetrana. Sta partendo un percorso senza precedenti, suggerito dal Comitato Pro Torre Colimena e Specchiarica e appoggiato dal Comune di Avetrana. I pensieri rispetto a questo argomento, sempre molto caldo e sentito nelle due marine e dagli avetranesi, si stavano concretizzando da tempo, ma le speranze, a quanto pare più che possibili, dell’antica rivendicazione territoriale, sembrerebbero avvicinarsi grazie al lavoro sviluppato dal Comitato di Torre Colimena e Specchiarica di cui ogni cittadino può prendere visione estraendo copia del documento protocollato al comune di Avetrana in data 22 marzo 2023.
In tale documento è stato illustrato il percorso annessionista che si fonda su una sentenza della corte costituzionale del 2019. Sulla base di tale documento redatto dal comitato di Torre Colimena e Specchiarica, il Comune di Avetrana ha intrapreso il percorso che porterà al referendum. Al sindaco Iazzi, inoltre, è stato sottoposto un secondo elaborato del comitato in cui vengono illustrate in dettaglio le singole tappe della rivendicazione territoriale che rappresenta un tema che sta a cuore al Comitato da diversi anni.
C’è una sentenza della Corte Costituzionale secondo cui il distacco può avvenire chiamando al referendum solo i residenti di Torre Colimena e Specchiarica. La sentenza della Corte di fonda sull’esatta interpretazione dell’articolo 133 della Costituzione che attribuisce il diritto delle “popolazioni interessate” di chiedere referendum consultivo per modificare le circoscrizioni territoriali. Il percorso suggerito dal Comitato, appoggiato dal sindaco di Avetrana e contenuto nel documento protocollato è questo: incarico immediato ad uno storico di prestigio perché valuti la ricerca storica dell’ultimo libro sulle Marine; a seguire un referendum consultivo per i soli residenti di Torre Colimena e Specchiarica. Se la regione respingerà la richiesta di referendum, sarà previsto un ricorso al Tar così come è avvenuto nella vicenda che ha portato la Consulta a stabilire che i votanti devono essere solo i residenti della porzione oggetto di distacco (sentenza 214/2019). Le aspettative sono tante e, ci fanno sapere dal Comitato "noi ci crediamo". Lo stesso sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, sul suo blog personale, ha dato notizia dell'avviamento del tavolo tecnico per la "rivendicazione territoriale delle marine".
Monica Rossi
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13 commenti
V. Donato LA STELLA
lun 29 maggio 19:57 rispondi a V. Donato LA STELLAFuori tempo massimo, solo i residenti possono aver diritto al voto. Altra opportunità veniva data dalla L. 47/85- Consorzi. - Il mancato passaggio al comune di Avetrana delle zone in questione è solo politico. Vi dice niente PORTO CESAREO?
Ntuninu
ven 26 maggio 16:31 rispondi a NtuninuSe Torre Colimena e Specchiarica passa ad Avetrana… Manduria rimane, CAPU ROTTA E CU..(bbiipp) SCÀSCJATU!! Tutto questo, grazie all’ammirazione che ci troviamo!! P.S. Non voglio essere pessimista, ma questa amministrazione NÓ NÌ STÀ NDRÌZZA UNA !!!!
Egidio Pertoso
ven 26 maggio 15:46 rispondi a Egidio PertosoC' è sempre un motivo, come in ogni canzone, nelle azioni umane, buone o brutte. Coloro che si sentono migliori, non hanno mai fatto del bene pubblico. In questo caso, forse per utile tornaconto, anziché chiedere l' istituzione di una riserva marina per tutelare la naturale bellezza del territorio, fragile ed indifeso dai voraci assalti umani ( si torna sempre ai soldi ), si vuole fare una grande speculazione per continuare ad edificare e cementificare. Avetrana ha già dato tangibile segno di aberrante progetto inserendo, quella superstite e notevole biodiversità di macchia, in zona Urmo ( dove già è stato fatto costruire il famigerato depuratore) nel piano urbanistico, come terreno edificabile. Se questi sono i propositi... Attivarsi, invece, alla costituzione di un unico distretto delle coste dei comuni interessati: tutelare e preservare, per il bene di tutti. Poi... i soldi.
Frank
ven 26 maggio 15:11 rispondi a FrankManduria ha agito da Ente canagĺia, al.confine con Umo(Avetrana) e a T.Colimena depuratore e scarico; la regola del karma non si smentisce mai, prima ti va bene e poi .......Quanto ai residenti sebbene siano pochi, gli stessi giuridicamente hanno le carte da giocare, dopo ci sarà "un giudice a Berlino" che decidera'. Chi vivrà vedra', ma tale percorso ora o mai più come ebbe a ďire nel comizio di domenica scorsa ad Avetrana un rappresentante storico del csx
Max DC
ven 26 maggio 14:10 rispondi a Max DCIl comune di Manduria ha abbandonato Torre Colimena e Specchiarica con Oasi naturalistica annessa, una fascia costiera con un potenziale turistico enorme e che qualsiasi altro comune avrebbe tutelato e sviluppato. E invece ci troviamo da sempre senza servizi di prima necessità (illuminazione stradale, acqua, fogna,strade dissestate, fogna bianca assente e dulcis in fundo sporcizia ovunque senza nessun controllo) però al comune di Manduria serviamo da salvadanaio per pagare le tasse ma se non pagassimo più cosa succederebbe??? Non è capace neanche ad abbattere il chiosco sequestrato a ridosso della spiaggia di Specchiarica, pur avendo avuto mandato dalla capitaneria di porto di Taranto all'abbattimento, uno scempio paesaggistico e di estrema pericolosità per la gente, forse aspettano che succeda una disgrazia..... I turisti ci dicono: perché trattate così questo territorio, VERGOGNATEVI!!
Gregorio
ven 26 maggio 11:10 rispondi a GregorioAuguri, sperando che si avveri,.Quest'amministrazuone di dittatura di incapace è solo capace di amministrare le proprie tasche e quello dei compari,🤑🤑🤑🤑🤣🤣🤣🤣🤣Primitivi????opinione
Maria
ven 26 maggio 09:42 rispondi a MariaI residenti a Torre Colimena sono pochi. Ma il Comune di Avetrana con tanti problemi che ha e che non risolvono.
Cittadino repubblicano
ven 26 maggio 09:12 rispondi a Cittadino repubblicanoMa qale asso nella manica, solo un due di coppe : i residenti sono pochissimi, a Specchiarica forse nessuno. Credo che abbia ragione Domenico. Bisogna ripartire da quella idea che fu del sindaco di Manduria degli anni 90, che propose la costituzione di un Consorzio tra i due Comuni ( Manduria ed Avetrana) per la gestione di tutta la fascia costiera. Per inciso va detto che quella iniziativa la fece saltare proprio il Comune di Avetrana.
Lorenzo
ven 26 maggio 14:13 rispondi a LorenzoHai ragione ricordo perfettamente 👍
Lorenzo
ven 26 maggio 08:21 rispondi a LorenzoStando a questo concetto, proporrò ai residenti di Urmo un referendum, unitamente ai residenti di tutte le Marine da Località Marchese a Punta Cacata la creazione di un Comune nuovo assestante come fecero Porto Cesareo e Statte, al fine di non passare come Torre Colimena dalla PADELLA ( Manduria) alla BRACE (Avetrana). Meglio soli con i propri mezzi (mare, riserve naturali e Imu 😜) che male accompagnati. Avetrana non è che sia chissà che e siccome la politica è piena da furbi, fa gola l' Imu delle seconde case, ad un comune che ne ha poche. Come potrebbe far gola, la 'gola' naturale della Colimena per un futuro nuovo Porto Turistico 😜 Mesciu Cosimo. L'acqua calda anche se non potabile è da anni che l' hanno inventata. 👋👋👋 Opinioni
f.petri
ven 26 maggio 14:37 rispondi a f.petriPiano piano ......senza filaru!
Lorenzo
ven 26 maggio 15:46 rispondi a LorenzoEffettivamente in Abruzzo coltivano la vite anche senza filari. Con calma. Molta calma 👍
Domenico
ven 26 maggio 08:05 rispondi a DomenicoCapisco, ma credo che se dovessero votare solo i residenti, potrebbero votare poche decine di persone. La proprietà di molti immobili, oltre a essere di utilizzo stagionale, fa capo a cittadini di comuni e province differenti. Un referendum con effetti legali, credo che non sia realizzabile o applicabile a questa situazione. Più che un'azione di forza, andrebbe promossa una trattativa col comune di Manduria.