
Si concluderà oggi nell’aula Alessandrini del tribunale di Taranto, l’udienza preliminare sull’omicidio di Sarah Scazzi. La seduta odierna, l’undicesima, prevede la replica conclusiva di tutte le parti in causa, difensori e pubblica accusa. Già lunedì prossimo, invece, il giudice delle udienze preliminari, Pompeo Carriere, potrebbe emettere la sentenza e decidere l’archiviazione o il rinvio a giudizio dei tredici imputati. Nello stesso dispositivo il giudice si esprimerà anche sulla richiesta di scarcerazione di Sabrina Misseri e della madre Cosima Serrano, entrambe accusate di concorso in omicidio volontario e sequestro di persona e di concorso morale con Michele Misseri, padre e marito delle imputate, nella soppressione del cadavere della quindicenne.
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Gli avvocati Franco De Jaco e Luigi Rella, del foro di Lecce, hanno consegnato al gup del tribunale di Taranto Pompeo Carriere un'istanza di scarcerazione in favore di Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri. La donna è in carcere dal 26 maggio scorso perchè accusata, con la figlia Sabrina, di concorso nell'omicidio della nipote quindicenne Sarah Scazzi, di sequestro di persona e soppressione di cadavere.
Analoga istanza di scarcerazione era stata presentata ieri dai legali di Sabrina, gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia. Il gup renderà nota la decisione presumibilmente lunedì prossimo, al termine dell'udienza preliminare che vede imputate 13 persone, tre delle quali hanno chiesto e ottenuto di essere giudicate con rito abbreviato.
Dalle carte dell’inchiesta, intanto, emergono altri particolari che meritano di essere sottolineati. Se non altro per la stranezza di alcune circostanze e dei dubbi nutriti in proposito dagli inquirenti.
La vicenda è riferita alla tragica notte tra il 6 e 7 ottobre 2010 quando il contadino di Avetrana confessò il delitto della nipote e, dopo un lungo interrogatorio, indicò ai magistrati il luogo dove l’aveva seppellita. L’oramai tristemente nota contrada «Mosca», zona del pozzo-cisterna, echeggiò per la prima volta nella stanza degli interrogatori del comando provinciale dei carabinieri di Taranto. Le agenzie cominciarono a battere l’incredibile notizia dello zio orco che aveva ucciso Sarah. La trasmissione di Rai3, «Chi l’ha visto», la diffuse addirittura in diretta così intere squadre di giornalisti e operatori televisivi si misero alla ricerca del posto dove era stata sepolta la ragazza scomparsa da 42 giorni. Anche gli amici di Sarah si misero alla ricerca del pozzo, tra loro c’era Sabrina Misseri che con gli amici Alessio Pisello e Ivano Russo girovagò senza risultato nei terreni di proprietà del padre. La testimonianza di quella, sino a quel momento inutile ricerca, è contenuta in un’intercettazione telefonica tra la ragazza e la sua mamma che si trovava ancora a Taranto (convocata anche lei quel pomeriggio per essere interrogata con il marito). «Sentimi qua – dice Sabrina alla madre – ma voi avete finito e ve ne potete venire… non ho capito come funziona la cosa mo». Cosima Serrano risponde di volere ancora aspettare «per sapere». La mezzanotte è passata da 24 minuti. Non sa ancora molto della confessione del marito che è già in viaggio alla ricerca del pozzo. I carabinieri di Taranto con i magistrati che lo accompagnano, non sanno arrivare in contrada Mosca e si fanno indicare la strada dai militari della stazione di Avetrana i quali la indicano con qualche difficoltà talmente è remota e poco conosciuta. E’ ancora Sabrina che parla al telefono. «Va bene tanto noi stiamo guardando le campagne vicino che stavano dicendo che hanno visto le campagne di tuo padre…noi siamo andati a Mutunato e non c’è proprio un’anima …mo stiamo andando a …. Ma mi sa che non c’è nessuno… quando finiamo che ne veniamo io Alessio e Ivano», fa sapere la ragazza alla madre che risponde: «Al Mosca siete andati? Che là dice che… ha detto a…». La figlia risponde e chiude: «Mo vediamo, mo vediamo dai». La trascrizione della telefonata viene letta da chi indaga solo diversi giorno dopo e qualcuno scrive a penna un appunto: «Non si comprende come Cosima indichi subito la c.da Mosca».
Nazareno Dinoi sul Corriere del Mezzogiorno
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6 commenti
maria,g
dom 13 novembre 2011 12:08 rispondi a maria,gancora Sabrina che parla al telefono. Va bene tanto noi stiamo guardando le campagne vicino che stavano dicendo che hanno visto le campagne di tuo padrenoi siamo andati a Mutunato e non c proprio unanima mo stiamo andando a . Ma mi sa che non c nessuno quando finiamo che ne veniamo io Alessio e Ivano, fa sapere la ragazza alla madre che risponde: Al Mosca siete andati? Che l dice che ha detto a. ............................................................. Non spetta a noi stabilire la verita`ma Sabrina parla di ricerche nelle campagne del padre tra queste anche campagne in zona mosca. Dove sono le tante coincidenze, e`una zona come un`altra con qualche proprieta`dei Misseri e che la mamma suggerisce. Tutto qui`.
cosimo
sab 12 novembre 2011 06:49 rispondi a cosimoCredo che ad uccidere la piccola Sarah sia stata Sabrina ma involontariamente. Mi sono fatto l'idea che si sia trattato di un omicidio preterintenzionale cio al di fuori della volont; probabilmente in una condizione di estrema rabbia. Se i Misseri avessero provveduto in tempo e con onest a denunciare l'accaduto sicuramente ci sarebbero state molte attenuanti. Cosimo
Francy
ven 11 novembre 2011 01:56 rispondi a FrancyIo ho solo occultato il cadavere, Sarah lha uccisa Sabrina". In questa intercettazione ambientale videoregistrata in carcere Michele Misseri spiega a una sua nipote lomicidio di Sarah. Il colloquio avviene l8 novembre 2010 con la nipote Maria Greco, giunta a visitare lo zio che in quei giorni era gi passato alla storia con letichetta di mostro di Avetrana. Zio Michele le dice di essere solo responsabile per l'occultazione del cadavere, mentre Sarah sarebbe stata ammazzata da sua figlia Sabrina. Una volta analizzata questa intercettazione la procura lha sottoposta al gup
Francy
ven 11 novembre 2011 01:29 rispondi a FrancyDa TGC dell'11/11/11 Io ho solo occultato il cadavere, Sarah lha uccisa Sabrina". In questa intercettazione ambientale videoregistrata in carcere Michele Misseri spiega a una sua nipote lomicidio di Sarah. Il colloquio avviene l8 novembre 2010 con la nipote Maria Greco, giunta a visitare lo zio che in quei giorni era gi passato alla storia con letichetta di mostro di Avetrana. Zio Michele le dice di essere solo responsabile per l'occultazione del cadavere, mentre Sarah sarebbe stata ammazzata da sua figlia Sabrina. Una volta analizzata questa intercettazione la procura lha sottoposta al gup
palmira
ven 11 novembre 2011 10:56 rispondi a palmiraLui dice che la....la dice che lui ...la la la....con.da mosca??? mosca? si proprio mosca! E l'aiuto pilota coi suoi fidi cavalier si reca sui posti e chiama il capitano....per rapporto nano nano!Che schifo che fanno questi esseri e tutti quelli che gli tengono il moccolo!
Armando S.
ven 11 novembre 2011 09:14 rispondi a Armando S.ma tu guarda che coincidenza!!! Com' che diceva Sebastio? Quando le coincidenze sono troppe non sono pi coincidenze? Ecco!