Proloco sistema le carte, ‘Chapeau Domenico’ | © n.c.Una premessa: non ce l’ho con l’avvocato Domenico Sammarco, semmai è lui che ce l’ha con me ogni volta che cerco di dare luce ad alcune ombre del suo operato in qualità di presidente della Proloco la cui opera, lo voglio sottolineare, apprezzo e mi auguro non finisca mai. Lo stimo come avvocato e mi è anche simpatico come persona e non mi capacito che mi abbia rimosso e bloccato dalle sue amicizie su Facebook impedendomi anche di commentare sulla pagina della Proloco. Detto questo, non posso non rilevare alcune cose accadute di recente. Mi riferisco al mio articolo di qualche giorno fa in cui chiedevo se fosse giusto che la Proloco di Manduria, beneficiaria, ricordiamolo, di ingenti somme di denaro pubblico (36.964 euro quelli ricevuti nel 2018), non solo dal comune (ora li prenderà anche dall’agenzia Puglia promozione in quanto gestrice l’ufficio Informazioni e accoglienza turistica IAT?), dovesse avere una sede comunale senza pagare neanche una somma simbolica al comune stesso.
Queste mie domande che possono essere condivise o meno, hanno provocato la reazione scomposta dell’avvocato Sammarco (capito, voi dall’animo buono? Cari miei leoni da tastiera? Carissimi amici della “casta” che vi divertite a trovare battute spiritose sul mio conto? Lui si è scatenato contro il sottoscritto per avere chiesto qualcosa di pertinenza pubblica), è stato lui, dicevo, ad accusarmi maldestramente di dire cose false e di inventarmi le notizie (che per un giornalista questa è un’offesa grave regolata dal codice penale con il reato della diffamazione aggravata perché pubblicata sui social). Per Sammarco che mi chiedeva di rettificare non so cosa, non era vero che non esisteva nessun contratto tra Proloco e Comune sull’occupazione dei locali di via Pietro Maggi. Per dire questo, l’avvocato ha addirittura dichiarato un falso scrivendo, testualmente, che «la Pro Loco di Manduria ha titolo a stare in quell’immobile, giusta autorizzazioni amministrative risalenti nel tempo». Ebbene, scopriamo invece che solo l’altro ieri (guarda caso dopo il “casino” scoppiato con il nostro articolo), il Comune ha finalmente formalizzato la permanenza della Proloco, a titolo gratuito, in quei locali. Un vero affare per il bravo presidente: locali gratis per 6 anni (che se arriveranno i finanziamenti del Gal saranno anche riammodernati). Ci ha saputo davvero fare, non c’è che dire se si considera che tre anni fa, con la passata amministrazione, la proloco ha rischiato di pagare, per gli stessi servizi offerti oggi (che, ricordiamolo, non sono gratis perché gli sportelli IAT ricevono finanziamenti dall’Agenzia regionale Pugliapromozione), un affitto forfettario di duecento euro al mese. Proposta che, lo ribadiamo, fu fatta saltare proprio dal bravo presidente Sammarco che si rifiutò di mollare allo I.A.T. un’ala della sede della Proloco che lui occupava. Comunque, Domenico, chapeau.
P.s. Un’ultima cosa. Caro presidente, la prossima volta che ritieni le mie siano fake news, non lo scrivere pubblicamente altrimenti questa volta non starò più fermo e sarò io a denunciarti e rispetta piuttosto le regole: inviami una richiesta di rettifica e poi mi quereli. Se ho sbagliato pagherò.
Nazareno Dinoi
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