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Processo a Fabrizio Corona, l'intervista con la sua versione
MANDURIA - Si aprirà oggi al tribunale di Manduria, sede distaccata di Taranto, il processo a carico di Fabrizio Corona chiamato a rispondere di violazione di domicilio della famiglia Scazzi ad Avetrana. L’episodio risale al 26 febbraio del 2011 quando l’allora inviato di Mediaset s’introdusse furtivamente nell’abitazione di Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sarah Scazzi. Corona è attualmente detenuto presso il carcere di Opera (a Rozzano, Milano), condannato a scontare una pena detentiva di cinque anni per il reato di estorsione ai danni dell’ex calciatore della Juventus Davide Trezeguet. A rappresentarlo qui a Manduria ci sarà l’avvocato Dionisio Gigli che con una sua collega di Milano sarà sostituto processuale per conto dello studio legale Ivano Chiesa e Giuseppe cricchio di Milano. Sino a ieri mattina l’ex fotografo dei vip non aveva comunicato la rinuncia a comparire. Secondo l’avvocato Gigli, però, Corona non dovrebbe presentarsi in aula. Il processo di oggi per il quale l’imputato rischia una pena sino a tre anni di carcere, si aprirà con la nomina dei testimoni. Per la procura della Repubblica che lo indaga, i testimoni contro Corona sono la giornalista Filomena Rorro, il suo operatore Dante Crezio, un carabiniere della stazione di Avetrana e la mamma di Sarah. A testimoniare a favore di Corona invece saranno indicati Claudio Brachino, direttore di Videonews e produttore di programmi Mediaset, il fotografo Luca Bonaduce, il direttore di un’agenzia fotografica, Giuseppe Carriere e il responsabile informazione di Mediaset, Mauro Crippo.
Secondo la denuncia fatta dalla madre di Sarah, il 26 febbraio 2011, il fotografo si sarebbe introdotto in casa sua, da una porta secondaria, spaventando la donna che, non riconoscendolo, avrebbe chiamato i carabinieri. In un’intervista lasciata in esclusiva a La Voce di Manduria subito dopo la presunta intrusione, Corona diede una versione diversa dei fatti occorsi, dicendo che aveva avuto una conversazione amichevole di mezz’ora con Concetta. In una trasmissione televisiva, poi, il paparazzo chiese scusa a Concetta e spiegò qual era la sua intenzione, ossia, ottenere un’intervista per la quale era disposto a pagare. Nonostante ciò, le accuse non sono cadute per cui il processo inizierà questa mattina.
Nazareno Dinoi
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1 commento
LOREDANA
mar 2 luglio 2013 05:31 rispondi a LOREDANAdiciamo che Concetta se la poteva risparmiare questa inflessibilit anche perch lo aveva perdonato, farebbe meglio ad applicare il suo rigore con i giornalisti che entrano in casa sua con metodi di certo pi urbani ma che hanno fatto della figlia scempio fornendo continuamente alla famiglia Misseri ogni tipo di supporto dalla carta stampata alle interviste esclusive ma di certo hanno bussato alla sua porta e non hanno scavalcato la finestra, certo nella vita ognuno stabilisce cosa pi oltraggioso, contenta lei....