
Si chiamano Nazar e Sasha, hanno undici e dodici anni e sono i primi due bambini ucraini a essere tornati a scuola, fisicamente, qui a Manduria. Un grande momento di concitazione, di striscioni di benvenuto e di scatti immortalati dinanzi l’istituto G.L.Marugj che li ha accolti e per chi li ha accompagnati personalmente, il sindaco Gregorio Pecoraro con l’assessora Fabiana Rossetti. Due pre-adolescenti intimoriti, catapultati in un nuovo ambiente scolastico senza un assistente linguistico, con una nuova lingua da imparare e una guerra da metabolizzare, ma accolti a braccia aperte.
Ancora senza quaderni, penne, libri e tutta la cancelleria necessaria per integrarsi, i giovanissimi ucraini hanno trascorso il loro primo momento di socializzazione e di serenità tra i banchi di scuola con la mediazione e la guida della docente di lingua inglese (un po’ tallone d’Achille per gli studenti manduriani), ma l’unica alternativa linguistica di comunicazione perché ben conosciuta a livello scolastico anche dai bambini ucraini. Dopo i primi momenti di emozione tra gesti e sorrisi, per Nazar e Sasha la piena integrazione scolastica avverrà lentamente.
“Per l'inserimento si sta facendo riferimento ai documenti ministeriali e in particolare alla nota 576 del 24 marzo - ha detto la vice preside dell’Istituto Marugj -, dove si parla esplicitamente di una prima fase di tempo lento per l'accoglienza fino alla conclusione dell'anno scolastico, volta primariamente alla ricomposizione di gruppi di socializzazione, all'acquisizione di prime competenze comunicative in italiano, il superamento dei traumi e, per quanto possibile, a dar continuità ai percorsi di istruzione interrotti”.
Un percorso quindi lungo per i due ucraini fuggiti dalla guerra nel loro Paese per una sana e completa integrazione scolastica. Nazar e Sasha avrebbero bisogno anche di un sostegno psicologico, oltre che linguistico, ma di questo la scuola non ha ancora i supporti necessari. Un altro punto interrogativo riguarda lo spostamento e il bus scolastico: molte famiglie ucraine sono state ospitate nella marina manduriana di San Pietro in Bevagna grazie alla generosità di cittadini del posto, resta quindi poco chiaro come questi bambini potranno regolarmente frequentare le lezioni in presenza ed essere accompagnati a scuola.
Marzia Baldari
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