Giovedì, 2 Maggio 2024

News Locali

L’avvocato Mirko Giangrande racconta in un’intervista al Nuovo Quotidiano di Taranto il calvario del padre ricoverato al Giannuzzi dopo un’attesa di 11 ore in ambulanza

Parla il figlio dell'uomo rimasto 11 ore in ambulanza prima del ricovero al Giannuzzi

Ambulanza Ambulanza | © Google

Un calvario di 11 ore. Tanto è durata l’attesa in ambulanza di un uomo di Avetrana domenica scorsa. A raccontare l’incredibile vicenda al Nuovo Quotidiano di Taranto è il figlio del povero malcapitato, Mirko Giangrande. I particolari che l’avvocato riferisce hanno dell’incredibile. Il paziente, positivo già da diversi giorni, è stato prelevato dalla sua abitazione dopo aver effettuato una cura anti-Covid domiciliare. Giunto nel piazzale dell’ospedale Giannuzzi, dopo le prime ore, l’uomo - provato dall’attesa ed in evidente stato di agitazione - ha allertato il 112 ed il 113 addirittura dall’interno dell’ambulanza. Le comunicazioni con la famiglia avvenivano tramite whatsapp, visto l’affaticamento respiratorio e la difficoltà nell’effettuare chiamate vocali. Intorno alle 16.30, gli è stato effettuato un prelievo di sangue, ma il povero malcapitato – già da più di 4 ore all’interno dell’ambulanza – non dava segni di miglioramento e la febbre continuava ad aumentare. Il racconto del figlio del pover’uomo si fa sempre più inquietante: «Io vivo fuori, mi sono sentito impotente oltre che angosciato. In più – aggiunge l’avvocato – la cura intrapresa a casa si era interrotta durante le ore in ambulanza. Aveva solo l’ossigeno a sua disposizione e la febbre continuava a salire. Non sapevo cosa fare così, ormai stravolto, ho contattato il consigliere regionale Renato Perrini che si è adoperato a denunciare all’Asl di Taranto quanto stava accadendo» riferisce Giangrande. Stando a ciò che ha raccontato lo stesso avvocato durante l’intervista, sarebbero state ben cinque le ambulanze in coda per ore, così come riferitogli dal padre.

L’avvocato non ci sta e promette di andare a fondo sulla vicenda: «Mi preme evidenziare che questo è accaduto ad un uomo di 57 anni in grado di comunicare con l’esterno e di mantenere lucidità. Ma se fosse capitato ad un uomo anziano? Non si può correre il rischio di morire in attesa di essere ricoverati. Questi inconvenienti potevano essere comprensibili a marzo, ma non a novembre perché, come cittadini, ci saremmo aspettati una maggiore organizzazione» aggiunge Giangrande, che poi conclude: «Tenere bloccate le ambulanze per così tante ore è inconcepibile. E se dovessero servire per un’emergenza? Non ho parole».

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA

4 commenti

  • Ramses
    mer 25 novembre 2020 02:19 rispondi a Ramses

    Ma come????Fino a poco fa medici e infermieri erano eroi e adesso gli diamo addosso??? Indubbiamente dispiace ciò che sta accadendo fuori dagli ospedali cosiddetti "covid", ma la colpa sarebbe degli operatori sanitari che fanno attendere le ambulanze fuori, o di chi ha portato a tutto questo non preoccupandosene quest'estate????Non sono né un medico, né un infermiere, ma immagino che l'accesso in pronto soccorso sia contingentato e che dopo ogni accesso debba essere tutto sanificato. Quindi magari il tempo trascorre per questo e non perché gli operatori si girano i pollici!!! Meditate meglio nelle urne, la prossima volta!!!

  • AM
    mar 24 novembre 2020 04:11 rispondi a AM

    La sanità, già strutturalmente deficitaria, è in forte affanno! ieri mia nonna, anziana di 85 anni (non per covid), è stata trasferita dal S.Annunziata a Castellaneta senza dare un minimo aggiornamento alla famiglia. I familiari hanno lasciato un’anziana in un ospedale che al mattino dopo è sparita e nessuno sapeva comunicare dove fosse.

  • Griselda Falotico
    mar 24 novembre 2020 01:46 rispondi a Griselda Falotico

    Bisogna ribellarsi auguro il meglio al malcapitato e sono certa che i figli faranno di tutto ,ma ,a ognuno di noi il diritto a essere curato e il dovere assoluto a denunciare. È ora di parlare.

  • Margheriti Lucia Anna
    mar 24 novembre 2020 01:31 rispondi a Margheriti Lucia Anna

    Che barbarita', l Italia nn esiste più xke chi la governa sono solo incapaci

Locali
La Redazione - mar 30 aprile

Via la recinzione d’acciaio per impedire l’acceso al fiume Chidro ed ecco i paletti di legno con la corda, più ...

Locali
La Redazione - mer 24 aprile

A seguito dell'interpellanza presentata dai consiglieri Demos, Gregorio Perrucci e Pasquale Pesare che ha avuto come oggetto il crollo del canale ...

Locali
La Redazione - mar 23 aprile

Si è conclusa oggi, con un incontro con la neo assessora al turismo Luigia Lamusta, la fitta serie di bilaterali ...

Locali
La Redazione - mar 23 aprile

Manduria ottiene la Bandiera Azzurra 2024, un importante riconoscimento rivolto ai Comuni che si distinguono per l’impegno nel promuovere e favorire tra ...

Locali
La Redazione - ven 19 aprile

La Sala consiliare del Comune di Manduria è stata teatro dell’incontro tra una delegazione di rappresentanti delle ...

Approvato il piano per la mobilità sostenibile a Manduria
La Redazione - gio 28 marzo

La giunta comunale ha deliberato ieri l’adozione del Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums) della città di Manduria. Si tratta dello strumento strategico necessario per la pianificazione e il coordinamento degli interventi ...

Rifiuti ammassati nel mercatino rionale, la posizione dell'ambulante: non siamo noi gli sporcaccioni
La Redazione - sab 30 marzo

“Non siamo noi gli sporcaccioni, inoltre è il servizio di raccolta rifiuti che deve essere programmato meglio”. A parlare questa volta è uno dei commercianti del mercatino rionale ...

Eliminato il posto auto trappola: “e chi ha già pagato la multa?”
La Redazione - gio 4 aprile

Il comune di Manduria ha eliminato quella che era stata definita “la trappola per automobilisti”, lo spazio libero privo di divieto di sosta tra due stalli a pagamento di via Pacelli dove in tanti sono stati già multati. ...