Lunedì, 29 Aprile 2024

Cronaca

L’attualità riguarda invece le due impronte lasciate sul terreno sempre nella stessa zona sul confine tra le due province di Taranto e Brindisi

Orme feline nell'uliveto: le immagini

Orme di felino Orme di felino | © La Voce di Manduria

Torna la paura della pantera che si aggira nelle campagne manduriane. Ad alimentare i timori, stimolati soprattutto dai dibattiti social, sono alcune foto scattate in un uliveto situato sulla strada che dalla città Messapica porta nel brindisino (Erchie, Santuario di San Cosimo alla macchia). Le immagini immortalate con il telefonino da una manduriana intenta a raccogliere olive, ritraggono orme sul terreno assimilabili a quelle del temuto felino della cui presenza visiva esiste, tra l’altro, una testimonianza risalente a febbraio scorso.

L’attualità riguarda invece le due impronte lasciate sul terreno sempre nella stessa zona sul confine tra le due province di Taranto e Brindisi. Non solo. Sempre nelle stesse vicinanze, alcuni giorni fa è stato trovato sbranato un cane che era accudito da un gruppo di animalisti manduriani; giorni addietro invece a fare la stessa fine sono state le galline, pare una decina, custodite in una masseria della zona. Altre immagini di giovani equini morti azzannati vengono invece collocate in un’area ancora più distante dell’entroterra brindisino come Ceglie Messapica.

Dei diversi casi si starebbe già occupando il personale della Asl veterinaria di Manduria e del Corpo forestale dei carabinieri, entrambi sollecitati ad indagare dagli animalisti locali.

Non è stata mai identificata con certezza invece l’unica presenza fisica di una animale simile accreditata dalla testimonianza umana. A giurare di averla vista all’inizio del 2020 (nello stesso periodo si inseguiva anche la pista di una pantera in provincia di Foggia), è stato il custode di un’azienda agricola che si trova in contrada «Bonsignore» a Manduria.

La convinzione e il timore dell’uomo convinsero il suo datore di lavoro a presentare una circostanziata denuncia all’ufficio di polizia urbana del comune messapico. L’imprenditore riferì che il suo dipendente da una settimana circa udiva dei ruggiti, di notte, provenire da uno dei terreni di coltura e che una notte (19 febbraio), avrebbe visto, da circa novanta metri di distanza, «una grossa sagoma nera con la testa di gatto, presumibilmente una pantera». Così è stato riportato nel verbale dei vigili urbani con la specie dell’animale «pantera» scritta bene in stampatello. Il verbale fu immediatamente sottoposto all’attenzione del comandante della polizia locale, il maggiore Enzo Dinoi che a sua volta dispose la trasmissione dello stesso a tutti gli uffici delle forze dell’odine presenti sul territorio. Il comune di Manduria, evidentemente per non diffondere un ingiustificato panico, non ha ritenuto utile allora allertare la cittadinanza in attesa probabilmente di riscontri più certi. Che si sono presentati puntualmente oggi con le foto delle due inquietanti orme del probabile felino.

Altre testimonianze di una certa attendibilità provengono dalla Valle d’Itria dove esistono indagini avanzate da parte delle forze dell’ordine allertate da denunce presentate dagli allevatori del posto i quali lamentano assalti notturni di uno o più animali che fa razzia di animali da cortile o da allevamento. Asini soprattutto che presentano evidenti ferite agli arti e sul dorso mentre ad altri a cui è andata peggio esistono solo le foto delle carcasse ritrovate non distanti dai ricoveri.

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2 commenti

  • tarantino walter
    dom 29 novembre 2020 10:57 rispondi a tarantino walter

    NESSUNO HA INDAGATO PRESSO I CIRCHI CHE STAZIONANO NELLA BASSA PUGLIA ? questi devono avere dei libri dove risultano gli animali che hanno .

    • Marco
      lun 30 novembre 2020 04:58 rispondi a Marco

      Giustissimo, spesso scappano dai circhi come già successo con qualche elefante... Di circhi c'è n'era uno molto grande e importante vicino Trani e da ignorante aggiungo anche qualche zoo nel raggio di 100km...a Fasano e a Oria ne sanno nulla??

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