
MANDURIA - Ci sono importanti sviluppi nell’inchiesta sull’uccisione di Antonio Massari, (nella foto) il fruttivendolo manduriano morto il 16 febbraio del 2013 a seguito di un violento pestaggio di cui fu vittima nove giorni prima e per il quale è stato arrestato il ventunenne Luigi Dalemmo con l’accusa di omicidio preterintenzionale in concorso con la sua fidanzata Loredana Tondo, di 24 anni, e la mamma di quest’ultima, Antonia Piccinni. Con loro tre lo scorso 2 agosto finì ai domiciliari un quarto indagato, Antonello Di Lauro, un insospettabile commerciante manduriano sospettato di favoreggiamento. Secondo gli inquirenti, il 52enne incensurato avrebbe assistito al pestaggio dell’ambulante ferito mortalmente negando la circostanza agli investigatori che erano arrivati a lui grazie ai tabulati telefonici che provano la presenza del suo telefonino nella stessa zona, luogo e orario in cui avvenne il delitto.
Venerdì scorso il Tribunale del riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione presentata dai suoi legali, Francesco Di Lauro e Andrea Silvestre.
La decisione dei giudici di rimettere in libertà Di Lauro, sarebbe legata alle dichiarazioni spontanee rese da quest’ultimo il 22 agosto al pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Antonella De Luca. I verbali di quell’interrogatorio avvenuto nel comando provinciale dei carabinieri di Taranto sono stati segretati ma pare che l’imprenditore abbia ammesso di essersi effettivamente trovato quel giorno nel deposito di legna dove avvennero i fatti, ma di non avere assistito all’aggressione dell’ambulante e di essere stato lui stesso vittima di un pestaggio avvenuto prima di quello a danno di Massari. Altri particolari non si conoscono ma è ovvio pensare che se il suo racconto sarà ritenuto credibile dagli inquirenti (e la sua scarcerazione lo farebbe pensare), la posizione del presunto autore del delitto si complica più di quanto non lo sia. Antonello Di Lauro, dunque, da indagato potrebbe passare a vittima e testimone chiave della parte civile nell’eventuale futuro processo.
Nazareno Dinoi
Rettifica. Si precisa che il collegio difensivo degli altri tre indagati non ha depositato istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame. Pertanto, la notizia riportata in un precedente articolo, secondo cui i giudici avrebbero respinto tale istanza, è priva di fondamento. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori.
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