Venerdì, 26 Aprile 2024

Cronaca

"Sono io l'assassino, tutti lo sanno"

Nuova lettera di Misseri per il documentario di Discovery sul delitto di Avetrana

Michele Misseri vicino al trattore nel suo garage Michele Misseri vicino al trattore nel suo garage

Un’altra lettera di Michele Misseri è finita nelle mani dell’ultima produzione televisiva, quella di Discovery che sta preparando l’ennesimo documentario-fiction sul delitto di Avetrana. Nella missiva di cui il settimanale Oggi ne dà un’ampia anticipazione, lo zio di Sarah Scazzi continua ad attribuirsi il delitto per il quale sono state condannate all’ergastolo la moglie Cosima con la figlia Sabrina.  

Alcuni stralci della lettera pubblicata su "Oggi".

«Io ho sempre detto che il vero colpevole sono io, ma nessuno mi vuole credere, ma tutti proprio tutti sanno che io sono il vero colpevole e lo sono tuttora. Il rimorso me lo porto per tutta la vita, i giudici hanno paura di dire che hanno sbagliato e hanno messo due innocenti in carcere».

Il contadino che sta scontando in carcere la pena di 8 anni per soppressione di cadavere, ricorda quel il 15 ottobre 2010, quando ricostruì l’accaduto attribuendo il delitto alle due donne, paventa sospetti su due pillole “una arancione e una bianca” che gli avrebbero fatto assumere in carcere prima del trasferimento nel garage di via Deledda. «Di quel giorno – scrive Misseri -, non ricordo quasi nulla e stavo male vorrei che lei guardasse di nuovo quel video per vedere io come parlavo, mi hanno fatto tante di quelle domande. Sono arrabbiato perché nel video, nella registrazione, ci sono l’inizio e la fine. Perché non c’è nessuna registrazione della parte in mezzo? Non ricordo niente, sono io il vero colpevole».

Lo zio di Sarah fa sapere poi di essere stato in procinto di uccidersi quando il corpo della nipote era ancora nel pozzo dove lui stesso lo aveva nascosto, secondo le tre sentenze, spinto dalla moglie e dalla figlia.

«Io volevo farla finita per il rimorso, stavo per uccidermi, sono andato alla Contrada Mosca, vicino all’albero del fico dove da piccolo mio padre mi legava da bambino, stavo per bere un potente veleno e qualcuno mi diceva non farlo e così ho pensato: “Se mi ammazzo il povero Angelo non lo trova nessuno».

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4 commenti

  • Maria Antonietta Antermite
    dom 4 dicembre 2022 12:16 rispondi a Maria Antonietta Antermite

    Ancora parla questo qui? È bravo a scrivere lettere ai giornali x difendere le sue donne,mai una lettera di pentimento x aver occultato il cadavere della povera Sarah.Vergogna !

  • Antonio
    gio 1 dicembre 2022 02:08 rispondi a Antonio

    In carcere sta proprio bene, a spese nostre, per questo non vuole uscire. Ma perché non danno l'ergastolo anche a lui? La smetta con questa buffonata.

    • Salvatore
      ven 2 dicembre 2022 08:05 rispondi a Salvatore

      Ma come fate ad essere così sicuri. Sicuramente non avete visto il processo. Perché se lo avreste visto, in modo asettico, avreste notato la superficialità con cui sono state attenzionati i fatti. I pm andavano dove si indirizzavano le varie trasmissioni televisive.

      • Giuseppe Centonze
        dom 4 dicembre 2022 01:25 rispondi a Giuseppe Centonze

        Lei era presente al processo? Ha letto tutti gli atti processuali? O ha seguito solo i blog e letto i titoli dei giornali? Saluti

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