Lunedì, 15 Settembre 2025

Cronaca

Per il mancato riconoscimento degli aiuti per la crisi pandemica

Niente buoni dal comune, la rabbia delle famiglie con un sit-in davanti al municipio

La protesta delle mamme La protesta delle mamme | © La Voce di Manduria

Le restrizioni pandemiche, i bilanci in rosso di molte famiglie e la politica che non dà risposte adeguate. Una miscela pericolosa che ieri a Manduria ha fatto esplodere la rabbia degli indigenti in attesa ancora dei buoni spesa che speravano di ricevere prima del weekend pasquale. Insomma questa volta la rabbia non ha retto così alcune famiglie hanno protestato davanti all’ingresso del municipio della città Messapica. La presenza dei manifestanti, tre o quattro famiglie quasi tutti donne e bambini, ha richiesto l’intervento della polizia che ha evitato colpi di testa dei più esagitati. La rivendicazione riguardava proprio la mancata disponibilità degli aiuti per chi come loro aveva presentato domanda rispondendo all’avviso pubblico del comune di Manduria che impegnava la somma pari a 167mila euro.


Per un paio d’ore la tensione è stata tanta anche per l’assenza del sindaco e di nessun altro amministratore, tutti assenti. L’unico a ricevere i manifestanti è stato il responsabile dell’Area Servizi sociali, Raffaele Salamino che ha spiegato gli aspetti tecnici e burocratici della questione. Il funzionario ha detto che non ci sono fondi disponibili per accontentare tutti. Unico politico presente sul posto, chiamato evidentemente dagli stessi indigenti in agitazione, era il consigliere comunale di opposizione, Mimmo Breccia che ha contribuito a sedare gli animi e a contenere la rabbia delle famiglie. Su suggerimento di Salamino, Breccia ha consigliato i manifestanti a fare richiesta di integrazione dei fondi per rientrare così nella graduatoria degli aiuti. Intorno alle ore 14, i manifestanti, sempre sotto il controllo degli agenti di polizia del locale commissariato, hanno deciso di abbandonare la protesta.


Le provvidenze insufficienti messe in cassa, sono quelle finanziate dalla Regione Puglia rientranti nelle «misure urgenti per fronteggiare le conseguenze socioeconomiche derivanti dalla pandemia Covid-19» destinate ai comuni pugliesi per interventi urgenti e indifferibili in favore delle persone e dei nuclei familiari in stato di particolare fragilità sociale a causa della pandemia.
Ad accendere la miccia ieri è stata la pubblicazione sul sito internet del comune, della graduatoria provvisoria degli aventi diritto ai buoni dove si è scoperto che quasi la metà degli ammessi non potrà riceverli perché la somma disponibile non è sufficiente. Hanno presentato la richiesta 1.081 persone, capofamiglia o singoli in difficoltà, quasi tutte ammesse perché in possesso dei requisiti richiesti dal bando. Ma l’investimento messo in campo dall’amministrazione del sindaco Gregorio Pecoraro che attingeva ai fondi regionali, è sufficiente a soddisfare solo 515 richieste mentre per altre 428 i fondi non bastano. L’atto pubblico predisposto nei tempi dal responsabile del procedimento, era già pronto il 2 aprile ma solo ieri è avvenuta la pubblicazione che permetterà «di procedere, senza ulteriori atti – si legge nella determina -, agli adempimenti consequenziali, consistenti nell’associare l’importo del buono spesa alla Tessera Sanitaria del richiedente, inviando un Sms al numero di cellulare indicato in fase di domanda e il Pin da utilizzare presso gli esercizi commerciali». La disponibilità del denaro, però, sarà concreta solo in seguito alla pubblicazione delle graduatorie definitive che avverrà a seguito di esame dei ricorsi eventualmente proposti e valutati positivamente dall’ente.
Nazareno Dinoi su Quotidiano

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COMMENTA

10 commenti

  • mimmo
    mer 7 aprile 2021 06:43 rispondi a mimmo

    potevano rinunciare le famiglie in cui il marito lavora in nero è guadagna piu che un dipendente pubblico,che ha la casa del comune,ma ha il suv e l utilitaria,,,

    • Gregory
      gio 8 aprile 2021 05:38 rispondi a Gregory

      Buongiorno Sig Mimmo, hai compari e amici non si rinuncia. MANGI TU MANGIO IO.

      • Mimmo
        sab 10 aprile 2021 10:04 rispondi a Mimmo

        Non si tratta di compari o amici soltanto.molte di queste persone che percepiscono aiuti di ogni genere,guadagnano bene in nero e non versano tasse.ma io non me la prendo con questa gente che sfrutta il sistema marcio...me la prendo con il sistema marcio che sfrutta all osso,le famiglie che non possono sfuggire all evasione.IO PERCEPISCO UNO STIPENDIO DA 1.200 euro e pago tasse a strafottere anche per te che prendi 2000 euro in nero e che hai il suv che io non ho?io pago medicine e tu no?io ho fatto sacrifici per la casa e tu no?

  • Solo la voce
    mer 7 aprile 2021 10:59 rispondi a Solo la voce

    Perché non leggo il mio commento? Che schifo di web giornale, fai pena pseudo giornalaio

  • Antonio
    mer 7 aprile 2021 09:46 rispondi a Antonio

    Amministratori e Sindaco, dov'erano ha strafogare o ha pagarsi gli stipendi.!!

  • Nessuno
    mer 7 aprile 2021 07:22 rispondi a Nessuno

    non hanno nemmeno il coraggio di affrontare le persone sono senza spina dorsale.in campagna elettorale ci mettevano la faccia per comprarsi i voti andate a casa incapaci fatevi un esame di coscienza che non serviye a questo paese

    • Giorgio
      mer 7 aprile 2021 09:49 rispondi a Giorgio

      Buongiorno Sig. Nessuno. Vengono a casa solo in campagna elettorale, per corruzione e comprarsi i voti? PERCHÉ TUTTO QUESTI INTERESSE

  • Guerriero Claudio
    mer 7 aprile 2021 06:10 rispondi a Guerriero Claudio

    Si poteva accontentare tutti abbassando la importo x ciascuna famiglia.Politica assente da anni in questo territorio.Skifo.

    • Manduriano
      mer 7 aprile 2021 09:55 rispondi a Manduriano

      Anche, ma soprattutto ridurre lo spreco... staff sindaco, segretaria particolare, portavoce, ecc. ecc... sono volontà del sindaco che paghiamo a spese nostre, quei soldi potevano essere impegnati per queste cose primarie di chi ha necessità, ma tanto a questo sindaco piace apparire, il resto non conta...... Magari qualche gesto simbolico: i consiglieri potevano rinunciare ad un gettone di presenza, il sindaco può rinunciare ad un mese di stipendio (visto che non muore di fame senza un mese di stipendio) e quei 3100 euro ai bisognosi, gli assessori potevano fare una donazione personale, facendo capire che sono dalla parte dei bisognosi, invece no nemmeno sono presenti in comune per ricevere!!! In campagna elettorale tutti amici, rispettosi con il saluto adesso ti incontrano e niente.

      • Gregory
        mer 7 aprile 2021 05:22 rispondi a Gregory

        Sig. Manduriano, non è possibile in quando fanno (dichiarazioni di reddito da fame)

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