
Il fiorista ambulante Nicolò è stato nuovamente multato dalla polizia municipale di Manduria perché si è fatto sorprendere ancora mentre apre la vendita in un giorno di festa. “Questo è stalking commerciale” commenta amaramente il commerciante che da mesi rivendica il diritto alla libera vendita nelle giornate in cui i suoi prodotti, fiori e piante appunto, sono più richiesti dai suoi clienti.
Ieri, festa dell’Immacolata, l’ambulante ha esposto la sua merce dopo dieci giorni di chiusura imposta dal Comune per le numerose multe avute sempre per la stessa ragione. “Si sono presentati i vigili e mi hanno contestato la solita multa di mille euro che io non ho contestato ma che ho rifiutato di firmare”, dichiara il venditore esausto che si sente vessato dalle autorità e stanco della situazione creatasi.
La storia di cui ci siamo occupati è abbastanza singolare. Il fiorista in questione, commercialmente in regola, è assegnatario da sette anni del posto a lui dedicato sulla via per Maruggio, piazzetta Ina Casa. Per un recente regolamento comunale sbagliato che l’amministrazione non vuole cambiare, la sua merce è stata inserita tra quelle vietate alla vendita nei festivi e di martedì, giorno di mercato settimanale. “È assurdo - afferma Nicolò che più volte ha rivolto la supplica al sindaco Pecoraro e all’assessore al commercio Baldari -, se non incasso nei festivi quando devo farlo?”.
L’imprenditore che si è rivolto anche ad un legale senza alcun risultato, ha presentato diverse istanze di revoca del provvedimento iniquo che penalizza la sua categoria ma non ha mai ricevuto risposta dall’amministratore che deve solo portare la questione in Consiglio comunale per la modifica del regolamento.
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7 commenti
Gianni
mar 12 dicembre 2023 03:33 rispondi a GianniMa questo capisce ,,arroganza e menefrechismo,,le leggi errate o non vanno rispettate. Il resto è solo ,,,,,, al prossimo giro eseguire gli arresti
Gregorio
dom 10 dicembre 2023 09:27 rispondi a GregorioBeh !! Che dire, in ogni commento ci sono le proprie ragioni, il problema secondo me, che in questo SETTORE , vendere i propri prodotti nei giorni festivi sia regolare . L’ordinanza si deve MODIFICARE. È come se il CALDARROSTE deve stare aperto a luglio e chiuso a novembre!! Altro esempio: Fare un’ordinanza dove impone la chiusura della pasticceria nei giorni di FESTA 🎉🎈🎁È dai…datevi una regolata !!!
P 60
sab 9 dicembre 2023 05:03 rispondi a P 60Sbagliare è umano insistere a prendere multe no se ci sono delle regole vanno rispettate poi si discute se giuste o sbagliate
Riflessioni
sab 9 dicembre 2023 04:29 rispondi a RiflessioniNon conoscendo perfettamente la questione, presumo che il motivo sia legato ad una concorrenza sleale. Se le disposizioni comunali prevedono la chiusura dei fiorai nei giorni festivi anche il signor Nicolò dovrebbe attenersi alle disposizioni. Qualora invece Nicolò per svariate ragioni volesse restare aperto dovrebbe a mio avviso spostare la sua attività dalla sede attuale al piazzale antistante del cimitero e molto probabilmente anche il tipo di licenza in quanto la destinazione d'uso dei fiori sarebbe diversa
Mimmo sammarco
mar 12 dicembre 2023 10:03 rispondi a Mimmo sammarcoIntanto il fiorista mangia a casa tua
Gregorio
sab 9 dicembre 2023 02:55 rispondi a Gregorio…ma ISIDargento ( in origine ISIDoro ) Baldari non può usare , sempre in base al settore un po’ di tolleranza ? O fa solo COPIA e INCOLLA ?!!
Egidio Pertoso
sab 9 dicembre 2023 08:04 rispondi a Egidio PertosoSi dice, ma non si attua, che, in democrazia, la legge, le regole da rispettare, valgono per tutti. Come mai si perseguita una cosa che si svolge nel lecito e non multare la cattiva abitudine dei cittadini che, anche non consentito, violano la libera circolazione e deambulazione, con parcheggi selvaggi, velocità supersonica, elusione della segnaletica, blocco stradale... I nostri - sono stipendiati pubblici - guardie municipali ed altri, stanno ad acchiappare mosche ? Un commercio disciplinato da buone regole può essere d' ausilio all' economia, visto che l' abbiamo messa al primo posto del vivere umano. Non facciamo i " comunisti" con i piccoli ed i "capitalisti" con i grandi: si vorrebbe, poi, fare parte de " i democratici" ? Al cambiare le regole non si fa male ad alcuno, anzi...