
Una sessantina di manduriani hanno seguito ieri l’interessantissimo Consiglio comunale monotematico sui cattivi odori. Erano quasi di più tra consiglieri, assessori e relatori ospiti collegati in remoto.
Dopo due ore dall’inizio, il canale Youtube dove il Comune trasmette le dirette dei consigli, registrava solo 51 visualizzazioni, tra questi i parenti e sostenitori dei consiglieri stessi.
Così si è ridotto l’interesse della comunità verso la politica e l’attività del Palazzo. Una pericolosa diseducazione alla partecipazione che è figlia dell’oscurantismo voluto dal sindaco Pecoraro e dalla sua maggioranza a cui vanno ascritte le responsabilità di questo disamore del pubblico.
Questo spiega il divieto imposto al nostro giornale di trasmettere gratuitamente le dirette di tutte le sedute consiliari quando le visualizzazioni medie erano di due, tremila unità per seduta. Ma il presidente del Consiglio, Dinoi con il sindaco Pecoraro, hanno deciso così: i panni sporchi si lavano in casa e la democrazia muore. “Libertà è partecipazione” cantava Gaber, ma Manduria non è più libera.
Nazareno Dinoi
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