
Per chi fosse ancora indeciso su cosa fare a Pasquetta, quest’anno ha l’opportunità - tutta gratuita - di poter trascorrere alcune ore di evasione culturale nello storico Palazzo Donna Elisabetta di Manduria. Un open day offerto dalla sua proprietaria Elisabetta Arnò, il 18 aprile, tra esposizioni di abiti ottocenteschi, caccia all’uovo, laboratori didattici e un delizioso buffet, con prenotazione obbligatoria.
È nascosta eppure in pieno centro, in una delle viuzze storiche di Manduria, il Palazzo Donna Elisabetta è molto più che una dimora ottocentesca o un B&B extra lusso. È un non-luogo in cui perdersi e immergersi, o meglio “è un’esperienza da provare”, ci dice la padrona di casa annunciando l’apertura gratuita della struttura nel giorno del lunedì di festa. Sarà lei stessa ad accogliere i gruppi di visitatori e a fare da cicerone tra le stanze e corridoi del palazzo dove saranno esposti gli abiti ottocenteschi dell’atelier di Assunta Fanuli. Dalla storia alla natura, ci si sposterà poi nel giardino segreto alle spalle della costruzione per condividere la filosofia dello spera Yoga e lasciarsi abbracciare dall’energia dagli alberi centenari. Sempre nello spazio verde del Palazzo, l’imprenditrice Lucia Barnaba porterà alcune api nelle arnie e l’esperienza della sua Apulia Farm in dialogo con i presenti che dovranno poi cimentarsi in una caccia all’uovo. Un’attrattiva fatta di cultura, connessione e divertimento che permetterà alla signora Arnò di mostrare ai manduriani cosa si cela in via Schiavoni Carissimo 37. “Molti mi hanno chiesto dove sia il Palazzo”, - ci spiega Elisabetta che ha alle spalle una vita parigina con una scuola di cucina e un’altra veneziana da esperta di lingue orientali -. “Questa giornata nasce proprio per questo, per mostrare a tutti, abitanti di Manduria e non, cos’è e dove si trova questa splendida struttura storica”, conclude la proprietaria.
La visita presenterà anche un rinfresco gratuito. Per esserci è necessario prenotare al 340/3381203 oppure al 351/6070593. Il programma è suddiviso in tre sessioni per gruppi di 20 persone al massimo (ore 10.30; 12.00 e 16.00).
Marzia Baldari
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6 commenti
Mari Malorgio
sab 16 aprile 2022 11:46 rispondi a Mari MalorgioIniziativa stupenda, complimenti peccato non esserci👏🏻👏🏻👏🏻
Dinoi giuseppe
gio 14 aprile 2022 03:15 rispondi a Dinoi giuseppeSiamo in guerra. Gente non riesce arrivare a fine mese, e si revoca un periodo dove le donne non avevano nessuno diritto. Esisteva la servitù e tanta miseria sia economica e spirituale . Cattivo gusto
Cosimo massafra (Ferrara)
sab 16 aprile 2022 06:51 rispondi a Cosimo massafra (Ferrara)Mettiamo al bando anche "Il Gattopardo", quanto scritto da Pirandello e Veristi. In tutti stesso periodo, stesse storie e costumi. Ma mi faccia il piacere!...... Complimenti a Betty, mi spiace essere lontano e non poter partecipare. Colgo l'occasione per salutarla e farle cari auguri
Francesca Dimitri
ven 15 aprile 2022 11:24 rispondi a Francesca DimitriAh ok, ha ragione. Quindi dovremmo chiuderci in casa e dedicarci all’attività di “essere costernati per la guerra”, non organizzare nessuno svago o attività che possa attirare turismo e valorizzare il territorio e la sua storia, nonché aiutare le piccole imprese locali e lasciarci andare in attesa di tempi migliori. Ma soprattutto, dovremmo rendere la storia un taboo perché i principi di un tempo erano diversi da quelli attuali quindi per appoggiare i diritti delle donne e le pari opportunità il modo migliore è non raccontare il passato, giusto? Perfetto, non fa una piega! Detto ciò, bellissima iniziativa, bravi!!
Marco dinoi
dom 17 aprile 2022 12:04 rispondi a Marco dinoiFermi al passato.
M M
lun 18 aprile 2022 04:43Passato presente futuro escludono il fermarsi, in quanto conseguenti al vivere. Tanto meno per tutto con uguale spazio temporale. Possono riferirsi a ore o giorni, a stagioni o anni, a decenni o secoli. Se si cucina il futuro a poche ore presente e mangi, Se si semina a pochi mesi raccogli. Se si fà arte cultura politica, costume il futuro nel quale si esprime o si comprende o si apprezza può essere decenni o secoli, e come il futuro ha lungo tempo anche il passato lo ha. Si comprende che in nessuno dei tre casi si è fermi. Dante, Galilei, Marconi, Pirandello e tanti altri sono passato, futuro e contemporanei. Lo è anche lei, figlio del passato e le auguro padre del futuro.