Sabato, 27 Aprile 2024

Riflettori su ...?

L'inutile lettera dell'ex sindaco per convincere i tredici a non firmare le dimissioni

L L'inutile lettera dell'ex sindaco per convincere i tredici a non firmare le dimissioni | © n.c.

Prima della firma dei tredici consiglieri che hanno determinato lo scioglimento automatico del Consiglio, l'ex sindaco Roberto Massafra aveva pubblicato sul sito del Comune una lettera indirizzata ai consiglieri comunali e al presidente del Consiglio. Un estremo tentativo, inascoltato, di evitare la disfatta. Di seguito il testo integrale della lettera.


Il vista del Consiglio Comunale che verrà chiamato ad esprimersi sulla mozione di sfiducia nei miei confronti, vi comunico che non presenzierò a tale consesso.

Ho maturato tale decisione per consentire a Voi tutti di esprimervi senza essere condizionati da alcun imbarazzo, che sarebbe inevitabile dovendosi guardare negli occhi. Ma anche, e soprattutto, perché ritengo la mozione stessa, per quanto legittima, un atto finalizzato unicamente ad attizzare il fuoco di polemiche rancorose e strumentali di cui laCittà non ha alcun bisogno e che personalmente non sopporto più. Infatti, se effettivamente esistesse una maggioranza di tredici consiglieri decisi a “sciogliersi” potrebbero ottenere lo scopo all’istante, mentre se questa maggioranza non ci fosse il Consiglio Comunale si trasformerebbe in una sterile “palestra dialettica” in cui per l’ennesima volta ci eserciteremmo nel gioco delle reciproche recriminazioni, ma non si otterrebbe il risultato voluto.

Il Testo Unico che regola l’attività politica e amministrativa degli Enti Locali prevede che la mozione di sfiducia per essere accolta debba essere votata dalla maggioranza degli aventi diritto al voto, nel nostro caso tredici consiglieri. Non intendo condizionare, ripeto, la scelta dei singoli, ma è del tutto evidente che interpreterei la mancata partecipazione al Consiglio come una “non sfiducia” nei miei confronti, al pari dl quella manifestata con voto contrario alla mozione o con astensione dai consiglieri che invece decidessero di parteciparvi.

Per quel che mi riguarda, attendo con serenità le Vostre decisioni, continuando a svolgere il compito che mi è stato affidato dagli elettori.

Nel 2018 non mi ricandiderò, ma non per questo rinuncerò per mia volontà a portare a termine il mandato. A maggior ragione alla luce degli eventi che hanno portato alla nomina della Commissione che indaga su ipotetiche infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nell’attività gestionale del nostro Comune. Come ho già avuto modo di dire, ritengo l’accesso antimafia disposto da SE. il Prefetto di Taranto un atto dovuto e sono certo che nessun atto amministrativo da me sottoscritto sia stato in benché minima misura “influenzato” da ingerenze illecite. Proprio per questo auspico che sia fatta piena luce sull’operato di tutti coloro che, a vario titolo, hanno o hanno avuto un ruolo nella pubblica amministrazione anche prima del mio insediamento. Che la commissione porti a termine celermente il suo lavoro e, come mi auguro di tutto cuore, dimostri che non vi siano stati tentativi di infiltrazione criminale; ma se questi tentativi ci fossero stati e, soprattutto, se avessero prodotto un benché minimo effetto, allora sarebbe giusto che coloro che se ne fossero resi responsabili siano tacciati immediatamente e per sempre con infamia dalla vita pubblica della Città. Lasciamo da parte questi aspetti collegati a eventi dell’ultima ora, che però non per questo non andrebbero attentamente valutati da Voi tutti prima di confermare il percorso intrapreso, per affrontare la questione più prettamente politica.

Non Vi tedierò con l’analisi delle cose fatte o non fatte, dei meriti e dei demeriti, non difendo nè accuso nessuno. Ormai è andata così e indietro non si può tornare. Ricordo a me stesso e a tutti Voi che non ho voluto io lo stravolgimento della originaria maggioranza, quella, per intenderci, scelta dagli elettori. Io non ho cacciato né blandito nessuno; ho cercato, questo si, di invertire una tendenza, direi una prassi, se non una vera e propria maledizione per effetto della quale nessun sindaco dal 1998 in poi è riuscito a portare a termine il mandato. Non per orgoglio fine a sé stesso, né per ripicca o per attaccamento alla poltrona, né tantomeno per qualsiasi forma di interesse personale: se ho ostinatamente resistito è perché ho potuto verificare i danni che la instabilità politica ha prodotto alla nostra comunità. Faccio alcuni esempi che Vi dovrebbero essere noti, ma che non è superfluo ricordare

I) debito di 3 milioni e mezzo di € con IGECO, per effetto del quale siamo costretti a pagare 700.000 € all’anno sino al 2018. Nel lontano 2009 tale debito, maturato a seguito di sentenza esecutiva non appellabile, ammontava alla metà, forse anche meno, ma accadde che l’Amministrazione Massaro cadde alcuni giorni prima di prendere atto di tale sentenza. Dopo alcuni mesi di inerzia commissariale, la nuova compagine guidata dal Sindaco Tommasino provò a concordare le modalità per estinguere il debito, già lievitato di alcune centinaia di migliaia di euro, ma non ci riuscì in quanto anche quella Amministrazione cadde dopo solo due anni dall’insediamento. Poi un anno di Commissario Lombardo in cui a tutto si è pensato tranne che a pagare i debiti, anche e soprattutto da parte dei dirigenti dell’epoca che conoscevano bene il problema. E così si arriva al 2013 e arriviamo noi, e ci troviamo sulle spalle un macigno di 3 milioni e mezzo di euro, di cui 500.000 di interessi maturati dal 2009 in poi, che dobbiamo pagare senza indugio, ottenendo solo e per fortuna una rateazione quinquennale che evita il dissesto finanziano.

2)Esproprio Ferretti: la storia ha inizio intorno alla metà degli anni “90 del secolo scorso e si trascina per oltre vent’anni di processo in processo senza che nessuna Amministrazione (e sono ben otto, di cui quattro politiche e quattro commissariali) accantonasse la somma almeno presunta con cui pagare l’esproprio. Tale incomprensibile inerzia indispone i Ferretti, che arrivano a richiedere un indennizzo di 4 milioni di €, che, se riconosciuto, getterebbe definitivamente sul lastrico le casse comunali. Circa un anno fa viene nominatoun commissario ad acta chefissa in 850.000 € la cifra da versare per quell’esproprio;i Ferrettinon accettano, ma intanto provvediamo ad accantonare la cifra in bilancio, mettendo ancora una volta al sicuro i conti pubblici, a scapito però degli investimentiper la Città.

In poche parole ci è toccato il lavoro sporco, che non produce tanti “mi piace”, ma chi verrà dopo di noi troverà un Comune finanziariamente più sano, con conti non truccati, anche se con margini di manovra ristretti.

La instabilità dei decenni precedenti ha prodotto anche mancanza di programmazione, incapacità ad accedere ai finanz1amenti e, ancora più grave, ha impedito di portare a compimentole opere già finanziate. Questo scorcio finale del 2017 ed i primi mesi del 2018 saranno di importanza cruciale: sono appenastati pubblicati o stanno per esserlo i bandi attraverso i quali verranno distribuiti dall’UnioneEuropea centinaiadi miliardi di euro. Interrompereora la consiliatura significherebbe ancora una volta precludersiogni possibilità di partecipare almeno ad alcuni di questi bandi. Badate bene: potrebbe essere l’ultima occasione, visto che dal 2021 la Puglia uscirà dalle zone più “disagiate” d’Europa e non potremo più contare su queste risorse Fornisco un elenco parziale delle opere il cui iter progettuale con relativa partecipazione ai bandi dovrà concludersi nelle prossime settimane o mesi, per lasciare alla prossima Amministrazionel’onere e l’onore di realizzarle:

1 rigenerazione urbana e costiera, per circa 4 500.000 di €, in partenariato col Comune dl Maruggio

2. messa in sicurezza e riqualificazione per tutti gli edifici scolastici di Manduria, per alcuni milioni di euro

3. progetto ELENA per efficientamento energetico degli edifici pubblici e pubblica illuminazione, circa 7.000.000 di € in partenariato con comune di Campi Salentina e altri

4.ristrutturazione e recupero del Palazzo Comunale ex Convento degli Scolopi, circa 5 000.000 dl € (finanziamento statale)

5. realizzazione di rete idrica, fognaria, illuminazione pubblica, strade e gas per un totale di oltre 1.000.000 dl €, lavori che sono già in corso di realizzazione o che partiranno entro l’autunno

6. apertura sede museale delle Servite, da effettuarsi entro il mese dl ottobre 2017, pena perdita e restituzione del finanziamento di circa 1.000.000 di €

Vi sono poialcune importanti problematiche che riguardano i servizi che vengono effettuati in concessione che, in caso di assenza di Amministrazione politica, potrebbero non essere affrontati come richiedono gli 1nteressi della Città: spicca fra tuttela questione del bando per l’individuazione dell’azienda multiservizi e dei 23 lavoratori che sono stati licenziati;questa Amministrazione è impegnata nel cercare di risolvere nel più breve tempo possibile questa situazione che crea disagio per l’interruzione di importanti servizi e mette in pericolo tanti posti di lavoro, ma nessuno può prevedere cosa accadrebbe in presenza di un Commissario.

Va affrontata a breve la questione della discarica ManduriaAmbiente, in procinto di esaurire la volumetria residua, così come vanno definite le code contrattuali con la Igeco, che ci permetterebbero di recuperare almeno in parte i soldi che abbiamo dovuto pagare per l’inerzia delle passate amministrazioni, o quantomeno, di non doverne rimettere degli altri.

Sciogliere adesso il Consiglio Comunale non avrebbe senso neanche dal punto di vista politico. Io, come ho già detto, non mi proporrò per un “secondo tagliando”, ho già dato. Ma tutti gli altri, tutti Voi che avete condiviso con me almeno in parte questo travagliato percorso, con quale prospettiva e quale faccia Vi ripresenterete agli elettori, se ancora una volta non Vi sarete dimostrati capac1 di portare a termine il mandato per il quale siete stati elett1?

Come ho già detto 1 prossimi mesi saranno importanti per la Città. Si potrebbero raccogliere i frutti di una stagione confusa, ma non per questo negativa come qualcuno vuole fa credere. E ciò che si riuscirà a realizzare non sarà a beneficio del sindaco che non si presenterà all’incasso, ma di Manduria e anche di tutti coloro tra di Voi che si ricandideranno e che, anche se all’ultimo momento hanno fatto un passo indietro, hanno condiv1so e condizionato le scelte dell’Amministrazione.

Concludo con una riflessione a voce alta che mi viene dal cuore e che non riesco propr1o a trattenere: in queste ore i consiglieri comunali apparentemente indecisi sono sottoposti ad una vera e propria aggressione, mediatica e non solo, per effetto della quale coloro che decidessero di continuare ad avere fiducia nel Sindaco si dovrebbero vergognare come se avessero compiuto chissà quale nefandezza.

Voglio rassicurare coloro che mi hanno confessato dl vivere con grande disagio questa situazione non siamo noi che dobbiamo vergognarci, bensì coloro che hanno paura della verità e, consapevoli del loro insuccesso, ancora una volta non sanno fare di meglio che abbandonare la nave, sperando di aggrapparsi alla prima scialuppa di passaggio e saltare sulla prossima giostra, che li vedrà tutti presenti, tranne il sottoscritto.

Roberto Massafra

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA
La buona sanità fatta di persone brave e perbene
La redazione - mer 20 marzo

Ciao, sono Francesco 57 anni, affetto sin dalla nascita di cerebropatia spastica. Ho deciso di chiedere un piccolo spazio alla stampa per  ringraziare il personale medico e sanitario dell'ospedale Giannuzzi di Manduria che mi ha preso in cura, ...

«Caro Gregorio, io non ero altrettanto onesto come il tuo De Caro?»
La redazione - mer 20 marzo

Caro Sindaco, caro Gregorio, prendo atto che non hai perso tempo nell’esprimere solidarietà e vicinanza al collega Antonio De Caro. A meno che non sia a conoscenza di elementi che al momento non sono noti neanche ai magistrati, ...

Conca: i fari su Bari e i mali di quella sinistra
La redazione - gio 21 marzo

Credo sia la prima volta che un sindaco reagisca così scompostamente davanti alla nomina di una commissione che dovrà decidere sull'eventuale scioglimento per infiltrazioni mafiose. Molti comuni sono stati sciolti per molto meno, Ostuni ...