Mercoledì, 9 Luglio 2025

Riflettori su ...

L'illusione di sconfiggere il Covid senza vaccino

L L'illusione di sconfiggere il Covid senza vaccino | © n.c.

Prendo spunto dalle bestialità dette e scritte dai novax sull’esperienza Covid vissuta dal professor Galli per esprimere un parere di merito sul ruolo che possono svolgere gli anticorpi monoclonali nella terapia delle malattie infettive.

La somministrazione di anticorpi, sia che siano prodotti artificialmente dai batteri attraverso tecniche di “ricombinazione genetica” (non spaventa questa parola?) come i monoclonali, sia che derivino da plasma umano (es. il siero antitetanico, da non confondere col vaccino), conferiscono al ricevente la cosiddetta “immunità passiva”: questa è limitata nel tempo e trova indicazione quando l’organismo non ha o non ha a sufficienza, una “memoria immunologica” che consenta di produrre in proprio una adeguata quantità di anticorpi. Il contatto con il virus, quando non letale, così come anche il vaccino, conferiscono invece la cosiddetta “immunità attiva”, cioè mettono in condizione l’organismo di produrre in proprio gli anticorpi. Questo secondo tipo di immunità è molto più efficace e duratura di quella passiva, proprio perché in grado di indurre la “memoria immunologica”, in base alla quale le cellule linfatiche, se vengono nuovamente stimolate dal virus, lo riconoscono immediatamente e producono un’adeguata quantità di anticorpi atti a impedire il ripetersi della malattia o, quanto meno, a ridurne gli effetti più gravi.

Soggetti defedati o anziani, come il professor Galli, possono avere un sistema immunitario meno efficiente, non in grado di rispondere immediatamente al contatto con l’agente patogeno. In questi casi la somministrazione precoce degli anticorpi monoclonali consente una risposta immediata e da il tempo al sistema immunitario un po’ “addormentato” di riprendersi e reagire in modo adeguato. Chiaramente se il soggetto non fosse precedentemente vaccinato, non avrebbe nessuna memoria immunologica e quindi metterebbe molto più tempo a reagire, lasciando ai soli anticorpi somministrati dall’esterno il compito di difendere dall’infezione.

In conclusione, la migliore strategia di difesa nei confronti del COVID, scientificamente documentata, è quella basata sulla vaccinazione, integrata, quando da solo il vaccino non basti, dall’uso degli anticorpi monoclonali e/o dei nuovi antivirali.

Perdonate il pippone ed il linguaggio parzialmente tecnico, ma nessuno ha mai detto che la scienza sia una cosa semplice.

Roberto Massafra

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA

2 commenti

  • Attilio Destratis
    dom 9 gennaio 2022 03:03 rispondi a Attilio Destratis

    Confortante e chiarissima disquisizione. Grazie Dottore!

  • Anonimo manduria
    dom 9 gennaio 2022 11:05 rispondi a Anonimo manduria

    Egr dott, dal suo linguaggio tecnico si deduce che il paziente Galli, con tre dosi di vaccino dopo un anno, non ha ancora sviluppato una immunità attiva tale da dover ricorrere ai monoclonali. Quindi mi chiedo quanti anni occorrono per avere una memoria immunitaria?

Il nuovo viale, specchio di un manipolo di dilettanti allo sbaraglio
La redazione - ven 23 maggio

Manduria è stata consegnata a un manipolo di dilettanti allo sbaraglio che in quattro anni ha trasformato l’ordinaria gestione della cosa pubblica in un catalogo di fallimenti imbarazzanti. Il caso di Viale Mancini è ...

Vi racconto la brutta storia del cane investito
La redazione - ven 30 maggio

Mi chiamo Sonia Bianco Sonia e vi scrivo per segnalare un episodio gravissimo accaduto nel pomeriggio del 28 maggio 2025, sulla strada Manduria-Oria, in un tratto già noto per la sua pericolosità. ...

Il problema della tracciabilità dei rifiuti e “il caso” Manduria
La redazione - sab 31 maggio

L'Italia lotta da troppo tempo con la piaga della gestione illecita dei rifiuti: ecomafie, traffici illegali e scarichi incontrollati deturpano l’ambiente mettendo a rischio la salute ...