
Il pentito della Sacra corona unita, Filippo Cerfeda, puo cambiare nome e cognome per crearsi una nuova identità. Stessa cosa potranno fare i componenti della sua famiglia, moglie e due figli.
Lo ha deciso il Tar del Lazio che ha accolto le richieste dell'ex boss della quarta mafia.
Filippo Cerfeda, 54 anni, di Lecce è reo confesso di 15 omicidi.
Alla guida del clan leccese dal pentimento di Dario Toma fino all’arresto in Olanda a marzo del 2003, è poi passato a collaborare ad agosto di quell’anno consegnando agli inquirenti un fitto e puntuale diario scritto di suo pugno su fatti e persone della sua reggenza della frangia della Scu facente riferimento al boss storico Giovanni De Tommasi.
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